Introduction and aim of the study Pregnancy is an important transition period for the woman, who sees her identity transforming and becoming that of a “mother”. Immigrant women go through an additional transition: from “local person” to “immigrant”. The perinatal period is a delicate moment for the woman, especially from a mental point of view. This study aims to compare the mental health of Italian and immigrant new mothers, in order to understand, under the lens of equity, which possible aspects can be improved in nursing assistance. Materials and methods Semi-structured interview to a sample of 30 women, of which 15 Italian and 15 immigrants, through a voluntary recruitment in the occasion of the first vaccination of the new-born. A semi-structured interview was conducted anonymously with each mother, along with the Edinburgh Scale (EPDS) for post-partum depression (PPD) screening. Results The participation in the offered services during the perinatal period was lower in the group of immigrant women, who were predominately of Albanese origins. In general, the women with a higher level of education participated in most programs. Additionally, the majority of immigrant new mothers recognised the negative impacts of an absent social and familial support system. The EPDS scores show a risk of PPD in almost half of the interviewed women, with a higher medium-high risk for Italian women. Moreover, neither group acknowledged the willingness or need to seek psychological help. Discussion The risk of PPD results higher in Italian women, although the majority of immigrant women don’t have a social and familial support system in Italy. The fact that immigrant women are younger than Italian women could be a protective factor. Still, there are language, cultural and psychological barriers that could be the cause of the low participation to the perinatal services offered by the ASLCN1. Conclusions The delicate period of puerperium still needs high attention, as the total percentage of mothers at risk results high in the interviewed sample. Even though the risk of PPD is lower in immigrant women, their lack of participation to the offered services in perinatal period needs more attention from healthcare professionals, in particular regarding the presence of language, cultural and psychological barriers. Nurses that meet women during perinatal period have the important role to promote health and deliver information regarding the services offered to them. Keywords Italian, immigrant, mothers, mental health, post-partum depression.

Introduzione ed obiettivo La gravidanza è un periodo di passaggio importante per la donna, che vede la propria identità trasformarsi e diventare quella di “madre”. Le donne immigrate vivono un’ulteriore transizione, quella da persona locale ad “immigrata”. Il periodo perinatale costituisce un momento fragile per la donna, in particolare dal punto di vista mentale. Il seguente lavoro di tesi ha l’obiettivo di indagare le differenze nel benessere mentale percepito dalle neomamme italiane ed immigrate, in modo da comprendere sotto le lenti dell’equità eventuali aspetti assistenziali da migliorare. Materiali e metodi Intervista semi strutturata ad un campione di 30 neomamme, di cui 15 italiane e 15 di origine straniera, con arruolamento su base volontaria in occasione della somministrazione del primo vaccino al neonato. A ciascuna donna è stata somministrata in modalità anonima un’intervista semi-strutturata e la Scala di Edimburgo (EPDS) per lo screening della depressione post-partum (PPD). Risultati La partecipazione ai servizi offerti nel periodo perinatale risulta minore nel gruppo delle donne di origine straniera, composta prevalentemente da mamme di origine albanese. Le donne con un grado di istruzione maggiore hanno avuto una partecipazione più alta in entrambi i gruppi. La maggior parte delle donne immigrate ha riconosciuto l’impatto negativo della mancanza di un sistema di supporto sociale e familiare. I punteggi della EPDS mostrano un rischio di PPD per circa la metà delle donne intervistate, con un rischio medio-alto superiore nel gruppo delle donne italiane. Poche donne in entrambi i gruppi hanno riconosciuto il bisogno o la volontà di chiedere aiuto psicologico. Discussione Il rischio di depressione post-partum risulta maggiore nelle donne italiane, nonostante la maggior parte delle donne immigrate non abbia un supporto sociale e familiare in Italia. Le donne di origine straniera intervistate risultano più giovani delle donne italiane e questo può rappresentare un fattore di protezione. Sono però presenti barriere di tipo linguistico, culturale e psicologico che potrebbero essere la causa della bassa partecipazione ai servizi offerti dall’ASLCN1 per il periodo perinatale. Conclusioni L’attenzione al delicato periodo del puerperio deve rimanere alta, dato che la percentuale totale di madri a rischio risulta elevata nel campione intervistato. Nonostante il rischio di PPD rilevato sia più basso nelle donne di origine straniera, la loro bassa partecipazione ai servizi offerti per il periodo perinatale richiede maggiore attenzione da parte dei professionisti sanitari rispetto alla presenza di barriere linguistiche, culturali e psicologiche. Gli infermieri che incontrano le donne nel periodo perinatale hanno un ruolo importante nella promozione della salute e la comunicazione di informazioni riguardo i servizi disponibili. Parole chiave italiane, immigrate, madri, salute mentale, depressione post-partum.

