The importance of nutrition to our health is recognized worldwide. Most studies primarily consider the biochemical, biological, and dietary aspects involved in the onset of carious pathology. However, bolus consistency and the relative muscle activity and strength exerted during chewing play a key role in craniofacial growth and cognitive development. The purpose of this study is to evaluate the habit, food bolus choice preference and perceived chewing difficulty of different foods in an orthodontic population classified according to cranial structure characteristics (hypodivergent SpP^GoGn<20°;mesodivergent SpP^GoGn between 20°and 30° and hyperdivergent SpP^GoGn>30°). All patients were evaluated from an orthodontic point of view with the collection of essential diagnostic data and from a cephalometric point of view. A questionnaire was provided to the subjects who took part in the study, to investigate the familiarity and liking of various food products; they were asked to chew a chewing gum (soft bolus) and a candy (hard bolus) and to answer questions related to perceived hardness, difficulty of chewing, enjoyment of texture and appreciation of taste. For statistical analysis, ANOVA and Tukey's test for multiple comparison of means with α<0.05 and t-test for comparison between boluses were performed. The study included 108 patients: 45 males (mean±SD age, 14.3±3.9 years) and 63 females (mean±SD age, 16.9±9.1 years). The patient sample was classified into 26 hyperdivergent, 22 hypodivergent, and 60 mesodivergent subjects. From the analysis of the hypodivergent patients, the comparison on the basis of subject-perceived hardness related to chewing between soft and hard bolus was found to be significant (p<0.05), as was the comparison on the basis of perceived chewing difficulty (p<0.0001). From the analysis of mesodivergent patients, comparison on the basis of subject-perceived hardness related to chewing between soft bolus and hard bolus was significant (p<0.0003), as was comparison on the basis of subject-perceived chewing difficulty (p<0.0001) and comparison on the basis of perceived texture liking (p<0.0002). From the analysis of hyperdivergent patients, the comparison on the basis of subject-perceived hardness related to chewing between soft and hard bolus was significant (p<0.002), as was the comparison on the basis of subject-perceived chewing difficulty (p<0.0001). In conclusion, this study demonstrated a clear preference for soft foods in all groups evaluated. As we know from the literature, a soft diet is a predisposing factor to the establishment of cascading pathologies, such as crowding of the dental elements, malocclusions, alterations in cranial development and failure to stimulate neurogenesis particularly in the hippocampus. The consequences can occur both in the short and in the long term both in children during development with reduced cognitive function and in adults, especially during aging with an acceleration of cognitive decline.

L'importanza della nutrizione per la nostra salute è riconosciuta in tutto il mondo. La maggior parte degli studi considera principalmente gli aspetti biochimici, biologici e dietetici coinvolti nell’insorgenza della patologia cariosa. Tuttavia la consistenza del bolo, la relativa attività e forza muscolare esercitate durante la masticazione, svolgono un ruolo fondamentale nella crescita cranio-facciale e nello sviluppo cognitivo. Lo scopo di questo studio è valutare l’abitudine, la preferenza di scelta del bolo alimentare e la difficoltà di masticazione percepita di diversi alimenti in una popolazione ortodontica classificata secondo le caratteristiche della struttura cranica (ipodivergenti SpP^GoGn<20°;mesodivergenti SpP^GoGn tra 20°e 30° e iperdivergenti SpP^GoGn>30°). Tutti i pazienti sono stati valutati dal punto di vista ortodontico con la raccolta dei dati diagnostici essenziali e dal punto di vista cefalometrico. E’ stato fornito un questionario ai soggetti che hanno preso parte allo studio, per indagare la famigliarità e il gradimento dei vari prodotti alimentari; è stato chiesto di masticare un cicles (bolo molle) e una caramella (bolo duro) e di rispondere alle domande relative alla durezza percepita, alla difficoltà della masticazione, al gradimento della consistenza e gradimento del sapore. Per l’analisi statistica sono stati eseguiti i test ANOVA e Tukey’s test per il confronto multiplo delle medie con α<0,05 e il t-test per il confronto tra i boli. Lo studio comprende 108 pazienti: 45 maschi (età media± DS, 14.3±3.9 anni) e 63 femmine (età media± DS, 16.9±9.1 anni). Il campione è stato classificato in 26 soggetti iperdivergenti, 22 soggetti ipodivergenti e 60 mesodivergenti. Dall’analisi dei pazienti ipodivergenti, il confronto sulla base della durezza percepita dal soggetto, relativo alla masticazione tra bolo molle e bolo duro, è risultata risulta significativa (p<0,05), come anche il confronto sulla base della difficoltà di masticazione percepita (p<0,0001). Dall’analisi dei pazienti mesodivergenti, il confronto sulla base della durezza percepita dal soggetto, relativo alla masticazione tra bolo molle e bolo duro, è risultata significativa (p<0,0003), come anche il confronto sulla base della difficoltà di masticazione percepita dal soggetto (p<0,0001) e il confronto sulla base del gradimento della consistenza percepita (p<0,0002). Dall’analisi dei pazienti iperdivergenti, il confronto sulla base della durezza percepita dal soggetto, relativo alla masticazione tra bolo molle e bolo duro, è risulta significativa (p<0,002), come anche il confronto sulla base della difficoltà di masticazione percepita dal soggetto (p<0,0001). In conclusione, questo studio ha dimostrato una netta preferenza per i cibi molli di tutti i gruppi valutati. Come sappiamo dalla letteratura una dieta molle è un fattore predisponente all’instaurarsi di patologie a cascata, come affollamento degli elementi dentari, malocclusioni, alterazioni dello sviluppo cranico e mancato stimolo alla neurogenesi in particolare nell’ippocampo. Le conseguenze possono manifestarsi sia nel breve che nel lungo termine sia nel bambino in fase di sviluppo con riduzione delle funzioni cognitive che, nell’adulto, soprattutto in fase di invecchiamento con una accelerazione del decadimento cognitivo.

