Here is the dispute that arose between Ukraine and the Russian Federation following the incident in the Kerch Strait, which took place on November 25, 2018, where the Russian authorities seized three Ukrainian military vessels and arrested the crew of 24 Ukrainian soldiers . Subsequently, the soldiers themselves were subjected to legal proceedings for violation of article 322 of the Russian criminal code: aggravated illegal crossing of the state border. On 31 March 2019, Ukraine initiated arbitration proceedings under Annex VII of the International Convention on the Law of the Sea against the Russian Federation in a dispute concerning "the immunity of three Ukrainian naval vessels and twenty-four military personnel on board", requesting the issuance of precautionary measures aimed at the release of the seized ships and detained military personnel, with related interruption of the proceedings instituted against them. The first two of these requests were followed up by the Arbitration Tribunal with the order of 25 May 2019, but the matter was not resolved in the sense of the adoption of the prescribed measures by the Russian Federation, but through an exchange of prisoners which took place in September following. In this paper, in addition to the factual and procedural events being exposed, issues concerning the jurisdiction of the Court on the case are addressed, as well as issues concerning the jurisdictional immunities of warships and soldiers; finally, the issue of exercising the right of innocent passage is addressed. The issues of immunity and the right of innocent passage were not addressed in court, since the analysis of the merits should have resulted in a final decision by the Court, which did not actually exist. The aspiration of this paper is to try to find an answer to the issues described above, especially those not addressed directly in court, through the analysis of international doctrine and practice, knowing that a unanimous solution is at least unlikely.

In questa sede è esposta la controversia sorta tra Ucraina e Federazione Russa a seguito dell’incidente dello stretto di Kerch, avuto luogo i 25 novembre 2018, dove le autorità russe hanno sequestrato tre navi militari ucraine e arrestato l’equipaggio composto da 24 militari ucraini. Successivamente gli stessi militari sono stati sottoposti a procedimenti giudiziari per violazione dell’art.322 del codice criminale russo: attraversamento illegale aggravato del confine di Stato. Il 31 marzo 2019 l'Ucraina ha avviato un procedimento arbitrale ai sensi dell'allegato VII della Convenzione internazionale del diritto del mare contro la Federazione Russa in una controversia riguardante "l'immunità di tre navi militari ucraine e dei ventiquattro militari a bordo", richiedendo l’emanazione di misure cautelari volte al rilascio delle navi sequestrate e dei militari detenuti, con annessa interruzione dei procedimenti istituiti a loro carico. Alle prime due di queste richieste è stato dato seguito dal Tribunale arbitrale con l’ordinanza del 25 maggio 2019, ma la vicenda non si è risolta nel senso dell’adozione delle misure prescritte da parte russa, bensì attraverso uno scambio di prigionieri avvenuto nel settembre successivo. In questo elaborato, oltre ad essere esposte le vicende fattuali e processuali, sono affrontate le tematiche riguardanti la giurisdizione del Tribunale sul caso, nonché le tematiche riguardanti le immunità giurisdizionali delle navi da guerra e dei militari; infine è affrontato il tema dell’esercizio del diritto di passaggio inoffensivo. I temi dell’immunità e del diritto di passaggio inoffensivo non sono stati affrontati in sede giudiziale, poiché l’analisi del merito sarebbe dovuta accorrere con una decisione finale da parte del Tribunale, che non c’è stata in concreto. È aspirazione di questo elaborato cercare di trovare una risposta ai temi sopra descritti, soprattutto quelli non affrontati direttamente in giudizio, attraverso l’analisi della dottrina e della prassi internazionale, pur sapendo che una soluzione unanime è quantomeno improbabile.

Caso Ucraina vs Russia presso il Tribunale Internazionale del Diritto del Mare

CONVERSA, RAFFAELE
2021/2022

Abstract

In questa sede è esposta la controversia sorta tra Ucraina e Federazione Russa a seguito dell’incidente dello stretto di Kerch, avuto luogo i 25 novembre 2018, dove le autorità russe hanno sequestrato tre navi militari ucraine e arrestato l’equipaggio composto da 24 militari ucraini. Successivamente gli stessi militari sono stati sottoposti a procedimenti giudiziari per violazione dell’art.322 del codice criminale russo: attraversamento illegale aggravato del confine di Stato. Il 31 marzo 2019 l'Ucraina ha avviato un procedimento arbitrale ai sensi dell'allegato VII della Convenzione internazionale del diritto del mare contro la Federazione Russa in una controversia riguardante "l'immunità di tre navi militari ucraine e dei ventiquattro militari a bordo", richiedendo l’emanazione di misure cautelari volte al rilascio delle navi sequestrate e dei militari detenuti, con annessa interruzione dei procedimenti istituiti a loro carico. Alle prime due di queste richieste è stato dato seguito dal Tribunale arbitrale con l’ordinanza del 25 maggio 2019, ma la vicenda non si è risolta nel senso dell’adozione delle misure prescritte da parte russa, bensì attraverso uno scambio di prigionieri avvenuto nel settembre successivo. In questo elaborato, oltre ad essere esposte le vicende fattuali e processuali, sono affrontate le tematiche riguardanti la giurisdizione del Tribunale sul caso, nonché le tematiche riguardanti le immunità giurisdizionali delle navi da guerra e dei militari; infine è affrontato il tema dell’esercizio del diritto di passaggio inoffensivo. I temi dell’immunità e del diritto di passaggio inoffensivo non sono stati affrontati in sede giudiziale, poiché l’analisi del merito sarebbe dovuta accorrere con una decisione finale da parte del Tribunale, che non c’è stata in concreto. È aspirazione di questo elaborato cercare di trovare una risposta ai temi sopra descritti, soprattutto quelli non affrontati direttamente in giudizio, attraverso l’analisi della dottrina e della prassi internazionale, pur sapendo che una soluzione unanime è quantomeno improbabile.
ITA
Here is the dispute that arose between Ukraine and the Russian Federation following the incident in the Kerch Strait, which took place on November 25, 2018, where the Russian authorities seized three Ukrainian military vessels and arrested the crew of 24 Ukrainian soldiers . Subsequently, the soldiers themselves were subjected to legal proceedings for violation of article 322 of the Russian criminal code: aggravated illegal crossing of the state border. On 31 March 2019, Ukraine initiated arbitration proceedings under Annex VII of the International Convention on the Law of the Sea against the Russian Federation in a dispute concerning "the immunity of three Ukrainian naval vessels and twenty-four military personnel on board", requesting the issuance of precautionary measures aimed at the release of the seized ships and detained military personnel, with related interruption of the proceedings instituted against them. The first two of these requests were followed up by the Arbitration Tribunal with the order of 25 May 2019, but the matter was not resolved in the sense of the adoption of the prescribed measures by the Russian Federation, but through an exchange of prisoners which took place in September following. In this paper, in addition to the factual and procedural events being exposed, issues concerning the jurisdiction of the Court on the case are addressed, as well as issues concerning the jurisdictional immunities of warships and soldiers; finally, the issue of exercising the right of innocent passage is addressed. The issues of immunity and the right of innocent passage were not addressed in court, since the analysis of the merits should have resulted in a final decision by the Court, which did not actually exist. The aspiration of this paper is to try to find an answer to the issues described above, especially those not addressed directly in court, through the analysis of international doctrine and practice, knowing that a unanimous solution is at least unlikely.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/139702