Autodistruzione del Genio Goethiano nelle opere Clavigo e Stella

The subject of the paper is the nihilism of Goethe's poetic genius, analyzed through the figures of Clavigo and Fernando in two of Goethe's plays: "Clavigo" and "Stella". The focus of the thesis is to highlight the evolution of Goethe's genius, emphasizing the modernity of the characters and the originality of the two works, which have always been hidden by the shadow of Werther. Central is also, in both, the role of the women, which is very far from the female figures of the previous Goethian works. The paper is divided into Three chapters: The first provides a brief biography of Goethe, focusing in particular on those motifs that will be found in the works subsequently analyzed. The second chapter deals specifically with the work "Clavigo", analyzing its plot, characters, places and reference models, focusing on some particular moments of the work from which the key themes of the paper clearly emerge. It explores the dialogue between two main characters, in which bourgeois values strongly oppose the genius' desire to assert himself, throwing him into despair and bringing out his difficulty in facing the earthly world. Key point of the thesis is the incapability of the genius to the choice. Subsequently follows a study of the second work "Stella", in the third and last chapter, with consequent analysis and parallels with the above mentioned work. In conclusion, it is deepened the female figure, in reference to both works, and introduced the new conception of the Eternal Feminine, elaborated by Goethe just in this last work of his youth. The purpose of this paper is to highlight the evolution of Goethe's genius from the end of his youth to his self-destruction. With the invitation to the court of Weimar the youthful works of Goethe come to an end to be replaced by the new Classicism that will start from the elaboration of the feminine.

L’argomento dell’elaborato è il nichilismo del genio poetico di Goethe, analizzato attraverso le figure di Clavigo e Fernando in due delle opere di Goethe: “Clavigo” e “Stella”. Obiettivo principale della tesi è mettere in luce l’evoluzione del genio goethiano, sottolineando la modernità dei personaggi e l’originalità delle due opere, da sempre nascoste dall’ombra del Werther. Centrale è anche, in entrambe, il ruolo della donna, che molto si allontana dalle figure femminili delle precedenti opere goethiane. L’elaborato è suddiviso in Tre capitoli: Il primo descrive una breve biografia di Goethe, soffermandosi in particolare su quelli che sono i motivi che si ritroveranno nelle opere successivamente analizzate. Il secondo capitolo tratta nello specifico l’opera “Clavigo”, analizzandone quindi la trama, i personaggi, i luoghi e i modelli di riferimento, concentrandosi su alcuni momenti particolari dell’opera da cui emergono con chiarezza i temi chiave dell’elaborato. Si analizza il dialogo tra due personaggi principali, in cui i valori borghesi fortemente si oppongono al desiderio del genio di affermarsi, gettandolo nella disperazione e facendo emergere la sua difficoltà nell’affrontare il mondo terreno. Punto chiave della trattazione è l’incapacità del genio alla scelta. Segue uno studio della seconda opera “Stella”, nel terzo ed ultimo capitolo, con conseguente analisi e parallelismi con l’opera sopracitata. Infine, viene approfondita la figura femminile, in riferimento ad entrambe le opere, ed introdotta la nuova concezione dell’Eterno femminino, elaborato da Goethe proprio in quest’ultima sua opera giovanile. Lo scopo di questo elaborato è mettere in luce l’evoluzione del genio goethiano sul finire della sua gioventù, fino alla sua autodistruzione. Con l’invito alla corte di Weimar, infatti, l’opera giovanile del Goethe giunge al termine per fare posto al nuovo Classicismo che prenderà le mosse proprio dall’elaborazione del femminino.