VALUTAZIONE DELLA CORRELAZIONE TRA LA CONSISTENZA ABITUALE DEL BOLO ALIMENTARE E LO SVILUPPO CRANICO

LUGARÀ, BEATRICE
2020/2021

Abstract

L'importanza della nutrizione per la nostra salute è riconosciuta in tutto il mondo. La maggior parte degli studi considera principalmente gli aspetti biochimici, biologici e dietetici coinvolti nell’insorgenza della patologia cariosa. Tuttavia la consistenza del bolo, la relativa attività e forza muscolare esercitate durante la masticazione, svolgono un ruolo fondamentale nella crescita cranio-facciale e nello sviluppo cognitivo. Lo scopo di questo studio è valutare l’abitudine, la preferenza di scelta del bolo alimentare e la difficoltà di masticazione percepita di diversi alimenti in una popolazione ortodontica classificata secondo le caratteristiche della struttura cranica (ipodivergenti SpP^GoGn<20°;mesodivergenti SpP^GoGn tra 20°e 30° e iperdivergenti SpP^GoGn>30°). Tutti i pazienti sono stati valutati dal punto di vista ortodontico con la raccolta dei dati diagnostici essenziali e dal punto di vista cefalometrico. E’ stato fornito un questionario ai soggetti che hanno preso parte allo studio, per indagare la famigliarità e il gradimento dei vari prodotti alimentari; è stato chiesto di masticare un cicles (bolo molle) e una caramella (bolo duro) e di rispondere alle domande relative alla durezza percepita, alla difficoltà della masticazione, al gradimento della consistenza e gradimento del sapore. Per l’analisi statistica sono stati eseguiti i test ANOVA e Tukey’s test per il confronto multiplo delle medie con α<0,05 e il t-test per il confronto tra i boli. Lo studio comprende 108 pazienti: 45 maschi (età media± DS, 14.3±3.9 anni) e 63 femmine (età media± DS, 16.9±9.1 anni). Il campione è stato classificato in 26 soggetti iperdivergenti, 22 soggetti ipodivergenti e 60 mesodivergenti. Dall’analisi dei pazienti ipodivergenti, il confronto sulla base della durezza percepita dal soggetto, relativo alla masticazione tra bolo molle e bolo duro, è risultata risulta significativa (p<0,05), come anche il confronto sulla base della difficoltà di masticazione percepita (p<0,0001). Dall’analisi dei pazienti mesodivergenti, il confronto sulla base della durezza percepita dal soggetto, relativo alla masticazione tra bolo molle e bolo duro, è risultata significativa (p<0,0003), come anche il confronto sulla base della difficoltà di masticazione percepita dal soggetto (p<0,0001) e il confronto sulla base del gradimento della consistenza percepita (p<0,0002). Dall’analisi dei pazienti iperdivergenti, il confronto sulla base della durezza percepita dal soggetto, relativo alla masticazione tra bolo molle e bolo duro, è risulta significativa (p<0,002), come anche il confronto sulla base della difficoltà di masticazione percepita dal soggetto (p<0,0001). In conclusione, questo studio ha dimostrato una netta preferenza per i cibi molli di tutti i gruppi valutati. Come sappiamo dalla letteratura una dieta molle è un fattore predisponente all’instaurarsi di patologie a cascata, come affollamento degli elementi dentari, malocclusioni, alterazioni dello sviluppo cranico e mancato stimolo alla neurogenesi in particolare nell’ippocampo. Le conseguenze possono manifestarsi sia nel breve che nel lungo termine sia nel bambino in fase di sviluppo con riduzione delle funzioni cognitive che, nell’adulto, soprattutto in fase di invecchiamento con una accelerazione del decadimento cognitivo.
EVALUATION OF THE CORRELATION BETWEEN THE TYPICAL CONSISTENCY OF THE FOOD BOLUS AND CRANIAL DEVELOPMENT
