Nella stesura del presente elaborato ho cercato di seguire i preziosi suggerimenti ricevuti dalla prof.ssa Giorgia Tollis che mi hanno permesso di studiare/analizzare gli argomenti cercando di renderli di facile comprensione anche al lettore non addetto ai lavori. L’interesse per questo lavoro nasce da una riflessione fatta dopo aver letto la famosa frase:” Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento” (Charles Darwin, 1859). Credo che questa frase ben si adatti al particolare momento storico che stiamo attraversando, a questo periodo caratterizzato da forti cambiamenti e stravolgimenti di teorie e pensieri. Ho voluto accostare questa frase - che ha come focus il mondo vegetale e animale - al mondo dell’economia, e delle aziende in particolare. In questi anni di grandi difficoltà, il cambiamento non è quindi una possibilità ma diventa una necessità per “sopravvivere”. Per le imprese, la complessità dell’attuale situazione è una vera e propria sfida. Una sfida ancor più ardua se si pensa che le aziende si muovono in un contesto destinato a diventare sempre più difficile per effetto di tre grandi “onde” indirizzate a cambiare la fisionomia del mondo e dell’economia:  la prima onda, partita da qualche anno, rappresentata dalla globalizzazione dei mercati;  la seconda onda, rappresentata dagli effetti causati dalla pandemia da Covid-19, evento che ha generato una delle più gravi crisi a carattere mondiale e che ha colpito indistintamente territori e uomini, ricchi e meno ricchi, evoluti e meno evoluti. Una pandemia iniziata nel 2019 che ha provocato una emergenza sanitaria, sociale ed economica;  la terza, la più recente, la crisi geopolitica sfociata in una assurda guerra fra Russia e Ucraina e la prevedibile grave tensione mondiale come conseguenza. Nel primo capitolo l’attenzione è focalizzata su quel settore particolare e di grande interesse non solo per la sua rilevanza economica ma anche per la sua importanza sociale e culturale e vanto del nostro Paese: il comparto della Moda e del Lusso, un’industria che in Italia sviluppa fatturati consistenti e che conta oltre 600mila persone, senza considerare l’indotto. Si è cercato di analizzare l’attuale scenario economico per capire in quale contesto operano le aziende del settore. Il secondo capitolo è dedicato alla ripartenza del settore. Alla grande importanza dei clienti tradizionali e dei clienti raggiunti dai canali digitali, dalla rete internet, dai social. Ci si è soffermati sulle caratteristiche dei nuovi consumatori, quelli spinti all’acquisto dai sempre più numerosi social media. Si è data particolare attenzione ai consumatori più giovani divisi fra Millennials, Generazione Z, HENRY. Il terzo capitolo vede come protagonista il Mady in Italy e le sue caratteristiche basate sulla creatività e artigianalità, sul ruolo della donna nel settore e sul talento femminile a supporto del Made in Italy. Come affrontare il “cambiamento” e come adeguare modelli e schemi per resistere sul mercato. Il terzo capitolo si completa con una mia intervista al dott. Mario Peserico, Vice Presidente di Confcommercio Milano e Amministratore Delegato di Eberhard Italia S.p.A. Infine, l’elaborato termina con la mia personale riflessione sull’argomento e sull’esperienza maturata.

L'industria della moda e del lusso. La ripartenza del comparto. Scenario - Prospettive - Strategie

CATANESE, DALILA
2021/2022

Abstract

Nella stesura del presente elaborato ho cercato di seguire i preziosi suggerimenti ricevuti dalla prof.ssa Giorgia Tollis che mi hanno permesso di studiare/analizzare gli argomenti cercando di renderli di facile comprensione anche al lettore non addetto ai lavori. L’interesse per questo lavoro nasce da una riflessione fatta dopo aver letto la famosa frase:” Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento” (Charles Darwin, 1859). Credo che questa frase ben si adatti al particolare momento storico che stiamo attraversando, a questo periodo caratterizzato da forti cambiamenti e stravolgimenti di teorie e pensieri. Ho voluto accostare questa frase - che ha come focus il mondo vegetale e animale - al mondo dell’economia, e delle aziende in particolare. In questi anni di grandi difficoltà, il cambiamento non è quindi una possibilità ma diventa una necessità per “sopravvivere”. Per le imprese, la complessità dell’attuale situazione è una vera e propria sfida. Una sfida ancor più ardua se si pensa che le aziende si muovono in un contesto destinato a diventare sempre più difficile per effetto di tre grandi “onde” indirizzate a cambiare la fisionomia del mondo e dell’economia:  la prima onda, partita da qualche anno, rappresentata dalla globalizzazione dei mercati;  la seconda onda, rappresentata dagli effetti causati dalla pandemia da Covid-19, evento che ha generato una delle più gravi crisi a carattere mondiale e che ha colpito indistintamente territori e uomini, ricchi e meno ricchi, evoluti e meno evoluti. Una pandemia iniziata nel 2019 che ha provocato una emergenza sanitaria, sociale ed economica;  la terza, la più recente, la crisi geopolitica sfociata in una assurda guerra fra Russia e Ucraina e la prevedibile grave tensione mondiale come conseguenza. Nel primo capitolo l’attenzione è focalizzata su quel settore particolare e di grande interesse non solo per la sua rilevanza economica ma anche per la sua importanza sociale e culturale e vanto del nostro Paese: il comparto della Moda e del Lusso, un’industria che in Italia sviluppa fatturati consistenti e che conta oltre 600mila persone, senza considerare l’indotto. Si è cercato di analizzare l’attuale scenario economico per capire in quale contesto operano le aziende del settore. Il secondo capitolo è dedicato alla ripartenza del settore. Alla grande importanza dei clienti tradizionali e dei clienti raggiunti dai canali digitali, dalla rete internet, dai social. Ci si è soffermati sulle caratteristiche dei nuovi consumatori, quelli spinti all’acquisto dai sempre più numerosi social media. Si è data particolare attenzione ai consumatori più giovani divisi fra Millennials, Generazione Z, HENRY. Il terzo capitolo vede come protagonista il Mady in Italy e le sue caratteristiche basate sulla creatività e artigianalità, sul ruolo della donna nel settore e sul talento femminile a supporto del Made in Italy. Come affrontare il “cambiamento” e come adeguare modelli e schemi per resistere sul mercato. Il terzo capitolo si completa con una mia intervista al dott. Mario Peserico, Vice Presidente di Confcommercio Milano e Amministratore Delegato di Eberhard Italia S.p.A. Infine, l’elaborato termina con la mia personale riflessione sull’argomento e sull’esperienza maturata.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/138478