Care is an ontological feature of man: the desire to be cared for, to take care of oneself and, therefore, take care of others comes from his relational nature which leads him to see, in the relationship with otherness, horizons of meaning due to the flow of life. The Pandemic has imposed a change also, and above all, in educational habits: the distancing, the impossibility of having a approximal contact with the Non-self, the limitation of individual freedoms to safeguard ourselves and after the contagion, people have raised some questions about this anthropological dimension. Is it still possible to talk about care? How have adolescents lived in the 'suspended time' of lockdown? The paper, through the presentation of some workshop activities carried out with adolescents in a psycho-social rehabilitation community, wants to give voice to the paths taken by educational operators to react with originality to the challenges that the virus has posed regarding the paradigm of interpretation of care.

La cura è una caratteristica ontologica dell’uomo: il desiderio di essere curato, di curarsi e, conseguentemente, di curare nasce dalla sua natura relazionale che lo incoraggia a scorgere, nei legami con l’alterità, orizzonti di senso da attribuire al fluire della vita. La Pandemia ha imposto un cambiamento anche, e soprattutto, nelle abitudini educative: il distanziamento, l’impossibilità di avere un contatto prossimale con il non-io, la limitazione delle libertà individuali per salvaguardare se stessi e la collettività dal contagio ha posto alcuni interrogativi su questa dimensione antropologica. È ancora possibile parlare di cura soprattutto già in situazione di vulnerabilità e fragilità? Come gli adolescenti hanno vissuto il “tempo sospeso” del lockdown? L’elaborato, attraverso la presentazione di alcune attività laboratoriali svolte con gli adolescenti presenti in una comunità riabilitativa psico-sociale, vuole dare voce ai percorsi intrapresi dagli operatori educativi per rispondere con originalità alle sfide che il virus ha posto riguardo il paradigma interpretativo della cura. ​

ADOLESCENTI FRAGILI AL TEMPO DEL COVID-19: PERCORSI DI CURA EDUCATIVA IN UNA COMUNITA’ RIABILITATIVA

CAULA, MARTINA
2020/2021

Abstract

La cura è una caratteristica ontologica dell’uomo: il desiderio di essere curato, di curarsi e, conseguentemente, di curare nasce dalla sua natura relazionale che lo incoraggia a scorgere, nei legami con l’alterità, orizzonti di senso da attribuire al fluire della vita. La Pandemia ha imposto un cambiamento anche, e soprattutto, nelle abitudini educative: il distanziamento, l’impossibilità di avere un contatto prossimale con il non-io, la limitazione delle libertà individuali per salvaguardare se stessi e la collettività dal contagio ha posto alcuni interrogativi su questa dimensione antropologica. È ancora possibile parlare di cura soprattutto già in situazione di vulnerabilità e fragilità? Come gli adolescenti hanno vissuto il “tempo sospeso” del lockdown? L’elaborato, attraverso la presentazione di alcune attività laboratoriali svolte con gli adolescenti presenti in una comunità riabilitativa psico-sociale, vuole dare voce ai percorsi intrapresi dagli operatori educativi per rispondere con originalità alle sfide che il virus ha posto riguardo il paradigma interpretativo della cura. ​
ITA
Care is an ontological feature of man: the desire to be cared for, to take care of oneself and, therefore, take care of others comes from his relational nature which leads him to see, in the relationship with otherness, horizons of meaning due to the flow of life. The Pandemic has imposed a change also, and above all, in educational habits: the distancing, the impossibility of having a approximal contact with the Non-self, the limitation of individual freedoms to safeguard ourselves and after the contagion, people have raised some questions about this anthropological dimension. Is it still possible to talk about care? How have adolescents lived in the 'suspended time' of lockdown? The paper, through the presentation of some workshop activities carried out with adolescents in a psycho-social rehabilitation community, wants to give voice to the paths taken by educational operators to react with originality to the challenges that the virus has posed regarding the paradigm of interpretation of care.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/138962