ABSTRACT Introduction: In modern dentistry, one of the most advantageous solutions for the rehabilitation of teeth with large coronal tissue loss is the placement of fiber posts. The elements thus rehabilitated have in fact shown to have a good long-term prognosis. The problems of this technique are related to the difficulty of forming an optimal hybrid layer, which is fundamental for the success of the adhesive procedures. Type of cement, position inside the canal (coronal or apical area) and dentinal substrate are all variables that can affect the hybrid layer. The age of the dentine substrate and any endodontic retreatment procedures can affect the quality of root canal dentin and consequently the characteristics of the hybrid layer. The null hypothesis is that the quality of adhesion assessed by confocal microscope (CLSM) and push-out test in endodontically treated and retreated elements is superimposable. Materials and methods: Push-out Single-rooted extracted dental elements, both virgin and already treated, were selected, they were subsequently treated or retreated endodontically, rehabilitated by cementing a fiber post with two different types of cements (DC Core Plus and iCem), sectioned and divided into eight groups (TIC, TIA, TDC, TDA, RIC, RIA, RDC, RDA) based on three variables Treatment, Cement and Area (coronal or apical). In order to assess the bond strength of the cement-dentinal adhesive interface, each group was subjected to the push-out test. Confocal Extracted multi-rooted dental elements were selected, both virgin and reprocessed, which as described above were treated or reprocessed, rehabilitated by cementing two fiber posts cemented with the two different cements mentioned above, sectioned and subsequently divided into eight groups as described in the previous paragraph. In order to evaluate the morphology of the hybrid layer, each section was subjected to examination with a confocal microscope. Results: From the statistical analysis of the data, it was clear that reprocessing negatively affects the adhesion strength and that the latter is greater in coronal sections regardless of the type of cement. Furthermore, it is highlighted that reprocessing negatively affects the thickness of the hybrid layer and the percentage of infiltrated tags; while the area (coronal or apical) affects the amount of infiltrated dentinal tubules. Conclusions: We can conclude that endodontic retreatment has a statistically significant influence on the bond strength and morphology of the hybrid layer: push-out test and confocal microscopy (CLSM) have indeed shown that both the bond strength and the thickness of the hybrid layer are lower in the retreated elements than in those treated just before post cementation.
ABSTRACT Introduzione: Nella moderna odontoiatria una delle soluzioni più vantaggiose per la riabilitazione di denti con grande perdita di tessuto coronale è il posizionamento di perni in fibra. Gli elementi così riabilitati hanno infatti dimostrato di avere una buona prognosi a lungo termine. Le problematiche di questa tecnica sono legate alla difficoltà di formazione di uno strato ibrido ottimale, fondamentale per il successo delle procedure adesive. Tipologia di cemento, posizione all’interno del canale (area coronale o apicale) e substrato dentinale sono tutte variabili che possono influire proprio sullo strato ibrido. L’età del substrato dentinale ed eventuali procedure di ritrattamento endodontico possono influenzare la qualità della dentina canalare e di conseguenza le caratteristiche dello strato ibrido. L’ipotesi nulla è che la qualità dell’adesione valutata tramite microscopio confocale (CLSM) e push-out test in elementi trattati e ritrattati endodonticamente sia sovrapponibile. Materiali e Metodi: Push-out Sono stati selezionati elementi dentali estratti monoradicolati, sia vergini che già trattati, sono stati, successivamente, trattati o ritrattati endodonticamente, riabilitati tramite cementazione di un perno in fibra con due differenti tipologie di cementi (DC Core Plus e iCem), sezionati e suddivisi in otto gruppi (TIC, TIA, TDC, TDA, RIC, RIA, RDC, RDA) sulla base di tre variabili Trattamento, Cemento e Area (coronale o apicale). Con lo scopo di valutare la forza di legame dell’interfaccia adesiva cemento-dentinale ogni gruppo è stato sottoposto al test del push-out. Confocale Sono stati selezionati elementi dentali pluriradicolati estratti, sia vergini che ritrattati, che come descritto precedentemente sono stati trattati o ritrattati, riabilitati tramite la cementazione di due perni in fibra cementati con i due differenti cementi sopra citati, sezionati e successivamente suddivisi in otto gruppi come descritto nel paragrafo precedente. Con lo scopo di valutare la morfologia dello strato ibrido ogni sezione è stata sottoposta ad esame con microscopio confocale. Risultati: Dall’analisi statistica dei dati è risultato evidente come il ritrattamento influisca negativamente sulla forza di adesione e che quest’ultima si dimostri maggiore nelle sezioni coronali indipendentemente dal tipo di cemento. Inoltre si evidenzia come il ritrattamento influisca negativamente sullo spessore dello strato ibrido e sulla percentuale di tags infiltrati; mentre l’area (coronale o apicale) influisce sulla quantità di tubuli dentinali infiltrati. Conclusioni: Possiamo concludere che il ritrattamento endodontico influisca in maniera statisticamente significativa sulla forza di adesione e sulla morfologia dello strato ibrido: test del push-out e microscopia confocale (CLSM) hanno infatti dimostrato che sia la forza di adesione e che lo spessore dello strato ibrido sono inferiori negli elementi ritrattati rispetto a quelli trattati poco prima della cementazione del perno.
