Tra i teorici ispirati dal marxismo contrari alla strategia politica portata avanti dalla SPD kautskiana si distinse in particolare la figura di Georges Sorel. Questi infatti, anziché accettare la possibilità di sostenere le istanze del proletariato attraverso la vittoria elettorale dei suoi rappresentanti, riteneva che determinati caratteri dell'essere umano ne giustificassero una condotta politica in cui prepondera l'utilizzo di mezzi violenti. Il proletariato avrebbe dunque dovuto essere condotto alla rivoluzione violenta facendo uso di un immaginario mitologico, da un lato legato alla realtà sociale ma dall'altro contenente un'ineluttabile astrattezza irrazionale la cui unica utilità era legata all'ispirazione emotiva e violenta delle masse. Per l'insistenza sulla necessità di una componente violenta del processo rivoluzionario Sorel risultò emarginato dalle varie ortodossie facenti riferimento al pensiero di Marx, in quanto incapaci di accettare l'importanza attribuita da Sorel all'intervento umano nella storia. Alcune tesi particolarmente accusatorie nei confronti delle istituzioni parlamentari di fine '800 furono invece accolte da formazioni di estrema destra, tra cui l'Action Française di Charles Maurras e in parte il movimento fascista italiano di Benito Mussolini. La tesi dunque si concentrerà sui presupposti generali della produzione intellettuale soreliana, verificandone l'impatto politico e culturale e indagando l'ambiguità ideologica del sorelismo come pensiero politico con sfumature associabili sia all'estrema destra sia all'estrema sinistra.
Georges Sorel e le ambiguità del sorelismo
JESI, ALESSANDRO
2021/2022
Abstract
Tra i teorici ispirati dal marxismo contrari alla strategia politica portata avanti dalla SPD kautskiana si distinse in particolare la figura di Georges Sorel. Questi infatti, anziché accettare la possibilità di sostenere le istanze del proletariato attraverso la vittoria elettorale dei suoi rappresentanti, riteneva che determinati caratteri dell'essere umano ne giustificassero una condotta politica in cui prepondera l'utilizzo di mezzi violenti. Il proletariato avrebbe dunque dovuto essere condotto alla rivoluzione violenta facendo uso di un immaginario mitologico, da un lato legato alla realtà sociale ma dall'altro contenente un'ineluttabile astrattezza irrazionale la cui unica utilità era legata all'ispirazione emotiva e violenta delle masse. Per l'insistenza sulla necessità di una componente violenta del processo rivoluzionario Sorel risultò emarginato dalle varie ortodossie facenti riferimento al pensiero di Marx, in quanto incapaci di accettare l'importanza attribuita da Sorel all'intervento umano nella storia. Alcune tesi particolarmente accusatorie nei confronti delle istituzioni parlamentari di fine '800 furono invece accolte da formazioni di estrema destra, tra cui l'Action Française di Charles Maurras e in parte il movimento fascista italiano di Benito Mussolini. La tesi dunque si concentrerà sui presupposti generali della produzione intellettuale soreliana, verificandone l'impatto politico e culturale e indagando l'ambiguità ideologica del sorelismo come pensiero politico con sfumature associabili sia all'estrema destra sia all'estrema sinistra.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/138726