Per molto tempo la presenza delle donne all’interno del mondo mafioso è stata del tutto ignorata, in quanto considerata come estranea rispetto al fenomeno del crimine organizzato. Questa situazione di marginalità ha però permesso alle figure femminili di agire liberatamente e di partecipare alle attività dell’organizzazione con un ruolo attivo e senza recare sospetti. L’obiettivo del mio elaborato è quello di presentare uno studio sui ruoli che le donne camorriste detengono all’interno di questa realtà criminale. Alcuni dei compiti illegali di cui si occupano le donne all’interno dell’organizzazone criminale sono l’usura, l’estorsione, il traffico di stupefacenti,il ricorso alla violenza e l’incitamento alla vendetta. Oltre alle attività illegali, le donne si occupano anche dell’educazione dei figli: una fase fondamentale per la trasmissione del codice culturale mafioso. In secondo luogo ho proceduto a un confronto tra donne di mafia e donne contro la mafia. Quest’ultime sono figure che dopo aver preso la scelta di rompere con il passato mafioso, decidono di pentirsi e di collaborare con la giustizia, incrinando gli equilibri della propria organizzazione. Per poter analizzare il ruolo delle donne camorriste ho proceduto alla lettura di vari testi, come “Donne d’onore. Storie di mafia al femminile” di Ombretta Ingrascì e “L’emergenza rosa. Dati e suggestioni sulle donne di camorra” di Anna Maria Zaccaria. Alla lettura di testi e articoli ho accostato altre fonti, come il materiale giudiziario e interviste. Infine l’analisi presentata all’interno di questo elaborato ha messo in evidenza il tema della camorra e della sua donna anche attraverso il cinema. Dopo una breve analisi sulla Camorra al cinema, ho deciso tra i molteplici film di considerare, in particolare, L’intrusa di Leonardo Di Costanzo. Un film in cui vengono mostrate le difficoltà riscontrate dalla moglie e dai figli di un camorrista dopo aver preso le distanze dalla mafia. Grazie agli studi effettuati posso concludere affermando che la donna può essere considerata come il nodo dell’Onorata Società.

Il ruolo della donna all'interno del mondo camorrista

ZAMANI, ASSIA
2021/2022

Abstract

Per molto tempo la presenza delle donne all’interno del mondo mafioso è stata del tutto ignorata, in quanto considerata come estranea rispetto al fenomeno del crimine organizzato. Questa situazione di marginalità ha però permesso alle figure femminili di agire liberatamente e di partecipare alle attività dell’organizzazione con un ruolo attivo e senza recare sospetti. L’obiettivo del mio elaborato è quello di presentare uno studio sui ruoli che le donne camorriste detengono all’interno di questa realtà criminale. Alcuni dei compiti illegali di cui si occupano le donne all’interno dell’organizzazone criminale sono l’usura, l’estorsione, il traffico di stupefacenti,il ricorso alla violenza e l’incitamento alla vendetta. Oltre alle attività illegali, le donne si occupano anche dell’educazione dei figli: una fase fondamentale per la trasmissione del codice culturale mafioso. In secondo luogo ho proceduto a un confronto tra donne di mafia e donne contro la mafia. Quest’ultime sono figure che dopo aver preso la scelta di rompere con il passato mafioso, decidono di pentirsi e di collaborare con la giustizia, incrinando gli equilibri della propria organizzazione. Per poter analizzare il ruolo delle donne camorriste ho proceduto alla lettura di vari testi, come “Donne d’onore. Storie di mafia al femminile” di Ombretta Ingrascì e “L’emergenza rosa. Dati e suggestioni sulle donne di camorra” di Anna Maria Zaccaria. Alla lettura di testi e articoli ho accostato altre fonti, come il materiale giudiziario e interviste. Infine l’analisi presentata all’interno di questo elaborato ha messo in evidenza il tema della camorra e della sua donna anche attraverso il cinema. Dopo una breve analisi sulla Camorra al cinema, ho deciso tra i molteplici film di considerare, in particolare, L’intrusa di Leonardo Di Costanzo. Un film in cui vengono mostrate le difficoltà riscontrate dalla moglie e dai figli di un camorrista dopo aver preso le distanze dalla mafia. Grazie agli studi effettuati posso concludere affermando che la donna può essere considerata come il nodo dell’Onorata Società.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/138145