Due to estimation that the population will be increased to 9,7 billion people by 2050, the search is moving to find new, more sustainable sources of foods. In this context insects represent a valuable solution as a novel protein source for the inclusion in human and animal nutrition. Among insect species Hermetia illucens, Tenebrio molitor and Acheta domesticus are of greatest interest. Entomophagy has been a widespread practice since ancient times, but only recently it appears in Western countries. However, consumers are reluctant to swallow whole insects and would rather have them invisibly incorporated into familiar products . Such as flours to replace soybean. Insects flours are also used in the feed industry as fishmeal. Indeed, insects have a high protein content (which includes many essential amino acids), chitin, polyunsaturated fatty acids, omega-3, omega-6 and vitamins. Chitin is also an antimicrobial, antiviral, antifungal, antitumor compounds able to restore the intestinal microbial balance. Several studies report benefits of eating insects or their derivatives. Insects possess bacteriostatic activity against Escherichia coli, Vibrio cholerae, Bacteriodes fragilis and Shighella dysenteriae. In addition they also allow increasing the intestinal microbial population and are the precursors of short-chain fatty acids (SCFAs). The use of insects as ingredients in feed or food showed several beneficial effects like: shift in the gut microbiome and positive metabolic changes in both human and animal models. Incorporation of insects into feed for poultry nutrition improve animal nutrient assimilation, increased the weight gain of internal organs, lower the cholesterol level in eggs, improved absorption of mineral salts, lowering triglyceride and cholesterol levels in the blood, and increase of some microbial species with potential positive effects on gut health. On the other hand, as far as human nutrition is concerned, the inclusion of insects within the diet has shown improved gut barrier function and intestinal homeostasis. Insects therefore could be exploited in order to improve health status and represent a more sustainable protein alternative. However, the possible risks that insects may present should also be taken into account.

Nella prospettiva di un imminente aumento demografico, stimato a 9,7 miliardi di persone entro il 2050, e della ricerca di nuove fonti di cibo più sostenibili, gli insetti rappresentano una valida soluzione come fonte proteica da includere nell’alimentazione umana e animale. Tra le specie di insetti che suscitano maggiore interesse vi sono Hermetia illucens, Tenebrio molitor e Acheta domesticus. L’entomofagia è una pratica diffusa sin dai tempi antichi, ma solo recentemente si è diffusa nei Paesi occidentali. Tuttavia i consumatori risultano spesso ostici nel loro utilizzo nella dieta. Gli insetti si stanno diffondendo sempre di più come alimento tal quale oppure come farine in sostituzione alla soia e alla farina di pesce soprattutto in ambito mangimistico. Gli insetti infatti presentano un elevato contenuto proteico (che comprende numerosi amminoacidi essenziali), chitina, acidi grassi poliinsaturi, omega-3, omega-6 e vitamine. La chitina inoltre presenta proprietà antimicrobiche, antivirali, antimicotiche, antitumorali ed è in grado di ristabilire l’equilibrio microbico intestinale. Diversi studi riportano benefici dovuti al consumo di insetti e loro derivati. Possono svolgere attività batteriostatica nei confronti di Escherichia coli, Vibrio cholerae, Bacteriodes fragilis e Shighella dysenteriae; inoltre permettono di incrementare la popolazione microbica intestinale e sono precursori di acidi grassi a corta catena (SCFAs). L’utilizzo di insetti come ingredienti in mangimi o in alimenti ha dimostrato numerosi benefici, apportando modifiche al microbiota intestinale e cambiamenti metabolici positivi sia nell’uomo che in modello animale. L’integrazione degli insetti nei mangimi destinati a specie avicole ha mostrato di migliorare negli animali l’assimilazione dei nutrienti, incremento di peso degli organi interni, un minore contenuto di colesterolo nel tuorlo, un migliorato assorbimento dei sali minerali, l’abbassamento dei livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue, l’aumento di alcune specie microbiche con potenziali effetti positivi per la salute intestinale. Per quanto concerne invece l’alimentazione umana, l’inclusione degli insetti all’interno della dieta, ha mostrato un miglioramento del funzionamento della barriera intestinale e dell’omeostasi intestinale. Gli insetti dunque potrebbero essere sfruttati al fine di migliorare lo stato di salute e rappresentano un’alternativa proteica più sostenibile. Occorre però tener conto anche dei possibili rischi che gli insetti possono presentare, soprattutto per quanto concerne l’ambito igienico-sanitario.