Il benessere mentale delle neomamme: confronto tra donne italiane e donne immigrate

JENDOUBI, HAIFA
2021/2022

Abstract

Introduzione ed obiettivo La gravidanza è un periodo di passaggio importante per la donna, che vede la propria identità trasformarsi e diventare quella di “madre”. Le donne immigrate vivono un’ulteriore transizione, quella da persona locale ad “immigrata”. Il periodo perinatale costituisce un momento fragile per la donna, in particolare dal punto di vista mentale. Il seguente lavoro di tesi ha l’obiettivo di indagare le differenze nel benessere mentale percepito dalle neomamme italiane ed immigrate, in modo da comprendere sotto le lenti dell’equità eventuali aspetti assistenziali da migliorare. Materiali e metodi Intervista semi strutturata ad un campione di 30 neomamme, di cui 15 italiane e 15 di origine straniera, con arruolamento su base volontaria in occasione della somministrazione del primo vaccino al neonato. A ciascuna donna è stata somministrata in modalità anonima un’intervista semi-strutturata e la Scala di Edimburgo (EPDS) per lo screening della depressione post-partum (PPD). Risultati La partecipazione ai servizi offerti nel periodo perinatale risulta minore nel gruppo delle donne di origine straniera, composta prevalentemente da mamme di origine albanese. Le donne con un grado di istruzione maggiore hanno avuto una partecipazione più alta in entrambi i gruppi. La maggior parte delle donne immigrate ha riconosciuto l’impatto negativo della mancanza di un sistema di supporto sociale e familiare. I punteggi della EPDS mostrano un rischio di PPD per circa la metà delle donne intervistate, con un rischio medio-alto superiore nel gruppo delle donne italiane. Poche donne in entrambi i gruppi hanno riconosciuto il bisogno o la volontà di chiedere aiuto psicologico. Discussione Il rischio di depressione post-partum risulta maggiore nelle donne italiane, nonostante la maggior parte delle donne immigrate non abbia un supporto sociale e familiare in Italia. Le donne di origine straniera intervistate risultano più giovani delle donne italiane e questo può rappresentare un fattore di protezione. Sono però presenti barriere di tipo linguistico, culturale e psicologico che potrebbero essere la causa della bassa partecipazione ai servizi offerti dall’ASLCN1 per il periodo perinatale. Conclusioni L’attenzione al delicato periodo del puerperio deve rimanere alta, dato che la percentuale totale di madri a rischio risulta elevata nel campione intervistato. Nonostante il rischio di PPD rilevato sia più basso nelle donne di origine straniera, la loro bassa partecipazione ai servizi offerti per il periodo perinatale richiede maggiore attenzione da parte dei professionisti sanitari rispetto alla presenza di barriere linguistiche, culturali e psicologiche. Gli infermieri che incontrano le donne nel periodo perinatale hanno un ruolo importante nella promozione della salute e la comunicazione di informazioni riguardo i servizi disponibili. Parole chiave italiane, immigrate, madri, salute mentale, depressione post-partum.
ITA
Introduction and aim of the study Pregnancy is an important transition period for the woman, who sees her identity transforming and becoming that of a “mother”. Immigrant women go through an additional transition: from “local person” to “immigrant”. The perinatal period is a delicate moment for the woman, especially from a mental point of view. This study aims to compare the mental health of Italian and immigrant new mothers, in order to understand, under the lens of equity, which possible aspects can be improved in nursing assistance. Materials and methods Semi-structured interview to a sample of 30 women, of which 15 Italian and 15 immigrants, through a voluntary recruitment in the occasion of the first vaccination of the new-born. A semi-structured interview was conducted anonymously with each mother, along with the Edinburgh Scale (EPDS) for post-partum depression (PPD) screening. Results The participation in the offered services during the perinatal period was lower in the group of immigrant women, who were predominately of Albanese origins. In general, the women with a higher level of education participated in most programs. Additionally, the majority of immigrant new mothers recognised the negative impacts of an absent social and familial support system. The EPDS scores show a risk of PPD in almost half of the interviewed women, with a higher medium-high risk for Italian women. Moreover, neither group acknowledged the willingness or need to seek psychological help. Discussion The risk of PPD results higher in Italian women, although the majority of immigrant women don’t have a social and familial support system in Italy. The fact that immigrant women are younger than Italian women could be a protective factor. Still, there are language, cultural and psychological barriers that could be the cause of the low participation to the perinatal services offered by the ASLCN1. Conclusions The delicate period of puerperium still needs high attention, as the total percentage of mothers at risk results high in the interviewed sample. Even though the risk of PPD is lower in immigrant women, their lack of participation to the offered services in perinatal period needs more attention from healthcare professionals, in particular regarding the presence of language, cultural and psychological barriers. Nurses that meet women during perinatal period have the important role to promote health and deliver information regarding the services offered to them. Keywords Italian, immigrant, mothers, mental health, post-partum depression.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/138566