“La Repubblica”, scritta tra il 390 e il 360 a.C., è la principale opera di filosofia politica di Platone, scritta in forma di dialogo socratico e maieutico, all’interno della quale sviscera i temi a lui più cari: la teoria dello Stato “giusto”, un’idea di bene, di comportamento e di educazione dell’uomo sapiente, delinea un’opera etica, pedagogica ed educativa, attraverso un percorso di formazione dell’uomo, contiene indicazioni per il comportamento del buon cittadino e del filosofo il quale dovrà essere sovrano e governante. È anche una tra le opere più controverse sul piano gnoseologico ed esegetico. Il presupposto di Platone è sempre la conoscenza del bene perché chi opera e agisce bene, conosce il bene e vuole il bene per edificare lo Stato giusto. Ispirato dal colpo di stato di Crizia e dei Trenta Tiranni (404 a.C.) e dalla condanna a morte del suo maestro Socrate (399 a.C.) ad opera della democrazia inizialmente da lui supportata, decise di fondare l’Accademia (387 a.C.), del quale l’opera è un significativo manifesto. La politica ha lo scopo di costruire lo Stato in cui gli uomini possono vivere felici ma non c’è felicità se non c’è giustizia e non c’è giustizia se non c’è conoscenza del giusto, che per Platone ha un valore assoluto.

LA REPUBBLICA DI PLATONE

DELMASTRO, GIORGIA
2020/2021

Abstract

“La Repubblica”, scritta tra il 390 e il 360 a.C., è la principale opera di filosofia politica di Platone, scritta in forma di dialogo socratico e maieutico, all’interno della quale sviscera i temi a lui più cari: la teoria dello Stato “giusto”, un’idea di bene, di comportamento e di educazione dell’uomo sapiente, delinea un’opera etica, pedagogica ed educativa, attraverso un percorso di formazione dell’uomo, contiene indicazioni per il comportamento del buon cittadino e del filosofo il quale dovrà essere sovrano e governante. È anche una tra le opere più controverse sul piano gnoseologico ed esegetico. Il presupposto di Platone è sempre la conoscenza del bene perché chi opera e agisce bene, conosce il bene e vuole il bene per edificare lo Stato giusto. Ispirato dal colpo di stato di Crizia e dei Trenta Tiranni (404 a.C.) e dalla condanna a morte del suo maestro Socrate (399 a.C.) ad opera della democrazia inizialmente da lui supportata, decise di fondare l’Accademia (387 a.C.), del quale l’opera è un significativo manifesto. La politica ha lo scopo di costruire lo Stato in cui gli uomini possono vivere felici ma non c’è felicità se non c’è giustizia e non c’è giustizia se non c’è conoscenza del giusto, che per Platone ha un valore assoluto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/138589