Effetti delle proteine di insetto sul microbiota intestinale

RABINO, SIMONA
2021/2022

Abstract

Nella prospettiva di un imminente aumento demografico, stimato a 9,7 miliardi di persone entro il 2050, e della ricerca di nuove fonti di cibo più sostenibili, gli insetti rappresentano una valida soluzione come fonte proteica da includere nell’alimentazione umana e animale. Tra le specie di insetti che suscitano maggiore interesse vi sono Hermetia illucens, Tenebrio molitor e Acheta domesticus. L’entomofagia è una pratica diffusa sin dai tempi antichi, ma solo recentemente si è diffusa nei Paesi occidentali. Tuttavia i consumatori risultano spesso ostici nel loro utilizzo nella dieta. Gli insetti si stanno diffondendo sempre di più come alimento tal quale oppure come farine in sostituzione alla soia e alla farina di pesce soprattutto in ambito mangimistico. Gli insetti infatti presentano un elevato contenuto proteico (che comprende numerosi amminoacidi essenziali), chitina, acidi grassi poliinsaturi, omega-3, omega-6 e vitamine. La chitina inoltre presenta proprietà antimicrobiche, antivirali, antimicotiche, antitumorali ed è in grado di ristabilire l’equilibrio microbico intestinale. Diversi studi riportano benefici dovuti al consumo di insetti e loro derivati. Possono svolgere attività batteriostatica nei confronti di Escherichia coli, Vibrio cholerae, Bacteriodes fragilis e Shighella dysenteriae; inoltre permettono di incrementare la popolazione microbica intestinale e sono precursori di acidi grassi a corta catena (SCFAs). L’utilizzo di insetti come ingredienti in mangimi o in alimenti ha dimostrato numerosi benefici, apportando modifiche al microbiota intestinale e cambiamenti metabolici positivi sia nell’uomo che in modello animale. L’integrazione degli insetti nei mangimi destinati a specie avicole ha mostrato di migliorare negli animali l’assimilazione dei nutrienti, incremento di peso degli organi interni, un minore contenuto di colesterolo nel tuorlo, un migliorato assorbimento dei sali minerali, l’abbassamento dei livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue, l’aumento di alcune specie microbiche con potenziali effetti positivi per la salute intestinale. Per quanto concerne invece l’alimentazione umana, l’inclusione degli insetti all’interno della dieta, ha mostrato un miglioramento del funzionamento della barriera intestinale e dell’omeostasi intestinale. Gli insetti dunque potrebbero essere sfruttati al fine di migliorare lo stato di salute e rappresentano un’alternativa proteica più sostenibile. Occorre però tener conto anche dei possibili rischi che gli insetti possono presentare, soprattutto per quanto concerne l’ambito igienico-sanitario.
ITA
Due to estimation that the population will be increased to 9,7 billion people by 2050, the search is moving to find new, more sustainable sources of foods. In this context insects represent a valuable solution as a novel protein source for the inclusion in human and animal nutrition. Among insect species Hermetia illucens, Tenebrio molitor and Acheta domesticus are of greatest interest. Entomophagy has been a widespread practice since ancient times, but only recently it appears in Western countries. However, consumers are reluctant to swallow whole insects and would rather have them invisibly incorporated into familiar products . Such as flours to replace soybean. Insects flours are also used in the feed industry as fishmeal. Indeed, insects have a high protein content (which includes many essential amino acids), chitin, polyunsaturated fatty acids, omega-3, omega-6 and vitamins. Chitin is also an antimicrobial, antiviral, antifungal, antitumor compounds able to restore the intestinal microbial balance. Several studies report benefits of eating insects or their derivatives. Insects possess bacteriostatic activity against Escherichia coli, Vibrio cholerae, Bacteriodes fragilis and Shighella dysenteriae. In addition they also allow increasing the intestinal microbial population and are the precursors of short-chain fatty acids (SCFAs). The use of insects as ingredients in feed or food showed several beneficial effects like: shift in the gut microbiome and positive metabolic changes in both human and animal models. Incorporation of insects into feed for poultry nutrition improve animal nutrient assimilation, increased the weight gain of internal organs, lower the cholesterol level in eggs, improved absorption of mineral salts, lowering triglyceride and cholesterol levels in the blood, and increase of some microbial species with potential positive effects on gut health. On the other hand, as far as human nutrition is concerned, the inclusion of insects within the diet has shown improved gut barrier function and intestinal homeostasis. Insects therefore could be exploited in order to improve health status and represent a more sustainable protein alternative. However, the possible risks that insects may present should also be taken into account.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/139617