Italo Calvino argues that within the fairy tales it is possible to find the great problems and difficulties that human beings have encountered or will encounter. Fairy tales tell the eternal struggle between good and evil, between goodness and wickedness, between life and death. It is therefore reductive to reduce such a wide and articulated genre to a simple "tale for children". Starting from the question "what is a fairy tale?" I have tried to define this literary genre. It is mainly linked to orality, is handed down from generation to generation and undergoes changes over time by moving from place to place, but despite the changes to which it was subjected continues to fulfil its task, entertainment. Initially I tried to give a definition to the term "fairy tale", focusing on the origins and general characteristics, then going to deepen this literary genre in the Romantic period, focusing in particular on the brothers Wilhelm and Jacob Grimm and E.T.A. Hoffmann. The main objective of the dissertation is to analyse and study the fairy tale The Little Zaches, called Cinnabar by E.T.A Hoffmann through the morphological study carried out by the Russian anthropologist Vladimir Propp. Because of the insufficiency of general studies on fairy tales, the Russian anthropologist Propp has conducted research focusing on the stable and constant elements that occur in the story, the functions, and those who perform them, the characters. The last part of the paper was dedicated to a detailed study of the representation of disability in literature with the help of an English-derived discipline of study, Disability Studies, which deals with and examines disability as a social, political, historical and cultural phenomenon. Indeed, scholars in this field emphasize how the deformed body in literature is not only distorted but also hidden or erased. In conclusion, I have developed the theme of the interpretation and meaning of the "deformed" body, in particular deepening the two visions of reality, the romantic and the rational, that we find in the fairy tale, concluding with an analysis of the interpretation of the body within The Little Zaches, called Cinnabar.

Italo Calvino sostiene che all’interno dei racconti fiabeschi è possibile ritrovare i grandi problemi e le difficoltà che gli esseri umani hanno incontrato o incontreranno. Le fiabe raccontano l’eterna lotta tra il bene e il male, tra la bontà e la cattiveria, tra la vita e la morte. Risulta essere quindi riduttivo ricondurre un genere così ampio e articolato ad un semplice “racconto per bambini”. Partendo quindi dalla domanda “che cos’è una fiaba?” ho cercato di definire questo genere letterario. Esso è legato principalmente all’oralità, viene tramandato di generazione in generazione e subisce delle modificazioni nel corso del tempo spostandosi di luogo in luogo, ma nonostante i mutamenti a cui è stato sottoposto continua ad adempire al suo compito, ovvero quello dell’intrattenimento. Inizialmente ho cercato di dare una definizione al termine “fiaba”, soffermandomi sulle origini e le caratteristiche generali, andando poi ad approfondire questo genere letterario nel periodo romantico, concentrandomi in particolare sui fratelli Wilhelm e Jacob Grimm e E.T.A. Hoffmann. L’obiettivo principale della dissertazione è quello di analizzare e studiare la fiaba Il piccolo Zaccheo, detto Cinabro di E.T.A Hoffmann attraverso lo studio morfologico effettuato dall’antropologo russo Vladimir Propp. Data l’insufficienza di trattazioni generali sulle fiabe l’antropologo russo Propp ha condotto una ricerca soffermandosi sugli elementi stabili e costanti che si susseguono nel racconto, ovvero le funzioni, e coloro che le svolgono, quindi i personaggi. L’ultima parte dell’elaborato è stata dedicata all’approfondimento dello studio della rappresentazione della disabilità nella letteratura con l’aiuto di una disciplina di studio di derivazione inglese, i Disability Studies, che si occupano ed esaminano la disabilità come fenomeno sociale, politico, storico e culturale. Gli studiosi di questo campo sottolineano infatti come il corpo deforme nella letteratura venga non solo snaturato ma anche nascosto o cancellato. In conclusione, ho sviluppato il tema dell’interpretazione e del significato del corpo “deforme” che ritroviamo all’interno della fiaba sopracitata, in particolare approfondendo le due visioni della realtà, quella romantica e quella razionale, concludendo con un’analisi dell’interpretazione del corpo all’interno de Il piccolo Zaccheo, detto Cinabro.

Il piccolo Zaccheo detto Cinabro. Studio e analisi di una fiaba.