The importance of nutrition to our health is recognized worldwide. Most studies primarily consider the biochemical, biological, and dietary aspects involved in the onset of carious pathology. However, bolus consistency and the relative muscle activity and strength exerted during chewing play a key role in craniofacial growth and cognitive development. The purpose of this study is to evaluate the habit, food bolus choice preference and perceived chewing difficulty of different foods in an orthodontic population classified according to cranial structure characteristics (hypodivergent SpP^GoGn<20°;mesodivergent SpP^GoGn between 20°and 30° and hyperdivergent SpP^GoGn>30°). All patients were evaluated from an orthodontic point of view with the collection of essential diagnostic data and from a cephalometric point of view. A questionnaire was provided to the subjects who took part in the study, to investigate the familiarity and liking of various food products; they were asked to chew a chewing gum (soft bolus) and a candy (hard bolus) and to answer questions related to perceived hardness, difficulty of chewing, enjoyment of texture and appreciation of taste. For statistical analysis, ANOVA and Tukey's test for multiple comparison of means with α<0.05 and t-test for comparison between boluses were performed. The study included 108 patients: 45 males (mean±SD age, 14.3±3.9 years) and 63 females (mean±SD age, 16.9±9.1 years). The patient sample was classified into 26 hyperdivergent, 22 hypodivergent, and 60 mesodivergent subjects. From the analysis of the hypodivergent patients, the comparison on the basis of subject-perceived hardness related to chewing between soft and hard bolus was found to be significant (p<0.05), as was the comparison on the basis of perceived chewing difficulty (p<0.0001). From the analysis of mesodivergent patients, comparison on the basis of subject-perceived hardness related to chewing between soft bolus and hard bolus was significant (p<0.0003), as was comparison on the basis of subject-perceived chewing difficulty (p<0.0001) and comparison on the basis of perceived texture liking (p<0.0002). From the analysis of hyperdivergent patients, the comparison on the basis of subject-perceived hardness related to chewing between soft and hard bolus was significant (p<0.002), as was the comparison on the basis of subject-perceived chewing difficulty (p<0.0001). In conclusion, this study demonstrated a clear preference for soft foods in all groups evaluated. As we know from the literature, a soft diet is a predisposing factor to the establishment of cascading pathologies, such as crowding of the dental elements, malocclusions, alterations in cranial development and failure to stimulate neurogenesis particularly in the hippocampus. The consequences can occur both in the short and in the long term both in children during development with reduced cognitive function and in adults, especially during aging with an acceleration of cognitive decline.
DEFABIANIS, PATRIZIA
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
TESI DEFINITIVA .pdf

non disponibili

Descrizione: Lo scopo di questo studio è valutare l’abitudine, la preferenza di scelta e la difficoltà di masticazione percepita di diversi alimenti in una popolazione ortodontica classificata secondo le caratteristiche della struttura cranica.
Dimensione 2.73 MB
Formato Adobe PDF
2.73 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/1397