Con questo mio elaborato ho voluto ripercorrere le tappe della storia degli Ospedali psichiatrici giudiziari fino al loro definitivo superamento e al passaggio alle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS). Ho voluto iniziare la mia tesi con l’analisi delle origini ed evoluzioni degli OPG, soffermandomi sulle tappe storiche che attraversano la vita di queste istituzioni. Partendo dal paradigma positivista , che si sviluppa a metà dell’Ottocento, durante il quale si cerca il motivo del comportamento deviante dell’individuo in tre fattori: biologici, psicologici e sociali. La scuola positivista si concentra anche sulla statistica, convinta del fatto che sia indispensabile conoscere i dati per poter amministrare il territorio. Ho voluto analizzare anche le criticità che questo paradigma presenta. La politica principale attuata dalla scuola positivista è il trattamento. All’interno degli OPG in particolare, il trattamento utilizzato è prevalentemente quello farmacologico, in alcuni casi unitamente alla contenzione meccanica . Ho dedicato un paragrafo a questa tecnica utilizzata spesso in modo inappropriato e senza seguire le procedure necessarie, talvolta lasciando legati i pazienti per giorni interi. Ho descritto inoltre le condizioni strutturali degli Ospedali psichiatrici giudiziari, così distanti da quelle di un ospedale: alte mura, celle al posto di stanze, poche ore d’aria ecc.. Tali strutture rientrano dunque appieno nella definizione che Goffman ha dato delle istituzioni totali, in particolare sulla sua opera “Asylum, le istituzioni totali: i meccanismi dell’esclusione e della violenza”. Ho descritto inoltre il sistema sanzionatorio presente in Italia, ovvero quello del doppio binario , che prevede, accanto alle pene per i soggetti imputabili, le misure di sicurezza per i soggetti pericolosi. Misure di sicurezza che non hanno una durata massima predeterminata, sono anzi destinate a perdurare col persistere della pericolosità sociale, che deve essere riesaminata periodicamente. Sono fissati solo i termini minimi di permanenza all’interno degli ospedali psichiatrici giudiziari. Molto spesso la misura di sicurezza viene prolungata di anno in anno, sia perché la pericolosità persiste sia, di fatto e talvolta, semplicemente perchè non si trovano soluzioni alternative sul territorio, fino ad arrivare, prima della chiusura degli OPG, a veri e propri “ergastoli bianchi”. Il 30 luglio 2008 viene istituita la commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del servizio sanitario nazionale, presieduta da Ignazio Marino. I dati rilevati dalla commissione durante la ricerca fotografano una realtà disumana. La commissione infatti, attraverso visite a sorpresa, riesce ad entrare all’interno degli ospedali effettuando una vera e propria ispezione, riprendendo il tutto con le telecamere. Infine, nel terzo ed ultimo capitolo, ho voluto affrontare il graduale processo che ha portato al definitivo superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari inizialmente con le legge n. 9 del 2012 che ne sanciva la chiusura definitiva entro il 1° febbraio 2013 e la loro sostituzione con strutture sanitarie regionali: le REMS. Tale termine è stato però prorogato al 31 marzo del 2014 e infine con la legge 81/2014 fino al 31 marzo 2015.

DAGLI OPG ALLE REMS: IL TRATTAMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI AUTORI DI REATO TRA CONTENZIONE E RIABILITAZIONE

MONGE ROCCAGLIA, MELISSA
2021/2022

Abstract

Con questo mio elaborato ho voluto ripercorrere le tappe della storia degli Ospedali psichiatrici giudiziari fino al loro definitivo superamento e al passaggio alle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS). Ho voluto iniziare la mia tesi con l’analisi delle origini ed evoluzioni degli OPG, soffermandomi sulle tappe storiche che attraversano la vita di queste istituzioni. Partendo dal paradigma positivista , che si sviluppa a metà dell’Ottocento, durante il quale si cerca il motivo del comportamento deviante dell’individuo in tre fattori: biologici, psicologici e sociali. La scuola positivista si concentra anche sulla statistica, convinta del fatto che sia indispensabile conoscere i dati per poter amministrare il territorio. Ho voluto analizzare anche le criticità che questo paradigma presenta. La politica principale attuata dalla scuola positivista è il trattamento. All’interno degli OPG in particolare, il trattamento utilizzato è prevalentemente quello farmacologico, in alcuni casi unitamente alla contenzione meccanica . Ho dedicato un paragrafo a questa tecnica utilizzata spesso in modo inappropriato e senza seguire le procedure necessarie, talvolta lasciando legati i pazienti per giorni interi. Ho descritto inoltre le condizioni strutturali degli Ospedali psichiatrici giudiziari, così distanti da quelle di un ospedale: alte mura, celle al posto di stanze, poche ore d’aria ecc.. Tali strutture rientrano dunque appieno nella definizione che Goffman ha dato delle istituzioni totali, in particolare sulla sua opera “Asylum, le istituzioni totali: i meccanismi dell’esclusione e della violenza”. Ho descritto inoltre il sistema sanzionatorio presente in Italia, ovvero quello del doppio binario , che prevede, accanto alle pene per i soggetti imputabili, le misure di sicurezza per i soggetti pericolosi. Misure di sicurezza che non hanno una durata massima predeterminata, sono anzi destinate a perdurare col persistere della pericolosità sociale, che deve essere riesaminata periodicamente. Sono fissati solo i termini minimi di permanenza all’interno degli ospedali psichiatrici giudiziari. Molto spesso la misura di sicurezza viene prolungata di anno in anno, sia perché la pericolosità persiste sia, di fatto e talvolta, semplicemente perchè non si trovano soluzioni alternative sul territorio, fino ad arrivare, prima della chiusura degli OPG, a veri e propri “ergastoli bianchi”. Il 30 luglio 2008 viene istituita la commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del servizio sanitario nazionale, presieduta da Ignazio Marino. I dati rilevati dalla commissione durante la ricerca fotografano una realtà disumana. La commissione infatti, attraverso visite a sorpresa, riesce ad entrare all’interno degli ospedali effettuando una vera e propria ispezione, riprendendo il tutto con le telecamere. Infine, nel terzo ed ultimo capitolo, ho voluto affrontare il graduale processo che ha portato al definitivo superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari inizialmente con le legge n. 9 del 2012 che ne sanciva la chiusura definitiva entro il 1° febbraio 2013 e la loro sostituzione con strutture sanitarie regionali: le REMS. Tale termine è stato però prorogato al 31 marzo del 2014 e infine con la legge 81/2014 fino al 31 marzo 2015.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/138534