Egg donation is a Medically Assisted Procreation technique that is increasingly being used. In egg donation pregnancy, the embryo is derived from the egg donor's genes and paternal genes, making it completely allogeneic to the mother. Women who undergo this technique may have advanced maternal age in many cases and, consequently, pre-existing comorbidities. The allogeneicity that characterizes these pregnancies, in conjunction with the pregravidic comorbidities of the patients, may underlie the development of both maternal and fetal complications. Among the complications of pregnancy it is possible to find preeclampsia, which will be analyzed in this paper, with hypotheses regarding its etiopathogenesis. The aim of this thesis is to compare placental immunologic reactions analyzed on samples from a study population with data in the literature, obtained from the bibliographic research. Results show increased maternal age in egg-donation pregnancies and increased administration of antihypertensive drugs, antibiotics, and corticosteroids. Fetal outcomes, instead, include a higher incidence of fetal growth restriction, multiple pregnancies, and reduced gestational age at birth. We analyzed two molecules, placental osteopontin and indolamine 2,3-dioxygenase, modulators of implantation and maternal-placental immunoacceptance, involved in the etiopathogenesis of preeclampsia. Gene expression of the placental molecule osteopontin is found to be increased both in egg-donation pregnancies complicated by preeclampsia and in preeclamptic pregnancies with placental compromise. In contrast, the gene expression of indolamine 2,3-dioxygenase appears to be significantly increased in egg-donation pregnancies complicated by preeclampsia, compared with preeclamptic pregnancies with placental impairment. In conclusion, further future research is needed regarding the etiopathogenesis of preeclampsia, which is unknown to date, and strategies to prevent pregnancy complications that occur following egg donation.

La donazione di ovociti è una tecnica di Procreazione Medicalmente Assistita che viene utilizzata in misura sempre maggiore. Nella gravidanza da ovodonazione l’embrione deriva da geni della donatrice di ovociti e geni paterni, il che lo rende completamente allogenico rispetto alla madre. Le donne che si sottopongono a questa tecnica possono avere un’età materna avanzata in numerosi casi e, di conseguenza, delle comorbidità pregravidiche. L’allogenicità che caratterizza queste gravidanze, congiuntamente alle comorbidità preesistenti delle persone assistite, può essere alla base dello sviluppo di complicanze sia materne, che fetali. Tra le complicazioni della gravidanza è possibile trovare la preeclampsia, che verrà analizzata in questo elaborato, con le ipotesi relative alla sua eziopatogenesi. L’obiettivo di questa tesi è confrontare le reazioni immunologiche placentari analizzate sui campioni di una popolazione di studio con i dati presenti in letteratura, ottenuti dalla ricerca bibliografica. I risultati ottenuti mostrano la presenza di un'età materna aumentata nelle gravidanze da ovodonazione e la maggiore somministrazione di farmaci antiipertensivi, antibiotici e cortisonici. Gli outcome fetali, invece, comprendono una maggior incidenza di restrizione della crescita fetale, gravidanze gemellari e un’epoca gestazionale ridotta al momento del parto. In particolare, sono state analizzate a livello placentare due molecole, l’osteopontina e l’indolamina 2,3-diossigenasi, modulatrici dell’impianto e dell’immuno-acceptance materno-placentare, coinvolte nel processo di eziopatogenesi della preeclampsia. L’espressione genica della molecola placentare osteopontina risulta aumentata sia nelle gravidanze da ovodonazione complicate da preeclampsia, sia nelle gravidanze preeclamptiche con compromissione placentare. Invece, l’espressione genica dell’indolamina 2,3-diossigenasi risulta essere significativamente aumentata nelle gravidanze da ovodonazione complicate da preeclampsia, rispetto alle gravidanze preeclamptiche con compromissione placentare. In conclusione, sono necessarie ulteriori future ricerche riguardo l’eziopatogenesi della preeclampsia, che ad oggi non è ancora nota, e le strategie di prevenzione delle complicanze della gravidanza che si verificano in seguito alla donazione di ovociti.

