L'attività è stata finalizzata a definire e caratterizzare i popolamenti afferenti all’habitat Natura 2000 incluso nell'Allegato I della Direttiva 92/43/CEE (di seguito D.H.) “Querceti di farnia o rovere subatlantici e dell’Europa centrale del Carpinion betuli” nei boschi collinari in sponda destra Po tra i comuni di Gabiano e Coniolo (AL) all’interno della ZPS “Fiume Po – tratto vercellese alessandrino” per quanto riguarda la presenza di grandi alberi, microhabitat e legno morto, fondamentali per il mantenimento di adeguati livelli di biodiversità degli ambienti forestali. I boschi si sviluppano su terreni coltivati fino alla metà del secolo scorso, periodo di maggior espansione dalla civiltà rurale del Monferrato e attualmente caratterizzati da estesa ricolonizzazione secondaria ed elevato grado di invasività di specie opportuniste. L’individuazione di Isole di Senescenza, ovvero superfici boschive lasciate a evoluzione naturale da lungo tempo e con presenza di alberi maturi e microhabitat, consentirebbe di pianificare interventi conservativi a tutela di tutte le specie dell'ecosistema forestale (in particolare quelle animali dipendenti dal legno morto) ed una maggiore diffusione delle specie vegetali autoctone, incrementando così la biodiversità complessiva dell’habitat. La tesi rappresenta un tentativo di identificare un approccio metodologico per la selezione delle Isole e la loro caratterizzazione ecologica. Data l’estensione del territorio della ZPS (Zona di Protezione Speciale) l’attività è stata concentrata in una sua porzione, seppure notevole (1300 ha), che a partire dai territori boschivi a monte del comune di Gabiano (AL) termina in comune di Coniolo (AL) Di inziali 19 aree indagate ne sono state scelte 8 caratterizzate dalla presenza di specie principalmente comprese nell’habitat 9160, all’interno delle quali sono stati effettuati i rilievi sui grandi alberi, sulla necromassa e sui microhabitat. Il lavoro svolto è stato articolato nelle seguenti fasi: - iniziale raccolta bibliografica di informazioni delle aree interessate (piani di gestione della ZPS, gestione forestale del territorio, tipologie di popolamenti forestali, etc..) ed indicazioni relative a siti potenzialmente idonei grazie al supporto di esperti naturalisti ed interpreti ambientali locali; - individuazione di siti idonei per l’attività in programma e perlustrazione degli stessi per una loro prima caratterizzazione; - selezione delle aree che sarebbero state oggetto di approfondimento in campo con rilievi dendrometrici, del legno morto (in piedi ed a terra) e dei microhabitat presenti; - elaborazione dei dati raccolti. Le indagini condotte hanno così permesso di delineare un primo quadro conoscitivo in merito ad alcuni descrittori utili a valutare lo stato di conservazione ed il grado di naturalità delle cenosi forestali, necessari ad esempio per garantire l’idoneità ambientale dei popolamenti di invertebrati saproxilici, e di valutare la possibilità di integrare tali rilievi con approfondimenti su gruppi sistematici che potrebbero essere presenti in tali aree.

Definizione e caratterizzazione di un sistema di Isole di Senescenza nei boschi collinari all’interno della ZPS “Fiume Po – tratto vercellese alessandrino” al fine di valutare la disponibilità di microhabitat e di legno morto associati alla biodiversità dell’ecosistema forestale

CHIARETTA, GIOVANNI
2020/2021

Abstract

L'attività è stata finalizzata a definire e caratterizzare i popolamenti afferenti all’habitat Natura 2000 incluso nell'Allegato I della Direttiva 92/43/CEE (di seguito D.H.) “Querceti di farnia o rovere subatlantici e dell’Europa centrale del Carpinion betuli” nei boschi collinari in sponda destra Po tra i comuni di Gabiano e Coniolo (AL) all’interno della ZPS “Fiume Po – tratto vercellese alessandrino” per quanto riguarda la presenza di grandi alberi, microhabitat e legno morto, fondamentali per il mantenimento di adeguati livelli di biodiversità degli ambienti forestali. I boschi si sviluppano su terreni coltivati fino alla metà del secolo scorso, periodo di maggior espansione dalla civiltà rurale del Monferrato e attualmente caratterizzati da estesa ricolonizzazione secondaria ed elevato grado di invasività di specie opportuniste. L’individuazione di Isole di Senescenza, ovvero superfici boschive lasciate a evoluzione naturale da lungo tempo e con presenza di alberi maturi e microhabitat, consentirebbe di pianificare interventi conservativi a tutela di tutte le specie dell'ecosistema forestale (in particolare quelle animali dipendenti dal legno morto) ed una maggiore diffusione delle specie vegetali autoctone, incrementando così la biodiversità complessiva dell’habitat. La tesi rappresenta un tentativo di identificare un approccio metodologico per la selezione delle Isole e la loro caratterizzazione ecologica. Data l’estensione del territorio della ZPS (Zona di Protezione Speciale) l’attività è stata concentrata in una sua porzione, seppure notevole (1300 ha), che a partire dai territori boschivi a monte del comune di Gabiano (AL) termina in comune di Coniolo (AL) Di inziali 19 aree indagate ne sono state scelte 8 caratterizzate dalla presenza di specie principalmente comprese nell’habitat 9160, all’interno delle quali sono stati effettuati i rilievi sui grandi alberi, sulla necromassa e sui microhabitat. Il lavoro svolto è stato articolato nelle seguenti fasi: - iniziale raccolta bibliografica di informazioni delle aree interessate (piani di gestione della ZPS, gestione forestale del territorio, tipologie di popolamenti forestali, etc..) ed indicazioni relative a siti potenzialmente idonei grazie al supporto di esperti naturalisti ed interpreti ambientali locali; - individuazione di siti idonei per l’attività in programma e perlustrazione degli stessi per una loro prima caratterizzazione; - selezione delle aree che sarebbero state oggetto di approfondimento in campo con rilievi dendrometrici, del legno morto (in piedi ed a terra) e dei microhabitat presenti; - elaborazione dei dati raccolti. Le indagini condotte hanno così permesso di delineare un primo quadro conoscitivo in merito ad alcuni descrittori utili a valutare lo stato di conservazione ed il grado di naturalità delle cenosi forestali, necessari ad esempio per garantire l’idoneità ambientale dei popolamenti di invertebrati saproxilici, e di valutare la possibilità di integrare tali rilievi con approfondimenti su gruppi sistematici che potrebbero essere presenti in tali aree.
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