SERRA, VERONICA
2020/2021

Abstract

Italo Calvino sostiene che all’interno dei racconti fiabeschi è possibile ritrovare i grandi problemi e le difficoltà che gli esseri umani hanno incontrato o incontreranno. Le fiabe raccontano l’eterna lotta tra il bene e il male, tra la bontà e la cattiveria, tra la vita e la morte. Risulta essere quindi riduttivo ricondurre un genere così ampio e articolato ad un semplice “racconto per bambini”. Partendo quindi dalla domanda “che cos’è una fiaba?” ho cercato di definire questo genere letterario. Esso è legato principalmente all’oralità, viene tramandato di generazione in generazione e subisce delle modificazioni nel corso del tempo spostandosi di luogo in luogo, ma nonostante i mutamenti a cui è stato sottoposto continua ad adempire al suo compito, ovvero quello dell’intrattenimento. Inizialmente ho cercato di dare una definizione al termine “fiaba”, soffermandomi sulle origini e le caratteristiche generali, andando poi ad approfondire questo genere letterario nel periodo romantico, concentrandomi in particolare sui fratelli Wilhelm e Jacob Grimm e E.T.A. Hoffmann. L’obiettivo principale della dissertazione è quello di analizzare e studiare la fiaba Il piccolo Zaccheo, detto Cinabro di E.T.A Hoffmann attraverso lo studio morfologico effettuato dall’antropologo russo Vladimir Propp. Data l’insufficienza di trattazioni generali sulle fiabe l’antropologo russo Propp ha condotto una ricerca soffermandosi sugli elementi stabili e costanti che si susseguono nel racconto, ovvero le funzioni, e coloro che le svolgono, quindi i personaggi. L’ultima parte dell’elaborato è stata dedicata all’approfondimento dello studio della rappresentazione della disabilità nella letteratura con l’aiuto di una disciplina di studio di derivazione inglese, i Disability Studies, che si occupano ed esaminano la disabilità come fenomeno sociale, politico, storico e culturale. Gli studiosi di questo campo sottolineano infatti come il corpo deforme nella letteratura venga non solo snaturato ma anche nascosto o cancellato. In conclusione, ho sviluppato il tema dell’interpretazione e del significato del corpo “deforme” che ritroviamo all’interno della fiaba sopracitata, in particolare approfondendo le due visioni della realtà, quella romantica e quella razionale, concludendo con un’analisi dell’interpretazione del corpo all’interno de Il piccolo Zaccheo, detto Cinabro.
ITA
Italo Calvino argues that within the fairy tales it is possible to find the great problems and difficulties that human beings have encountered or will encounter. Fairy tales tell the eternal struggle between good and evil, between goodness and wickedness, between life and death. It is therefore reductive to reduce such a wide and articulated genre to a simple "tale for children". Starting from the question "what is a fairy tale?" I have tried to define this literary genre. It is mainly linked to orality, is handed down from generation to generation and undergoes changes over time by moving from place to place, but despite the changes to which it was subjected continues to fulfil its task, entertainment. Initially I tried to give a definition to the term "fairy tale", focusing on the origins and general characteristics, then going to deepen this literary genre in the Romantic period, focusing in particular on the brothers Wilhelm and Jacob Grimm and E.T.A. Hoffmann. The main objective of the dissertation is to analyse and study the fairy tale The Little Zaches, called Cinnabar by E.T.A Hoffmann through the morphological study carried out by the Russian anthropologist Vladimir Propp. Because of the insufficiency of general studies on fairy tales, the Russian anthropologist Propp has conducted research focusing on the stable and constant elements that occur in the story, the functions, and those who perform them, the characters. The last part of the paper was dedicated to a detailed study of the representation of disability in literature with the help of an English-derived discipline of study, Disability Studies, which deals with and examines disability as a social, political, historical and cultural phenomenon. Indeed, scholars in this field emphasize how the deformed body in literature is not only distorted but also hidden or erased. In conclusion, I have developed the theme of the interpretation and meaning of the "deformed" body, in particular deepening the two visions of reality, the romantic and the rational, that we find in the fairy tale, concluding with an analysis of the interpretation of the body within The Little Zaches, called Cinnabar.
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