L’elaborato finale approfondisce qualche aspetto relativo alle piante officinali in relazione ad una problematica attuale, prendendo in considerazione l’effetto dei cambiamenti climatici sulle proprietà delle piante officinali. Inizialmente vengono evidenziati due avvertimenti degli scienziati di tutto il mondo. Il primo ha messo in risalto i tassi tollerabili dei danni derivanti da molteplici attività antropiche a livello atmosferico, del suolo, delle foreste e alla biodiversità sottolineando l’importanza della stabilizzazione degli individui e della riduzione dei consumi per evitare disastri ambientali. Il secondo avvertimento evidenzia diversi aspetti in relazione ai quali il cambiamento climatico causerà un notevole squilibrio, sia negli ecosistemi naturali che agricoli, con una continua perdita di risorse ambientali, ed include diverse proposte per evitare il collasso ambientale. L’”Alliance of world scientists” ha incentivato la comunità scientifica a continuare la campagna preparando un nuovo documento di avvertimento nel quale si evidenzia il fatto che, in tutto il mondo, l’accesso dell’uomo alle piante officinali presto sarà fortemente minacciato dai cambiamenti climatici, a causa della perdita di habitat ma anche della raccolta eccessiva. Un recente studio ha riportato che presto, molteplici specie di piante officinali saranno in via di estinzione mentre altre, in seguito ai cambiamenti climatici previsti, si sposteranno in ambienti più favorevoli e altre ancora si espanderanno nelle zone in cui già crescono. Inoltre, le diverse conseguenze del cambiamento climatico come la siccità, gli incendi boschivi, la diffusione di parassiti accentuano, tramite meccanismi di feedback, il cambiamento climatico stesso. Si prevede che, un aumento delle perdite ambientali ed economiche in relazione ai cambiamenti climatici, causerà effetti negativi sulla salute pubblica in diverse parti del mondo mentre gli effetti benefici derivanti dall’uso delle piante officinali diminuiranno. Conseguentemente, per proteggere le popolazioni di piante medicinali si possono attuare diverse iniziative come: promuovere la coltura di piante in giardini comuni mantenendo l’accessibilità a livello locale, attuare programmi certificati per il materiale vegetale raccolto e mettere in atto interventi di emergenza, di conservazione e di protezione degli ecosistemi. Successivamente, in relazione all’effetto dei cambiamenti climatici, ho analizzato un caso studio relativo alla previsione spaziale e alla delimitazione delle aree di produzione di Ginkgo biloba nelle condizioni climatiche attuali e future. Nel caso studio riportato, sono stati selezionati 17 siti sperimentali, e sono stati misurati i parametri di crescita del Ginkgo, considerando anche il potenziale metabolico delle singole piante ed estraendo diversi composti quali flavonoidi, ginkgolidi, poliprenoli . Sono inoltre stati sviluppati dei modelli di risposta climatica in base alla produzione effettiva ed evidenziando le aree di produzione nelle condizioni climatiche attuali e future. In conclusione, i risultati ottenuti hanno evidenziato come, in considerazione dei cambiamenti climatici in atto, le parti interessate e i politici devono attuare strategie di protezione per garantire una produzione sostenibile di Ginkgo. Inoltre, gli esiti di tale studio forniscono diverse informazioni per comprendere l’impatto del cambiamento climatico sui tratti fenotipici e danno anche indicazioni circa il miglioramento dei benefici economici legati al Ginkgo.

Effetto dei cambiamenti climatici sulle proprietà delle piante officinali

ESPOSTO, SONIA
2020/2021

Abstract

L’elaborato finale approfondisce qualche aspetto relativo alle piante officinali in relazione ad una problematica attuale, prendendo in considerazione l’effetto dei cambiamenti climatici sulle proprietà delle piante officinali. Inizialmente vengono evidenziati due avvertimenti degli scienziati di tutto il mondo. Il primo ha messo in risalto i tassi tollerabili dei danni derivanti da molteplici attività antropiche a livello atmosferico, del suolo, delle foreste e alla biodiversità sottolineando l’importanza della stabilizzazione degli individui e della riduzione dei consumi per evitare disastri ambientali. Il secondo avvertimento evidenzia diversi aspetti in relazione ai quali il cambiamento climatico causerà un notevole squilibrio, sia negli ecosistemi naturali che agricoli, con una continua perdita di risorse ambientali, ed include diverse proposte per evitare il collasso ambientale. L’”Alliance of world scientists” ha incentivato la comunità scientifica a continuare la campagna preparando un nuovo documento di avvertimento nel quale si evidenzia il fatto che, in tutto il mondo, l’accesso dell’uomo alle piante officinali presto sarà fortemente minacciato dai cambiamenti climatici, a causa della perdita di habitat ma anche della raccolta eccessiva. Un recente studio ha riportato che presto, molteplici specie di piante officinali saranno in via di estinzione mentre altre, in seguito ai cambiamenti climatici previsti, si sposteranno in ambienti più favorevoli e altre ancora si espanderanno nelle zone in cui già crescono. Inoltre, le diverse conseguenze del cambiamento climatico come la siccità, gli incendi boschivi, la diffusione di parassiti accentuano, tramite meccanismi di feedback, il cambiamento climatico stesso. Si prevede che, un aumento delle perdite ambientali ed economiche in relazione ai cambiamenti climatici, causerà effetti negativi sulla salute pubblica in diverse parti del mondo mentre gli effetti benefici derivanti dall’uso delle piante officinali diminuiranno. Conseguentemente, per proteggere le popolazioni di piante medicinali si possono attuare diverse iniziative come: promuovere la coltura di piante in giardini comuni mantenendo l’accessibilità a livello locale, attuare programmi certificati per il materiale vegetale raccolto e mettere in atto interventi di emergenza, di conservazione e di protezione degli ecosistemi. Successivamente, in relazione all’effetto dei cambiamenti climatici, ho analizzato un caso studio relativo alla previsione spaziale e alla delimitazione delle aree di produzione di Ginkgo biloba nelle condizioni climatiche attuali e future. Nel caso studio riportato, sono stati selezionati 17 siti sperimentali, e sono stati misurati i parametri di crescita del Ginkgo, considerando anche il potenziale metabolico delle singole piante ed estraendo diversi composti quali flavonoidi, ginkgolidi, poliprenoli . Sono inoltre stati sviluppati dei modelli di risposta climatica in base alla produzione effettiva ed evidenziando le aree di produzione nelle condizioni climatiche attuali e future. In conclusione, i risultati ottenuti hanno evidenziato come, in considerazione dei cambiamenti climatici in atto, le parti interessate e i politici devono attuare strategie di protezione per garantire una produzione sostenibile di Ginkgo. Inoltre, gli esiti di tale studio forniscono diverse informazioni per comprendere l’impatto del cambiamento climatico sui tratti fenotipici e danno anche indicazioni circa il miglioramento dei benefici economici legati al Ginkgo.
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