Da quando la produzione agricola si è intensificata l'impatto negativo dell’agricoltura sull'ambiente è aumentato. I sistemi di agricoltura biologica possono contribuire a ridurre l'impatto negativo dell'agricoltura sull’ambiente. L'agricoltura biologica è un sistema di gestione che promuove e migliora la salute dell'agroecosistema, compresa la biodiversità, l’attività biologica del suolo, e, presumibilmente, attiva risposte specifiche di difesa delle colture. Le domande di conversione da cultura a regime convenzionale/integrato a biologico sono cresciute esponenzialmente negli ultimi decenni. In particolare, nel settore vitivinicolo, i sistemi di gestione a regime biologico stanno suscitando sempre più interesse tanto che molte e prestigiose aziende si sono convertite o lo stanno facendo. Lo scopo di questo studio è quello di confrontare gli effetti della viticoltura a gestione convenzionale/integrata con la viticoltura a gestione biologica sulla crescita e la resa della vite, sull’incidenza delle malattie, sulla composizione dell'uva, sulle caratteristiche sensoriali e qualità del vino, sulle proprietà del suolo e sulla biodiversità. Nello studio sono state incluse solo prove con repliche di campo rappresentative o con un numero rappresentativo di campioni. Il ciclo dei nutrienti del suolo è stato valorizzato nei vigneti a gestione biologica, specialmente se avevano finito il periodo di conversione. I mix di culture erbacee utilizzati per la copertura della fila, l’utilizzo del compost e l’assenza dell’impiego di erbicidi sono i fattori che aumentano l’attività biologica del suolo in regimi di gestione biologico. Nella maggioranza degli studi presi in esame, si è osservato un chiaro incremento della biodiversità floristica e faunistica a diversi livelli trofici nella gestione biologica. Le viti condotte in biologico hanno mostrato in media uno sviluppo vegetativo inferiore del 21% e una produzione inferiore del 18% comparate a quelle gestite in sistema convenzionale. È probabile che una diminuzione della disponibilità idrica del terreno, associata alla riduzione delle prestazioni fisiologiche della vite (traspirazione, conduttanza stomatica, biosintesi ormonale, ecc…) nella viticoltura biologica siano responsabili della minore crescita e resa rispetto alla conduzione convenzionale/integrata. A quanto finora noto, la similitudine del rapporto vegeto-produttivo delle viti condotte in biologico ed in convenzionale/integrato fa sì che non ci siano differenze nell’accumulo degli zuccheri. Invece, alcune differenze si rilevano a carico dell’accumulo dei fenilpropanoidi: l’unico lavoro disponibile circa gli effetti di conduzioni biologico/biodinamiche sulle caratteristiche qualitative delle uve a livello molecolare, mostra una generale sovrappressione dei geni della via biosintetica dei fenilpropanoidi.
Effetti della gestione biologica sull’agroecosistema vigneto, sulla produttività delle viti e sulle principali caratteristiche qualitative delle uve
OBERTO, LUCA
2021/2022
Abstract
Da quando la produzione agricola si è intensificata l'impatto negativo dell’agricoltura sull'ambiente è aumentato. I sistemi di agricoltura biologica possono contribuire a ridurre l'impatto negativo dell'agricoltura sull’ambiente. L'agricoltura biologica è un sistema di gestione che promuove e migliora la salute dell'agroecosistema, compresa la biodiversità, l’attività biologica del suolo, e, presumibilmente, attiva risposte specifiche di difesa delle colture. Le domande di conversione da cultura a regime convenzionale/integrato a biologico sono cresciute esponenzialmente negli ultimi decenni. In particolare, nel settore vitivinicolo, i sistemi di gestione a regime biologico stanno suscitando sempre più interesse tanto che molte e prestigiose aziende si sono convertite o lo stanno facendo. Lo scopo di questo studio è quello di confrontare gli effetti della viticoltura a gestione convenzionale/integrata con la viticoltura a gestione biologica sulla crescita e la resa della vite, sull’incidenza delle malattie, sulla composizione dell'uva, sulle caratteristiche sensoriali e qualità del vino, sulle proprietà del suolo e sulla biodiversità. Nello studio sono state incluse solo prove con repliche di campo rappresentative o con un numero rappresentativo di campioni. Il ciclo dei nutrienti del suolo è stato valorizzato nei vigneti a gestione biologica, specialmente se avevano finito il periodo di conversione. I mix di culture erbacee utilizzati per la copertura della fila, l’utilizzo del compost e l’assenza dell’impiego di erbicidi sono i fattori che aumentano l’attività biologica del suolo in regimi di gestione biologico. Nella maggioranza degli studi presi in esame, si è osservato un chiaro incremento della biodiversità floristica e faunistica a diversi livelli trofici nella gestione biologica. Le viti condotte in biologico hanno mostrato in media uno sviluppo vegetativo inferiore del 21% e una produzione inferiore del 18% comparate a quelle gestite in sistema convenzionale. È probabile che una diminuzione della disponibilità idrica del terreno, associata alla riduzione delle prestazioni fisiologiche della vite (traspirazione, conduttanza stomatica, biosintesi ormonale, ecc…) nella viticoltura biologica siano responsabili della minore crescita e resa rispetto alla conduzione convenzionale/integrata. A quanto finora noto, la similitudine del rapporto vegeto-produttivo delle viti condotte in biologico ed in convenzionale/integrato fa sì che non ci siano differenze nell’accumulo degli zuccheri. Invece, alcune differenze si rilevano a carico dell’accumulo dei fenilpropanoidi: l’unico lavoro disponibile circa gli effetti di conduzioni biologico/biodinamiche sulle caratteristiche qualitative delle uve a livello molecolare, mostra una generale sovrappressione dei geni della via biosintetica dei fenilpropanoidi.File | Dimensione | Formato | |
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