The purpose of this thesis is the study of the career of one of the most important directors in the contemporary film scene: the Hungarian Béla Tarr. It will begin with a quick review of his biography and a brief historical reconstruction of his filmography. We will then continue with the specific critical analysis of each of his nine feature films, thanks to which we will try to dismantle the thesis, supported by critics and theorists from all over the world, according to which his work is divided into two different phases - a distinction from which Béla Tarr himself departs. The second part of the work will instead focus on the 1994 masterpiece, Sátántangó, a colossal 435-minute work: the study will come to life starting from its conception - which took place thanks to the reading of the 1985 book of the same name by the writer László Krasznahorkai - and from role that the director plays in the current of Slow Cinema - the subject of theses and discussions especially since the 2000s; the production vicissitudes that will cause a delay in the creation of the work of about ten years will then be explored; we continue with the analysis of the narrative structure of the filmic text up to the study of four capital characters within the work.
Scopo di questa tesi è lo studio della carriera di uno dei più importanti registi nel panorama cinematografico contemporaneo: l’ungherese Béla Tarr. Si inizierà con una rapida disamina della sua biografia e una breve ricostruzione storica della sua filmografia. Si proseguirà poi con la specifica analisi critica di ognuno dei suoi nove lungometraggi, grazie alle quali si cercherà di smontare la tesi, sostenuta da critici e teorici di tutto il mondo, secondo cui la sua opera sia divisa in due fasi differenti - distinzione dalla quale lo stesso Béla Tarr si discosta. La seconda parte dell’operato si concentrerà invece sul capolavoro del 1994, Sátántangó, opera della colossale durata di 435 minuti: lo studio prenderà vita a partire dal suo concepimento - avvenuto grazie alla lettura del libro omonimo del 1985 dello scrittore László Krasznahorkai - e dal ruolo che il regista riveste nella corrente dello Slow Cinema - oggetto di tesi e discussioni soprattutto a partire dagli anni 2000; verranno poi approfondite le vicissitudini produttive che provocheranno un ritardo nella creazione dell’opera di circa dieci anni; si prosegue con l’analisi della struttura narrativa del testo filmico sino allo studio di quattro personaggi capitali all’interno dell’opera.
Béla Tarr e Satantango - il tempo delle relazioni
GRAVINA, DAVIDE
2021/2022
Abstract
Scopo di questa tesi è lo studio della carriera di uno dei più importanti registi nel panorama cinematografico contemporaneo: l’ungherese Béla Tarr. Si inizierà con una rapida disamina della sua biografia e una breve ricostruzione storica della sua filmografia. Si proseguirà poi con la specifica analisi critica di ognuno dei suoi nove lungometraggi, grazie alle quali si cercherà di smontare la tesi, sostenuta da critici e teorici di tutto il mondo, secondo cui la sua opera sia divisa in due fasi differenti - distinzione dalla quale lo stesso Béla Tarr si discosta. La seconda parte dell’operato si concentrerà invece sul capolavoro del 1994, Sátántangó, opera della colossale durata di 435 minuti: lo studio prenderà vita a partire dal suo concepimento - avvenuto grazie alla lettura del libro omonimo del 1985 dello scrittore László Krasznahorkai - e dal ruolo che il regista riveste nella corrente dello Slow Cinema - oggetto di tesi e discussioni soprattutto a partire dagli anni 2000; verranno poi approfondite le vicissitudini produttive che provocheranno un ritardo nella creazione dell’opera di circa dieci anni; si prosegue con l’analisi della struttura narrativa del testo filmico sino allo studio di quattro personaggi capitali all’interno dell’opera.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
921545_tesitriennaledavidegravina921545.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.74 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.74 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/139363