La seguente relazione è composta da una prima sezione descrittiva del mio periodo di tirocinio presso l’Azienda Agricola Oitana Guido e Ezio s.s., allevamento di bovini da latte della razza Frisona, ed una seconda sezione di approfondimento per quanto riguarda il miglioramento genetico, nello specifico in rapporto con il cambiamento climatico in atto negli ultimi anni. Il miglioramento della razza bovina Frisona inizia in concomitanza con la sua diffusione a livello mondiale alla fine del 1800. Gli indici di selezione scelti per raggiungere l’obiettivo di selezione erano strettamente ed unicamente legati alla produttività, tanto da quintuplicarla dagli anni ‘20 a oggi mantenendo contenuti di grasso e proteine similari. Perciò il miglioramento genetico nei bovini da latte è considerato il miglior successo della genetica applicata alle produzioni animali. Tuttavia la selezione per soli caratteri produttivi ha notevolmente compromesso lo stato di salute e benessere degli animali. Quindi dagli anni ’90 sono stati introdotti nuovi indici con l’obiettivo di migliorare la resistenza e la resilienza degli animali allevati: salute, fertilità, longevità, facilità al parto e alla mungitura. Il clima ha però un effetto diretto ed uno indiretto sugli animali, in quanto il potenziale genetico selezionato non può avere massima espressione se l’ambiente in cui i soggetti sono allevati non è adeguato alla razza. E l’andamento del clima negli ultimi decenni e le previsioni future delineano un quadro estremamente preoccupante, con un aumento di temperature costante. I bovini di razza Frisona in tale contesto si trovano in una situazione critica, in quanto il loro optimum di temperatura è compreso tra -4°C e 21°C e le temperature riscontrate nelle zone con maggiore densità per gli allevamenti di Frisona in Italia, durante i mesi estivi, raggiungo temperature anche al di sopra dei 35°C. Gli animali entrano quindi in uno stato di stress da caldo che implica un aumento di alterazioni patologiche e una riduzione delle performance produttive e riproduttive con evidenti perdite economiche. Tali motivazioni hanno indotto a voler comprendere se è possibile selezionare geneticamente animali maggiormente resistenti e resilienti allo stress da caldo. Dapprima in Australia nel 2017 sono stati elaborati indici per la tolleranza allo stress da caldo che evidenziano differenti livelli di termoresistenza in soggetti appartenenti alla stessa razza e che tale caratteristica è ereditabile, rendendo quindi possibile il miglioramento genetico per la tolleranza al caldo. L’associazione nazionale della razza Frisona (ANAFIBJ) ha sviluppato quindi un indice analogo, chiamato IHT (index of heat tolerance), disponibile da aprile 2022, con il quale sono stati messi in luce due aspetti: il primo è che è possibile selezionare animali maggiormente termoresistenti e che tale carattere è correlato positivamente con caratteri quali salute, fertilità e longevità;il secondo che già a partire dalla fine degli anni ’90 si è verificato un aumento di questa resistenza in concomitanza con l’introduzione dell’indice PFT (Produttività, Funzionalità, Tipo). Bisognerà attendere qualche anno per vedere se l’introduzione dell’indice IHT possa effettivamente dare un’ulteriore spinta verso il miglioramento della resistenza allo stress da caldo o se invece saranno sufficienti i risultati ottenibili con la selezione per l’indice PFT. Infine è stata posta un'alternativa:incroci con razze tropicali.

Il miglioramento genetico in relazione al cambiamento climatico nella razza bovina Frisona

RIBALDONE, FRANCESCA
2021/2022

Abstract

La seguente relazione è composta da una prima sezione descrittiva del mio periodo di tirocinio presso l’Azienda Agricola Oitana Guido e Ezio s.s., allevamento di bovini da latte della razza Frisona, ed una seconda sezione di approfondimento per quanto riguarda il miglioramento genetico, nello specifico in rapporto con il cambiamento climatico in atto negli ultimi anni. Il miglioramento della razza bovina Frisona inizia in concomitanza con la sua diffusione a livello mondiale alla fine del 1800. Gli indici di selezione scelti per raggiungere l’obiettivo di selezione erano strettamente ed unicamente legati alla produttività, tanto da quintuplicarla dagli anni ‘20 a oggi mantenendo contenuti di grasso e proteine similari. Perciò il miglioramento genetico nei bovini da latte è considerato il miglior successo della genetica applicata alle produzioni animali. Tuttavia la selezione per soli caratteri produttivi ha notevolmente compromesso lo stato di salute e benessere degli animali. Quindi dagli anni ’90 sono stati introdotti nuovi indici con l’obiettivo di migliorare la resistenza e la resilienza degli animali allevati: salute, fertilità, longevità, facilità al parto e alla mungitura. Il clima ha però un effetto diretto ed uno indiretto sugli animali, in quanto il potenziale genetico selezionato non può avere massima espressione se l’ambiente in cui i soggetti sono allevati non è adeguato alla razza. E l’andamento del clima negli ultimi decenni e le previsioni future delineano un quadro estremamente preoccupante, con un aumento di temperature costante. I bovini di razza Frisona in tale contesto si trovano in una situazione critica, in quanto il loro optimum di temperatura è compreso tra -4°C e 21°C e le temperature riscontrate nelle zone con maggiore densità per gli allevamenti di Frisona in Italia, durante i mesi estivi, raggiungo temperature anche al di sopra dei 35°C. Gli animali entrano quindi in uno stato di stress da caldo che implica un aumento di alterazioni patologiche e una riduzione delle performance produttive e riproduttive con evidenti perdite economiche. Tali motivazioni hanno indotto a voler comprendere se è possibile selezionare geneticamente animali maggiormente resistenti e resilienti allo stress da caldo. Dapprima in Australia nel 2017 sono stati elaborati indici per la tolleranza allo stress da caldo che evidenziano differenti livelli di termoresistenza in soggetti appartenenti alla stessa razza e che tale caratteristica è ereditabile, rendendo quindi possibile il miglioramento genetico per la tolleranza al caldo. L’associazione nazionale della razza Frisona (ANAFIBJ) ha sviluppato quindi un indice analogo, chiamato IHT (index of heat tolerance), disponibile da aprile 2022, con il quale sono stati messi in luce due aspetti: il primo è che è possibile selezionare animali maggiormente termoresistenti e che tale carattere è correlato positivamente con caratteri quali salute, fertilità e longevità;il secondo che già a partire dalla fine degli anni ’90 si è verificato un aumento di questa resistenza in concomitanza con l’introduzione dell’indice PFT (Produttività, Funzionalità, Tipo). Bisognerà attendere qualche anno per vedere se l’introduzione dell’indice IHT possa effettivamente dare un’ulteriore spinta verso il miglioramento della resistenza allo stress da caldo o se invece saranno sufficienti i risultati ottenibili con la selezione per l’indice PFT. Infine è stata posta un'alternativa:incroci con razze tropicali.
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