Il caso Pfizer, Moderna e AstraZeneca: l'impatto della pandemia sui bilanci delle case farmaceutiche

La pandemia da Covid-19 ha sortito un profondo impatto sulle performance economico-finanziarie delle società farmaceutiche, chiamate in prima linea a fornire una risposta all’evento pandemico mediante lo sviluppo di un vaccino. Tale processo ha richiesto massicci investimenti in Ricerca e Sviluppo, per il cui finanziamento è stato necessario reperire capitali; inoltre, la produzione e commercializzazione di milioni di dosi ha fortemente impattato i costi operativi e il fatturato delle imprese, ribaltandosi in ultima analisi sulla redditività, e quindi sulla capacità di tali case farmaceutiche di attrarre investitori e capitali. Il focus è posto sulle società Pfizer Inc., Moderna Inc. e AstraZeneca Plc: a partire dai report di bilancio pubblicati dalle stesse durante il quinquennio 2017-2021, scopo del lavoro è quantificare l’impatto pandemico sulle performance d’impresa, sia mediante un confronto delle poste di bilancio pre-post pandemia, sia mediante l’applicazione di rigorosi indici di bilancio, di cui viene valutato l’andamento storico. La disamina effettuata consente di apprezzare una certa eterogeneità, sfatando la percezione comune secondo cui gli anni pandemici sarebbero stati un periodo di profonda fioritura per ogni casa farmaceutica: se le statunitensi Moderna e Pfizer hanno effettivamente sperimentato un’esplosione del proprio fatturato, collocando sui mercati milioni di dosi di vaccino e realizzando margini di profitto in netta ascesa rispetto ai periodi precedenti, nello stesso periodo la britannica AstraZeneca ha invece visto peggiorare il proprio stato di salute, subendo una significativa erosione dei propri livelli di redditività.