Le donne ricevono un elevato numero di molestie online, soprattutto quando trattano di argomenti come il femminismo (Eckert, 2017). Questo è dovuto a una cultura misogina radicata, alimentata da uomini che si riuniscono online, formando la manosphere: un conglomerato di gruppi e siti i cui membri condividono idee misogine (Ging, 2017). Gli utenti di questi gruppi sono individui che esperiscono un conflitto psicologico generato dalla natura precaria della mascolinità, che, in mancanza di un marker biologico come le mestruazioni nelle donne, necessita di continue dimostrazioni e prove di sé. Per confermare la propria mascolinità alcuni uomini utilizzano comportamenti aggressivi, considerati forti (Bosson et al., 2009), e iniziano a valutare la propria persona in base al successo che hanno nelle relazioni con le donne, elevate a giudici di quello che va considerato un vero uomo (Burn e Ward, 2005). Il porre questa responsabilità sulle spalle delle donne, nel momento in cui il relazionarsi con loro diventa insoddisfacente, porta questi uomini a trasformare il desiderio in odio. Questo odio spinge a considerare le donne stesse come artefici delle sfortune del genere maschile.
MISOGINIA ONLINE: QUANDO L’ADERENZA ALLO STEREOTIPO DI GENERE MASCHILE CONDUCE ALLE MOLESTIE ONLINE
MEINARDI, LUCA
2021/2022
Abstract
Le donne ricevono un elevato numero di molestie online, soprattutto quando trattano di argomenti come il femminismo (Eckert, 2017). Questo è dovuto a una cultura misogina radicata, alimentata da uomini che si riuniscono online, formando la manosphere: un conglomerato di gruppi e siti i cui membri condividono idee misogine (Ging, 2017). Gli utenti di questi gruppi sono individui che esperiscono un conflitto psicologico generato dalla natura precaria della mascolinità, che, in mancanza di un marker biologico come le mestruazioni nelle donne, necessita di continue dimostrazioni e prove di sé. Per confermare la propria mascolinità alcuni uomini utilizzano comportamenti aggressivi, considerati forti (Bosson et al., 2009), e iniziano a valutare la propria persona in base al successo che hanno nelle relazioni con le donne, elevate a giudici di quello che va considerato un vero uomo (Burn e Ward, 2005). Il porre questa responsabilità sulle spalle delle donne, nel momento in cui il relazionarsi con loro diventa insoddisfacente, porta questi uomini a trasformare il desiderio in odio. Questo odio spinge a considerare le donne stesse come artefici delle sfortune del genere maschile.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/138001