In Europa sono presenti cinque specie di grandi carnivori, ossia: il lupo grigio (Canis lupus L.), la lince euroasiatica (Lynx lynx L.), l’orso bruno (Ursus arctos L.), la lince pardina o iberica (Lynx pardinus Temminck) e il ghiottone (Gulo gulo L.), tuttavia dato che le specie maggiormente diffuse sul territorio europeo sono il lupo, l’orso e la lince euroasiatica, nella seguente relazione finale si tratterà nello specifico di queste tre specie. Storicamente questi grandi predatori erano distribuiti su tutto il territorio europeo, tuttavia durante l’Ottocento e fino alla metà del Novecento, sono stati spinti sull’orlo dell’estinzione a causa della persecuzione umana e della frammentazione e perdita di habitat, subendo un drastico declino. Attualmente, invece, la loro distribuzione risulta in espansione, principalmente grazie al cambiamento dell’uso del suolo e alla diminuzione della densità di popolazione nelle zone rurali, la quale si traduce in una crescita della copertura forestale, un aumento delle prede a disposizione, ed in generale un recupero di habitat e corridoi ecologici favorevoli alla dispersione di queste specie (Chapron et al., 2014). Il ritorno dei grandi carnivori in Europa, sia in termini di distribuzione sia in termini di consistenza numerica, ha causato tuttavia diversi conflitti con l’uomo e innescato problemi di gestione a causa della loro natura predatoria. Poiché i grandi carnivori e gli esseri umani sono stati in contrasto tra loro sin dall'epoca preistorica, questa crescente coesistenza tra esseri umani e grandi carnivori determina una nuovamente una sfida per conservare e proteggere queste specie e per come gestire i conflitti emergenti nelle aree ricolonizzate (Kuijper et al., 2019). Per far fronte a questo rapporto di conflittualità le istituzioni e l’Unione Europea (UE) hanno posto le basi per una gestione sostenibile, ed è stata proposta una politica pronta a mitigare i danni, in modo da facilitare il più possibile una convivenza pacifica tra l’uomo e questi grandi predatori (Chapron et al., 2014).
I grandi carnivori in Europa: strategie di gestione e convivenza
MARINO, LUDOVICA
2021/2022
Abstract
In Europa sono presenti cinque specie di grandi carnivori, ossia: il lupo grigio (Canis lupus L.), la lince euroasiatica (Lynx lynx L.), l’orso bruno (Ursus arctos L.), la lince pardina o iberica (Lynx pardinus Temminck) e il ghiottone (Gulo gulo L.), tuttavia dato che le specie maggiormente diffuse sul territorio europeo sono il lupo, l’orso e la lince euroasiatica, nella seguente relazione finale si tratterà nello specifico di queste tre specie. Storicamente questi grandi predatori erano distribuiti su tutto il territorio europeo, tuttavia durante l’Ottocento e fino alla metà del Novecento, sono stati spinti sull’orlo dell’estinzione a causa della persecuzione umana e della frammentazione e perdita di habitat, subendo un drastico declino. Attualmente, invece, la loro distribuzione risulta in espansione, principalmente grazie al cambiamento dell’uso del suolo e alla diminuzione della densità di popolazione nelle zone rurali, la quale si traduce in una crescita della copertura forestale, un aumento delle prede a disposizione, ed in generale un recupero di habitat e corridoi ecologici favorevoli alla dispersione di queste specie (Chapron et al., 2014). Il ritorno dei grandi carnivori in Europa, sia in termini di distribuzione sia in termini di consistenza numerica, ha causato tuttavia diversi conflitti con l’uomo e innescato problemi di gestione a causa della loro natura predatoria. Poiché i grandi carnivori e gli esseri umani sono stati in contrasto tra loro sin dall'epoca preistorica, questa crescente coesistenza tra esseri umani e grandi carnivori determina una nuovamente una sfida per conservare e proteggere queste specie e per come gestire i conflitti emergenti nelle aree ricolonizzate (Kuijper et al., 2019). Per far fronte a questo rapporto di conflittualità le istituzioni e l’Unione Europea (UE) hanno posto le basi per una gestione sostenibile, ed è stata proposta una politica pronta a mitigare i danni, in modo da facilitare il più possibile una convivenza pacifica tra l’uomo e questi grandi predatori (Chapron et al., 2014).File | Dimensione | Formato | |
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