Con il presente lavoro si intende mettere a fuoco la rilevante diffusione tra Seicento e Settecento dei modelli figurativi romani nel contesto artistico piemontese. La tesi parte dalla costruzione di una cospicua serie di crocifissi lignei riferibili a Carlo Giuseppe Plura e alla sua bottega, che registra l’impiego prevalente di un modello iconografico elaborato a Roma dallo scultore Camillo Rusconi. Passa poi a prendere in esame il ventaglio dei principali modelli figurativi elaborati nel corso del Seicento e resi noti attraverso le stampe, che diventano di riferimento sia per la produzione scultorea del Plura, sia per l’opera di alcuni pittori orbitanti attorno alla Scuola del Disegno di Beaumont. L’intento è di rilevare corrispondenze e scambi nell’utilizzo dei modelli e le variazioni stilistiche nell’operato dei vari artisti
Carlo Giuseppe Plura (1663-1737): modelli di scultura e pittura per l'iconografia del Crocifisso
MAZZEI, VITTORIA
2021/2022
Abstract
Con il presente lavoro si intende mettere a fuoco la rilevante diffusione tra Seicento e Settecento dei modelli figurativi romani nel contesto artistico piemontese. La tesi parte dalla costruzione di una cospicua serie di crocifissi lignei riferibili a Carlo Giuseppe Plura e alla sua bottega, che registra l’impiego prevalente di un modello iconografico elaborato a Roma dallo scultore Camillo Rusconi. Passa poi a prendere in esame il ventaglio dei principali modelli figurativi elaborati nel corso del Seicento e resi noti attraverso le stampe, che diventano di riferimento sia per la produzione scultorea del Plura, sia per l’opera di alcuni pittori orbitanti attorno alla Scuola del Disegno di Beaumont. L’intento è di rilevare corrispondenze e scambi nell’utilizzo dei modelli e le variazioni stilistiche nell’operato dei vari artistiFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/139369