La realizzazione di questo lavoro nasce dal mio interesse personale per il turismo e per tutto quello che esso comprende, la sua influenza sulla formazione del bagaglio emotivo di chi lo vive e il suo valore inestimabile nella costruzione delle identità. Da sempre ho trovato nel viaggio uno strumento attraverso il quale approfondire e conquistare la conoscenza di sé stessi, ampliare i propri orizzonti culturali e scoprire nuovi modi per affrontare la vita e le sue insidie. In questa tesi, si analizza il percorso attraverso i secoli che ha permesso alle donne di raggiungere oggi una condizione di libertà personale, autostima ed indipendenza. Nel primo capitolo si osserva la complessa evoluzione che ha portato alla nascita di quel fenomeno che oggi chiamiamo turismo. Le diverse fasi di questa evoluzione sono state messe in relazione, ponendo un’attenzione particolare, al ruolo della donna dal Medioevo al XXI secolo. In questa prima parte si analizzano i cambiamenti e l’evoluzione del ruolo della donna che, nel Medioevo è subordinato alla presenza di una figura maschile, mentre nell’Ottocento si riveste di autonomia e indipendenza soprattutto grazie al Grand Tour. Questo primitivo tipo di viaggio, a scopo formativo porterà infatti, alcune donne ad intraprendere esperienze autonome. Lo studio della letteratura di viaggio femminile prima, e del giornalismo femminile poi, hanno messo in risalto i numerosi ostacoli che le donne hanno dovuto superare nel tempo. Solo nel Novecento, quando il turismo si trasforma in un fenomeno di massa, il viaggio diviene un diritto riconosciuto anche alle donne. Il turismo può essere considerato quindi un vero e proprio strumento di emancipazione femminile. Nel secondo capitolo si analizza lo scopo del viaggio, mettendo a confronto le diverse motivazioni che portavano uomini e donne ad intraprendere questa esperienza. Attraverso questo percorso si arriva a comprendere quali siano i benefici acquisiti dalle donne che sceglievano di affrontare un viaggio in solitaria. 3 Infine, si procede alla descrizione delle diverse fasi che compongo il viaggio, partenza, transito e arrivo, anche facendo riferimento alla mia esperienza personale. Nella prima parte del terzo e ultimo capitolo si è scelto di esaminare diari, lettere e giornali che costituiscono la letteratura di viaggio al femminile. Nello specifico, si analizzano la vita e le opere di Carmen de Burgos, figura fondamentale nella lotta per l’uguaglianza e l’emancipazione femminile nella Spagna e nell’Europa del XX secolo. Attraverso le sue novelle, i suoi romanzi e i suoi articoli pubblicati in molte riviste, delinea immagini di vita femminile e mette in luce il proprio ruolo nella società spagnola. Inoltre, l’impegno della scrittrice nelle lotte politiche e legali ha alimentato il mio interesse nei suoi confronti. I suoi componimenti sono stati fonte di ispirazione, un punto di riferimento per cogliere l’importanza ed il valore che ha oggi la nostra libertà. Una versione tanto antica quanto audace di quello che diventerà il femminismo all’inizio del XX secolo. In conclusione, un focus sui testi “Cartas sin destinatario” e “Mis viajes por Europa” che hanno come protagonista l’Europa ed in particolare Svizzera, Danimarca, Svezia e Norvegia. Il mio interesse verso queste due produzioni letterarie è nato grazie al paragone che l’autrice compie fra l’analisi della monarchia danese come istituzione sociale e alcune esperienze della propria infanzia.

Donne viaggiatrici nel XX secolo: Carmen de Burgos e i suoi viajes por Europa

BLANDINO, FRANCESCA
2020/2021

Abstract

La realizzazione di questo lavoro nasce dal mio interesse personale per il turismo e per tutto quello che esso comprende, la sua influenza sulla formazione del bagaglio emotivo di chi lo vive e il suo valore inestimabile nella costruzione delle identità. Da sempre ho trovato nel viaggio uno strumento attraverso il quale approfondire e conquistare la conoscenza di sé stessi, ampliare i propri orizzonti culturali e scoprire nuovi modi per affrontare la vita e le sue insidie. In questa tesi, si analizza il percorso attraverso i secoli che ha permesso alle donne di raggiungere oggi una condizione di libertà personale, autostima ed indipendenza. Nel primo capitolo si osserva la complessa evoluzione che ha portato alla nascita di quel fenomeno che oggi chiamiamo turismo. Le diverse fasi di questa evoluzione sono state messe in relazione, ponendo un’attenzione particolare, al ruolo della donna dal Medioevo al XXI secolo. In questa prima parte si analizzano i cambiamenti e l’evoluzione del ruolo della donna che, nel Medioevo è subordinato alla presenza di una figura maschile, mentre nell’Ottocento si riveste di autonomia e indipendenza soprattutto grazie al Grand Tour. Questo primitivo tipo di viaggio, a scopo formativo porterà infatti, alcune donne ad intraprendere esperienze autonome. Lo studio della letteratura di viaggio femminile prima, e del giornalismo femminile poi, hanno messo in risalto i numerosi ostacoli che le donne hanno dovuto superare nel tempo. Solo nel Novecento, quando il turismo si trasforma in un fenomeno di massa, il viaggio diviene un diritto riconosciuto anche alle donne. Il turismo può essere considerato quindi un vero e proprio strumento di emancipazione femminile. Nel secondo capitolo si analizza lo scopo del viaggio, mettendo a confronto le diverse motivazioni che portavano uomini e donne ad intraprendere questa esperienza. Attraverso questo percorso si arriva a comprendere quali siano i benefici acquisiti dalle donne che sceglievano di affrontare un viaggio in solitaria. 3 Infine, si procede alla descrizione delle diverse fasi che compongo il viaggio, partenza, transito e arrivo, anche facendo riferimento alla mia esperienza personale. Nella prima parte del terzo e ultimo capitolo si è scelto di esaminare diari, lettere e giornali che costituiscono la letteratura di viaggio al femminile. Nello specifico, si analizzano la vita e le opere di Carmen de Burgos, figura fondamentale nella lotta per l’uguaglianza e l’emancipazione femminile nella Spagna e nell’Europa del XX secolo. Attraverso le sue novelle, i suoi romanzi e i suoi articoli pubblicati in molte riviste, delinea immagini di vita femminile e mette in luce il proprio ruolo nella società spagnola. Inoltre, l’impegno della scrittrice nelle lotte politiche e legali ha alimentato il mio interesse nei suoi confronti. I suoi componimenti sono stati fonte di ispirazione, un punto di riferimento per cogliere l’importanza ed il valore che ha oggi la nostra libertà. Una versione tanto antica quanto audace di quello che diventerà il femminismo all’inizio del XX secolo. In conclusione, un focus sui testi “Cartas sin destinatario” e “Mis viajes por Europa” che hanno come protagonista l’Europa ed in particolare Svizzera, Danimarca, Svezia e Norvegia. Il mio interesse verso queste due produzioni letterarie è nato grazie al paragone che l’autrice compie fra l’analisi della monarchia danese come istituzione sociale e alcune esperienze della propria infanzia.
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