Al giorno d’oggi, in un mercato ormai sempre più competitivo, non è facile per un produttore emergere rispetto alla concorrenza e lanciare sul mercato il proprio vino. Per questo i produttori si sono chiesti in che modo il packaging del vino possa influenzare le decisioni di un consumatore e quali sono i fattori che determinano una scelta piuttosto che un’altra. La seguente relazione si apre con un approfondimento del packaging nel suo complesso e, successivamente, si concentra sugli elementi del wine-packaging, spiegando le varie tipologie di contenitori, le diversità dei tappi esponendone vantaggi e svantaggi e spiega in che cosa consistono le capsule e come possano anch’esse essere parte integrante del packaging del vino. Infine, vengono definite le etichette, uno dei fattori a cui il consumatore tende a dare più rilevanza durante la scelta di una bottiglia e ne vengono indicate le caratteristiche, le finalità a cui servono e le indicazioni obbligatorie e quelle facoltative. Nel secondo capitolo, la relazione analizza in che modo gli elementi del packaging abbiano non solo la funzione di proteggere e raccontare il prodotto stesso ma anche la loro importanza per le scelte consapevoli del consumatore. Proprio per questo motivo, gli elementi costituitivi del wine-packaging devono essere studiati in modo tale da attirare l’attenzione del consumatore, cercando di stimolare l’acquisto verso quel determinato prodotto. Alcune volte però il packaging può non bastare. Esistono, infatti, altri fattori capaci di influenzare le scelte del consumatore e comprendono: il posizionamento delle bottiglie sopra gli scaffali, il prezzo, l’origine, la denominazione di origine e la marca del produttore. Tutti questi fattori influenzano in maniera più o meno rilevante a seconda del tipo di consumatore che dovrà acquistare il prodotto; infatti, possono essere divisi in base al livello di conoscenza, come spiegato nel terzo capitolo. Sempre in questo capitolo viene analizzato, dal punto di vista dell’esperienza del cliente, come gli aspetti dell'imballaggio possano generare il coinvolgimento dei consumatori. Questi coinvolgimenti possono essere automatici, i quali possono far immaginare automaticamente al compratore l’interazione con il prodotto, oppure possono essere dovuti al coinvolgimento del colore che influisce sulla parte emotiva del consumatore. Nel quarto capitolo viene definito il Neuromarketing, ovvero la disciplina che individua i canali di comunicazione diretti ai processi decisionali d’acquisto basandosi sull’applicazione delle neuroscienze. Vengono spiegate le varie tecniche utilizzate per comprendere le caratteristiche dei packaging che attirano l’attenzione della parte inconscia del consumatore, soffermandosi anche sulle emozioni e sensazioni che determinati fattori (ad esempio il colore) possano trasmettere ai consumatori stessi. Attualmente, il marketing tradizionale da solo non basta più e proprio per questo, sempre nel quarto capitolo, vengono messi a confronto i concetti di marketing e Neuromarketing dato che le due discipline oramai lavorano insieme per capire e spiegare il comportamento e le caratteristiche per elaborare dei packaging che si differenzino da quelli della concorrenza e che inducano l’acquisto del proprio prodotto. Infine, nell’ultimo capitolo vengono riportati due casi studio in cui vengono utilizzate delle tecniche di Neuromarketing per studiare quali caratteristiche colpiscono i consumatori in maniera non consapevole
Il ruolo del packaging nel processo di scelta del consumatore di vino
DEGL'INNOCENTI, ALESSANDRO
2021/2022
Abstract
Al giorno d’oggi, in un mercato ormai sempre più competitivo, non è facile per un produttore emergere rispetto alla concorrenza e lanciare sul mercato il proprio vino. Per questo i produttori si sono chiesti in che modo il packaging del vino possa influenzare le decisioni di un consumatore e quali sono i fattori che determinano una scelta piuttosto che un’altra. La seguente relazione si apre con un approfondimento del packaging nel suo complesso e, successivamente, si concentra sugli elementi del wine-packaging, spiegando le varie tipologie di contenitori, le diversità dei tappi esponendone vantaggi e svantaggi e spiega in che cosa consistono le capsule e come possano anch’esse essere parte integrante del packaging del vino. Infine, vengono definite le etichette, uno dei fattori a cui il consumatore tende a dare più rilevanza durante la scelta di una bottiglia e ne vengono indicate le caratteristiche, le finalità a cui servono e le indicazioni obbligatorie e quelle facoltative. Nel secondo capitolo, la relazione analizza in che modo gli elementi del packaging abbiano non solo la funzione di proteggere e raccontare il prodotto stesso ma anche la loro importanza per le scelte consapevoli del consumatore. Proprio per questo motivo, gli elementi costituitivi del wine-packaging devono essere studiati in modo tale da attirare l’attenzione del consumatore, cercando di stimolare l’acquisto verso quel determinato prodotto. Alcune volte però il packaging può non bastare. Esistono, infatti, altri fattori capaci di influenzare le scelte del consumatore e comprendono: il posizionamento delle bottiglie sopra gli scaffali, il prezzo, l’origine, la denominazione di origine e la marca del produttore. Tutti questi fattori influenzano in maniera più o meno rilevante a seconda del tipo di consumatore che dovrà acquistare il prodotto; infatti, possono essere divisi in base al livello di conoscenza, come spiegato nel terzo capitolo. Sempre in questo capitolo viene analizzato, dal punto di vista dell’esperienza del cliente, come gli aspetti dell'imballaggio possano generare il coinvolgimento dei consumatori. Questi coinvolgimenti possono essere automatici, i quali possono far immaginare automaticamente al compratore l’interazione con il prodotto, oppure possono essere dovuti al coinvolgimento del colore che influisce sulla parte emotiva del consumatore. Nel quarto capitolo viene definito il Neuromarketing, ovvero la disciplina che individua i canali di comunicazione diretti ai processi decisionali d’acquisto basandosi sull’applicazione delle neuroscienze. Vengono spiegate le varie tecniche utilizzate per comprendere le caratteristiche dei packaging che attirano l’attenzione della parte inconscia del consumatore, soffermandosi anche sulle emozioni e sensazioni che determinati fattori (ad esempio il colore) possano trasmettere ai consumatori stessi. Attualmente, il marketing tradizionale da solo non basta più e proprio per questo, sempre nel quarto capitolo, vengono messi a confronto i concetti di marketing e Neuromarketing dato che le due discipline oramai lavorano insieme per capire e spiegare il comportamento e le caratteristiche per elaborare dei packaging che si differenzino da quelli della concorrenza e che inducano l’acquisto del proprio prodotto. Infine, nell’ultimo capitolo vengono riportati due casi studio in cui vengono utilizzate delle tecniche di Neuromarketing per studiare quali caratteristiche colpiscono i consumatori in maniera non consapevoleFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
895196_tesiufficialealessandrodeglinnocenti.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.37 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.37 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/139632