La seguente tesi sviluppa il tema del rapporto di influenza biunivoca tra la Cina e la sua letteratura e la figura di Franz Kafka. Si parte da un inquadramento dell’autore della cerchia di Praga e dal suo immaginario legato a tutto ciò che era la Cina dell’epoca in Europa, per arrivare a focalizzarsi sulla riscoperta dello stile narrativo di Kafka da parte degli autori cinesi d’avanguardia degli anni Ottanta, trattando nel particolare l’autrice Can Xue. Il primo capitolo introduce la figura di Franz Kafka, come uomo e come autore, immerso nel proprio contesto storico. Si traccia l’evoluzione dell’immaginario cinese dal suo punto di vista personale, attraverso l’analisi del suo racconto breve "Durante la costruzione della grande muraglia" (1917) e alcuni passaggi tratti dai suoi scambi epistolari. Si vede come l’autore cerchi nell’idea di Cina una metafora per parlare sia della situazione sociopolitica dell’Impero austro-ungarico, sia del proprio mondo interiore e del rapporto con gli altri. Il secondo capitolo si concentra su come la letteratura kafkiana sia arrivata in Cina, e soprattutto come sia stata riscoperta a partire dagli anni Ottanta. In particolare, si parla degli autori della corrente dell’avanguardia, che nella Nuova Era sovvertì l’intero paradigma della letteratura contemporanea cinese attraverso elementi sperimentali e innovativi, alcuni dei quali presi dalla cultura occidentale. Uno degli autori modernisti che più ispirò gli scrittori d’avanguardia fu proprio Kafka. Nel terzo capitolo si fa riferimento alla scrittrice Can Xue, che all’interno del gruppo d’avanguardia ha portato una delle più radicali forme di emancipazione non solo dal realismo socialista, ma anche dalla pretesa stessa di poter trovare un modo oggettivo di raccontare una realtà univoca. Si va nel particolare della produzione letteraria di questa autrice, definita “Kafka cinese” per i contorni surreali dei suoi racconti e per la grande affinità creativa che lei stessa dice di avere con lo scrittore boemo. In questo lavoro viene presa in considerazione, oltre alle analogie e alle differenze fra lei e l’autore tedescofono in temi e struttura narrativa, anche l’interpretazione di Can Xue di una delle più famose opere di Kafka, "Il Castello".
L'ASSURDO KAFKIANO E I SUOI LEGAMI CON LA CINA: CAN XUE COME "KAFKA CINESE".
VALENTINA, ARIANNA
2021/2022
Abstract
La seguente tesi sviluppa il tema del rapporto di influenza biunivoca tra la Cina e la sua letteratura e la figura di Franz Kafka. Si parte da un inquadramento dell’autore della cerchia di Praga e dal suo immaginario legato a tutto ciò che era la Cina dell’epoca in Europa, per arrivare a focalizzarsi sulla riscoperta dello stile narrativo di Kafka da parte degli autori cinesi d’avanguardia degli anni Ottanta, trattando nel particolare l’autrice Can Xue. Il primo capitolo introduce la figura di Franz Kafka, come uomo e come autore, immerso nel proprio contesto storico. Si traccia l’evoluzione dell’immaginario cinese dal suo punto di vista personale, attraverso l’analisi del suo racconto breve "Durante la costruzione della grande muraglia" (1917) e alcuni passaggi tratti dai suoi scambi epistolari. Si vede come l’autore cerchi nell’idea di Cina una metafora per parlare sia della situazione sociopolitica dell’Impero austro-ungarico, sia del proprio mondo interiore e del rapporto con gli altri. Il secondo capitolo si concentra su come la letteratura kafkiana sia arrivata in Cina, e soprattutto come sia stata riscoperta a partire dagli anni Ottanta. In particolare, si parla degli autori della corrente dell’avanguardia, che nella Nuova Era sovvertì l’intero paradigma della letteratura contemporanea cinese attraverso elementi sperimentali e innovativi, alcuni dei quali presi dalla cultura occidentale. Uno degli autori modernisti che più ispirò gli scrittori d’avanguardia fu proprio Kafka. Nel terzo capitolo si fa riferimento alla scrittrice Can Xue, che all’interno del gruppo d’avanguardia ha portato una delle più radicali forme di emancipazione non solo dal realismo socialista, ma anche dalla pretesa stessa di poter trovare un modo oggettivo di raccontare una realtà univoca. Si va nel particolare della produzione letteraria di questa autrice, definita “Kafka cinese” per i contorni surreali dei suoi racconti e per la grande affinità creativa che lei stessa dice di avere con lo scrittore boemo. In questo lavoro viene presa in considerazione, oltre alle analogie e alle differenze fra lei e l’autore tedescofono in temi e struttura narrativa, anche l’interpretazione di Can Xue di una delle più famose opere di Kafka, "Il Castello".File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/138546