La gravidanza da ovodonazione: rischi associati e reazioni immunologiche placentari

CAVALIERE, MARTINA
2021/2022

Abstract

La donazione di ovociti è una tecnica di Procreazione Medicalmente Assistita che viene utilizzata in misura sempre maggiore. Nella gravidanza da ovodonazione l’embrione deriva da geni della donatrice di ovociti e geni paterni, il che lo rende completamente allogenico rispetto alla madre. Le donne che si sottopongono a questa tecnica possono avere un’età materna avanzata in numerosi casi e, di conseguenza, delle comorbidità pregravidiche. L’allogenicità che caratterizza queste gravidanze, congiuntamente alle comorbidità preesistenti delle persone assistite, può essere alla base dello sviluppo di complicanze sia materne, che fetali. Tra le complicazioni della gravidanza è possibile trovare la preeclampsia, che verrà analizzata in questo elaborato, con le ipotesi relative alla sua eziopatogenesi. L’obiettivo di questa tesi è confrontare le reazioni immunologiche placentari analizzate sui campioni di una popolazione di studio con i dati presenti in letteratura, ottenuti dalla ricerca bibliografica. I risultati ottenuti mostrano la presenza di un'età materna aumentata nelle gravidanze da ovodonazione e la maggiore somministrazione di farmaci antiipertensivi, antibiotici e cortisonici. Gli outcome fetali, invece, comprendono una maggior incidenza di restrizione della crescita fetale, gravidanze gemellari e un’epoca gestazionale ridotta al momento del parto. In particolare, sono state analizzate a livello placentare due molecole, l’osteopontina e l’indolamina 2,3-diossigenasi, modulatrici dell’impianto e dell’immuno-acceptance materno-placentare, coinvolte nel processo di eziopatogenesi della preeclampsia. L’espressione genica della molecola placentare osteopontina risulta aumentata sia nelle gravidanze da ovodonazione complicate da preeclampsia, sia nelle gravidanze preeclamptiche con compromissione placentare. Invece, l’espressione genica dell’indolamina 2,3-diossigenasi risulta essere significativamente aumentata nelle gravidanze da ovodonazione complicate da preeclampsia, rispetto alle gravidanze preeclamptiche con compromissione placentare. In conclusione, sono necessarie ulteriori future ricerche riguardo l’eziopatogenesi della preeclampsia, che ad oggi non è ancora nota, e le strategie di prevenzione delle complicanze della gravidanza che si verificano in seguito alla donazione di ovociti.
ITA
Egg donation is a Medically Assisted Procreation technique that is increasingly being used. In egg donation pregnancy, the embryo is derived from the egg donor's genes and paternal genes, making it completely allogeneic to the mother. Women who undergo this technique may have advanced maternal age in many cases and, consequently, pre-existing comorbidities. The allogeneicity that characterizes these pregnancies, in conjunction with the pregravidic comorbidities of the patients, may underlie the development of both maternal and fetal complications. Among the complications of pregnancy it is possible to find preeclampsia, which will be analyzed in this paper, with hypotheses regarding its etiopathogenesis. The aim of this thesis is to compare placental immunologic reactions analyzed on samples from a study population with data in the literature, obtained from the bibliographic research. Results show increased maternal age in egg-donation pregnancies and increased administration of antihypertensive drugs, antibiotics, and corticosteroids. Fetal outcomes, instead, include a higher incidence of fetal growth restriction, multiple pregnancies, and reduced gestational age at birth. We analyzed two molecules, placental osteopontin and indolamine 2,3-dioxygenase, modulators of implantation and maternal-placental immunoacceptance, involved in the etiopathogenesis of preeclampsia. Gene expression of the placental molecule osteopontin is found to be increased both in egg-donation pregnancies complicated by preeclampsia and in preeclamptic pregnancies with placental compromise. In contrast, the gene expression of indolamine 2,3-dioxygenase appears to be significantly increased in egg-donation pregnancies complicated by preeclampsia, compared with preeclamptic pregnancies with placental impairment. In conclusion, further future research is needed regarding the etiopathogenesis of preeclampsia, which is unknown to date, and strategies to prevent pregnancy complications that occur following egg donation.
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