Il tema centrale del presente lavoro riguarda la sperimentazione del modello complex learning in ambito aziendale. Il modello, sviluppato dal Dipartimento di Scienze dell'educazione e della Formazione dell'Università di Torino in collaborazione con Poliedra Progetti Integrati, intende promuovere una formazione che applichi modelli innovativi di gestione dei momenti di aula e a distanza, anche utilizzando l'approccio denominato complex learning, un approccio che si basa sull'esperienza concreta dei partecipanti e prevede confronti tra pari, discussioni di gruppo, comunità di pratica, approfondimenti teorici e sperimentazioni. Nel primo capitolo sono esaminate nel dettaglio le fasi che tradizionalmente compongono il processo di formazione: partendo dall'analisi dei fabbisogni formativi, passando poi alla progettazione e alla realizzazione dell'intervento, si termina descrivendo la fase di valutazione dei risultati. Il secondo capitolo è dedicato alla presentazione dell'approccio complex learning per la formazione aziendale. Nella prima parte è esposto il quadro teorico di riferimento con la descrizione dei contributi tratti dagli studi sull'andragogia (Knowles), sulla competenza situata (Le Boterf), sull'apprendimento esperienziale (Pfeiffer e Jones), sull'Instructional Design (Merrill) e sulla valutazione formatrice (Nunziati). Nella seconda parte del capitolo è analizzato il modello complex learning descrivendone caratteristiche e peculiarità. Al termine del capitolo sono descritte le principali attività e funzioni che il tutor svolge nei confronti dei partecipanti ad un intervento formativo. Nel terzo capitolo viene presentata la sperimentazione del modello presso la SKF di Airasca (TO). Dopo la descrizione del Gruppo SKF e del Comprensorio di Airasca, l'intero capitolo è dedicato alla sperimentazione che, iniziata a fine 2008 e conclusa a dicembre 2009, ha coinvolto determinati attori (azienda, corsisti e formatore), utilizzato opportuni strumenti di supporto (Questionario di analisi dei fabbisogni e questionario di valutazione; Guida per i formandi; Guida per il progettista didattico) ed è stata articolata in più fasi (analisi dei bisogni, progettazione, implementazione, valutazione dell'intervento formativo). Nell'ambito del progetto ho ricoperto il ruolo di formatore svolgendo contemporaneamente la funzione di tutor e di fornitore dei contenuti didattici. L'intervento formativo ha coinvolto gli addetti customer service delle Divisioni Service e Industrial del Sito di Airasca ed è stato strutturato in un Corso avente per argomento la comunicazione col cliente. Il Modulo aveva lo scopo di far acquisire le tecniche e le strategie adeguate per affrontare e condurre in modo efficace la conversazione telefonica col cliente. In particolare l'Unità didattica era costituita da tre Attività: comprendere il potere e l'effetto delle parole, utilizzare in modo corretto ed efficace il linguaggio (Attività1); saper essere persuasivi e acquisire capacità negoziali; gestione attività critiche (Attività 2); saper gestire la telefonata in uscita: la fase preliminare della preparazione, la conduzione e la chiusura (Attività 3). Nel complesso, sono state evidenziate conferme positive da parte dell'azienda e dei corsisti per il modello di formazione proposto.
COMPLEX LEARNING PER LA FORMAZIONE AZIENDALE.
VIGNOLO, ROBERTA
2009/2010
Abstract
Il tema centrale del presente lavoro riguarda la sperimentazione del modello complex learning in ambito aziendale. Il modello, sviluppato dal Dipartimento di Scienze dell'educazione e della Formazione dell'Università di Torino in collaborazione con Poliedra Progetti Integrati, intende promuovere una formazione che applichi modelli innovativi di gestione dei momenti di aula e a distanza, anche utilizzando l'approccio denominato complex learning, un approccio che si basa sull'esperienza concreta dei partecipanti e prevede confronti tra pari, discussioni di gruppo, comunità di pratica, approfondimenti teorici e sperimentazioni. Nel primo capitolo sono esaminate nel dettaglio le fasi che tradizionalmente compongono il processo di formazione: partendo dall'analisi dei fabbisogni formativi, passando poi alla progettazione e alla realizzazione dell'intervento, si termina descrivendo la fase di valutazione dei risultati. Il secondo capitolo è dedicato alla presentazione dell'approccio complex learning per la formazione aziendale. Nella prima parte è esposto il quadro teorico di riferimento con la descrizione dei contributi tratti dagli studi sull'andragogia (Knowles), sulla competenza situata (Le Boterf), sull'apprendimento esperienziale (Pfeiffer e Jones), sull'Instructional Design (Merrill) e sulla valutazione formatrice (Nunziati). Nella seconda parte del capitolo è analizzato il modello complex learning descrivendone caratteristiche e peculiarità. Al termine del capitolo sono descritte le principali attività e funzioni che il tutor svolge nei confronti dei partecipanti ad un intervento formativo. Nel terzo capitolo viene presentata la sperimentazione del modello presso la SKF di Airasca (TO). Dopo la descrizione del Gruppo SKF e del Comprensorio di Airasca, l'intero capitolo è dedicato alla sperimentazione che, iniziata a fine 2008 e conclusa a dicembre 2009, ha coinvolto determinati attori (azienda, corsisti e formatore), utilizzato opportuni strumenti di supporto (Questionario di analisi dei fabbisogni e questionario di valutazione; Guida per i formandi; Guida per il progettista didattico) ed è stata articolata in più fasi (analisi dei bisogni, progettazione, implementazione, valutazione dell'intervento formativo). Nell'ambito del progetto ho ricoperto il ruolo di formatore svolgendo contemporaneamente la funzione di tutor e di fornitore dei contenuti didattici. L'intervento formativo ha coinvolto gli addetti customer service delle Divisioni Service e Industrial del Sito di Airasca ed è stato strutturato in un Corso avente per argomento la comunicazione col cliente. Il Modulo aveva lo scopo di far acquisire le tecniche e le strategie adeguate per affrontare e condurre in modo efficace la conversazione telefonica col cliente. In particolare l'Unità didattica era costituita da tre Attività: comprendere il potere e l'effetto delle parole, utilizzare in modo corretto ed efficace il linguaggio (Attività1); saper essere persuasivi e acquisire capacità negoziali; gestione attività critiche (Attività 2); saper gestire la telefonata in uscita: la fase preliminare della preparazione, la conduzione e la chiusura (Attività 3). Nel complesso, sono state evidenziate conferme positive da parte dell'azienda e dei corsisti per il modello di formazione proposto.File | Dimensione | Formato | |
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