Il primo film della serie di Star Wars fu proiettato nelle sale cinematografiche il 25 Maggio 1977, seguito da due episodi ¿sequel¿ apparsi con tre anni di intervallo l'uno dall'altro; sedici anni dopo l'ultimo film uscì una nuova trilogia ¿prequel¿, di nuovo con un intervallo di tre anni, di cui l'ultimo episodio il 19 Maggio 2005. Nel 2008 con i suoi incassi di 4.3 miliardi di dollari Star Wars fu la terza serie di maggior successo dopo quelle di James Bond e Harry Potter; la saga ha ispirato libri, serie televisive (The Clone Wars 15 Agosto 2008), video giochi, fumetti e quant'altro. L'uscita del primo film della serie nel 1977 suscitò reazioni contrapposte; già durante la lavorazione membri dell'equipe non gli davano molto credito, considerandolo un film per bambini e non intenzionalmente buffo. Lo stesso Harrison Ford lo definì un film strano, misterioso con una Principessa con delle spirali al posto dei capelli , definì Chew ¿un tappeto ambulante¿. La produzione del film fu stressante per Lucas stesso che ebbe un infarto e soffrì di depressione. Nonostante i detrattori lo considerassero un turbinio di effetti speciali di bassa qualità, il film ebbe un grande impatto sulla cultura popolare, dando luogo a parodie e citazioni rintracciabili in altri film, telefilm e romanzi. Tra i sostenitori Vincent Canby , autore di un articolo apparso sul ¿New York Times¿ il giorno successivo alla ¿prima¿ in cui esprime un giudizio entusiastico, considerandolo uno dei film più elaborati e belli mai prodotti. Le diatribe infinite a cui il film ha dato origine sono scaturite anche dalla difficoltà di catalogarlo in un genere piuttosto che in un altro, infatti è stato considerato un capolavoro dai sostenitori dei film di fantascienza, del cinema fantastico, di epopea spaziale, di avventura, di cappa e spada o addirittura western. Nell'ambito di questo lavoro si è considerato se le possibili regioni di tale successo possano essere ascritte al fatto che il racconto filmico prende spunto da miti e leggende ricorrenti e comuni a tutte le culture. Pertanto nella prima parte di questa ricerca, partendo dalle teorie elaborate da Vogler, è stata condotta un'analisi del film A new Hope, IV episodio della Saga di Guerre Stellari, nella quale si sono individuate le varie fasi del ¿viaggio dell'eroe¿ così come sono state da lui descritte. Segue una breve analisi degli archetipi, vale a dire tipologie di personaggi o funzioni psicologiche comuni a tutti i racconti, che risultano ricorrenti nelle leggende classiche collegate al tema del viaggio. E' possibile ritenere che i film di Lucas abbiano avuto successo perché da un lato possono essere considerati ¿miti moderni¿, in cui gli eroi si muovono in una dimensione spaziale, super-tecnologica, i cui cammini ripercorrono le tappe usuali dei più classici dei miti. Dall'altro traggono liberamente e ampiamente ispirazione dai ricordi di bambino del regista, dalle sue letture, dalle sue esperienze di onnivoro spettatore di cinema, dalle sue frequentazioni hollywoodiane, dai suoi studi di antropologia culturale, grafica e design, dalla sua curiosità in campo tecnologico, sollecitazioni che ha saputo sapientemente fondere e modellare per creare qualcosa di nuovo e unico.
Star Wars e il viaggio dell'eroe
ACCATINO, ANDREA
2009/2010
Abstract
Il primo film della serie di Star Wars fu proiettato nelle sale cinematografiche il 25 Maggio 1977, seguito da due episodi ¿sequel¿ apparsi con tre anni di intervallo l'uno dall'altro; sedici anni dopo l'ultimo film uscì una nuova trilogia ¿prequel¿, di nuovo con un intervallo di tre anni, di cui l'ultimo episodio il 19 Maggio 2005. Nel 2008 con i suoi incassi di 4.3 miliardi di dollari Star Wars fu la terza serie di maggior successo dopo quelle di James Bond e Harry Potter; la saga ha ispirato libri, serie televisive (The Clone Wars 15 Agosto 2008), video giochi, fumetti e quant'altro. L'uscita del primo film della serie nel 1977 suscitò reazioni contrapposte; già durante la lavorazione membri dell'equipe non gli davano molto credito, considerandolo un film per bambini e non intenzionalmente buffo. Lo stesso Harrison Ford lo definì un film strano, misterioso con una Principessa con delle spirali al posto dei capelli , definì Chew ¿un tappeto ambulante¿. La produzione del film fu stressante per Lucas stesso che ebbe un infarto e soffrì di depressione. Nonostante i detrattori lo considerassero un turbinio di effetti speciali di bassa qualità, il film ebbe un grande impatto sulla cultura popolare, dando luogo a parodie e citazioni rintracciabili in altri film, telefilm e romanzi. Tra i sostenitori Vincent Canby , autore di un articolo apparso sul ¿New York Times¿ il giorno successivo alla ¿prima¿ in cui esprime un giudizio entusiastico, considerandolo uno dei film più elaborati e belli mai prodotti. Le diatribe infinite a cui il film ha dato origine sono scaturite anche dalla difficoltà di catalogarlo in un genere piuttosto che in un altro, infatti è stato considerato un capolavoro dai sostenitori dei film di fantascienza, del cinema fantastico, di epopea spaziale, di avventura, di cappa e spada o addirittura western. Nell'ambito di questo lavoro si è considerato se le possibili regioni di tale successo possano essere ascritte al fatto che il racconto filmico prende spunto da miti e leggende ricorrenti e comuni a tutte le culture. Pertanto nella prima parte di questa ricerca, partendo dalle teorie elaborate da Vogler, è stata condotta un'analisi del film A new Hope, IV episodio della Saga di Guerre Stellari, nella quale si sono individuate le varie fasi del ¿viaggio dell'eroe¿ così come sono state da lui descritte. Segue una breve analisi degli archetipi, vale a dire tipologie di personaggi o funzioni psicologiche comuni a tutti i racconti, che risultano ricorrenti nelle leggende classiche collegate al tema del viaggio. E' possibile ritenere che i film di Lucas abbiano avuto successo perché da un lato possono essere considerati ¿miti moderni¿, in cui gli eroi si muovono in una dimensione spaziale, super-tecnologica, i cui cammini ripercorrono le tappe usuali dei più classici dei miti. Dall'altro traggono liberamente e ampiamente ispirazione dai ricordi di bambino del regista, dalle sue letture, dalle sue esperienze di onnivoro spettatore di cinema, dalle sue frequentazioni hollywoodiane, dai suoi studi di antropologia culturale, grafica e design, dalla sua curiosità in campo tecnologico, sollecitazioni che ha saputo sapientemente fondere e modellare per creare qualcosa di nuovo e unico.File | Dimensione | Formato | |
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