Influenza del ritrattamento endodontico e dell'invecchiamento dentinale sulla forza di adesione intracanalare di perni in fibra: uno studio ex vivo.
ALLAIS, LEANDRO
2020/2021
Abstract
ABSTRACT Introduzione: Nella moderna odontoiatria una delle soluzioni più vantaggiose per la riabilitazione di denti con grande perdita di tessuto coronale è il posizionamento di perni in fibra. Gli elementi così riabilitati hanno infatti dimostrato di avere una buona prognosi a lungo termine. Le problematiche di questa tecnica sono legate alla difficoltà di formazione di uno strato ibrido ottimale, fondamentale per il successo delle procedure adesive. Tipologia di cemento, posizione all’interno del canale (area coronale o apicale) e substrato dentinale sono tutte variabili che possono influire proprio sullo strato ibrido. L’età del substrato dentinale ed eventuali procedure di ritrattamento endodontico possono influenzare la qualità della dentina canalare e di conseguenza le caratteristiche dello strato ibrido. L’ipotesi nulla è che la qualità dell’adesione valutata tramite microscopio confocale (CLSM) e push-out test in elementi trattati e ritrattati endodonticamente sia sovrapponibile. Materiali e Metodi: Push-out Sono stati selezionati elementi dentali estratti monoradicolati, sia vergini che già trattati, sono stati, successivamente, trattati o ritrattati endodonticamente, riabilitati tramite cementazione di un perno in fibra con due differenti tipologie di cementi (DC Core Plus e iCem), sezionati e suddivisi in otto gruppi (TIC, TIA, TDC, TDA, RIC, RIA, RDC, RDA) sulla base di tre variabili Trattamento, Cemento e Area (coronale o apicale). Con lo scopo di valutare la forza di legame dell’interfaccia adesiva cemento-dentinale ogni gruppo è stato sottoposto al test del push-out. Confocale Sono stati selezionati elementi dentali pluriradicolati estratti, sia vergini che ritrattati, che come descritto precedentemente sono stati trattati o ritrattati, riabilitati tramite la cementazione di due perni in fibra cementati con i due differenti cementi sopra citati, sezionati e successivamente suddivisi in otto gruppi come descritto nel paragrafo precedente. Con lo scopo di valutare la morfologia dello strato ibrido ogni sezione è stata sottoposta ad esame con microscopio confocale. Risultati: Dall’analisi statistica dei dati è risultato evidente come il ritrattamento influisca negativamente sulla forza di adesione e che quest’ultima si dimostri maggiore nelle sezioni coronali indipendentemente dal tipo di cemento. Inoltre si evidenzia come il ritrattamento influisca negativamente sullo spessore dello strato ibrido e sulla percentuale di tags infiltrati; mentre l’area (coronale o apicale) influisce sulla quantità di tubuli dentinali infiltrati. Conclusioni: Possiamo concludere che il ritrattamento endodontico influisca in maniera statisticamente significativa sulla forza di adesione e sulla morfologia dello strato ibrido: test del push-out e microscopia confocale (CLSM) hanno infatti dimostrato che sia la forza di adesione e che lo spessore dello strato ibrido sono inferiori negli elementi ritrattati rispetto a quelli trattati poco prima della cementazione del perno.File | Dimensione | Formato | |
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