The postnatal period is full of physical and psychological changes, during which the couple transforms into a family and has to redimension their internal dynamics. This requires appropriate assistance by a multidisciplinary and multiprofessional team with the midwife as a reference professional for physiological events. The midwife is able to provide assistance to the woman, the mother, the couple, the newborn and the family, giving information based on the scientific evidences and reference literature. By emphasizing the role of the midwife in the postnatal period, we highlight the care interventions that allow the establishment of a positive memory and the creation of healthy family relationships, as well as allowing a proprer monitoring of the physical and emotional well-being of the mother, the newborn and the family. The theme si examined by analysing the new recommendations in postnatal care, mainly the guideline provided by the WHO updated in 2022 (8) and the NICE guideline updated in 2021 (9). Highlights: - The minimum limit to 24h of postnatal supervision places precise indications on early discharge from the hospital (8). This could have positive implications in terms of business costs: under physiological conditions, early discharge with home care may be less expensive than hospitalization. - The postpartum check-ups should be carried out by the midwife, preferably at home, with the support of a multidisciplinary team (8,9,44). - The midwife and the professionals working in maternal and infant care must promote the screening of psychological distress in the woman/couple (8,9). - The midwife is responsible for counselling, support and promotion of breastfeeding (8,9), also providing assistance to families that feed with infant formula (9). - The midwife should be kept up to date with the latest recommendations on the prevention of SIDS-SUID-SUDI (8,9). It would be useful to carry out an analysis of the practice of bed-sharing and how it might affect the incidence rates of SIDS (9). The postnatal period deserves as much attention and monitoring as the remaining stages of the birth process: the care must be continuous and supported by evidence-based medicine (EBM) recommendations, it must prevent complications that could arise during puerperium, increase and develop the mother’s empowerment in her care skills and promote breastfeeding (7). As for the implementation of the new recommendations, the ASLTO5 in the Piedmont Region has developed a pilot project which could sign the beginning of a new type of care during the postnatal period (project A.d.O.C.), with home care provided by two midwives. This care begins shortly after leaving the facility and it is guaranteed until the taking charge by the territorial services (38). It recognise to the midwife the maternal and neonatal skills that are specified in the professional profile, in the Code of Ethics and in the regional and national regulations. It would be useful to compare postnatal services in other regions, with different social and health plans compared to the Piedmont model, in order to create uniform models that allow all the families to have a positive experience during the postnatal period.

Il periodo post-natale è ricco di cambiamenti fisici e psicologici, nel quale la coppia si trasforma in famiglia e deve ridimensionare le proprie dinamiche interne; ciò necessita di un’adeguata assistenza in équipe multidisciplinare e multiprofessionale avente come professionista di riferimento agli eventi fisiologici l’ostetrica/o. La figura professionale dell’ostetrica/o è in grado di garantire l’assistenza alla donna, alla madre, alla coppia, al/alla neonato/a e alla famiglia, fornendo informazioni basate sulle evidenze scientifiche e sulla letteratura di riferimento. Ponendo in evidenza il ruolo dell’ostetrica/o in periodo post-natale si mettono in risalto gli interventi assistenziali che permettono l’instaurazione di un ricordo positivo e la creazione di rapporti sani intra-familiari, oltre che permettere una corretta sorveglianza del benessere fisico ed emotivo della madre, del/lla neonato/a e della famiglia. Il tema viene approfondito basandosi sull’analisi delle nuove raccomandazioni nell’assistenza post-natale, principalmente la linea guida fornita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità aggiornata al 2022 e la linea guida del NICE aggiornata al 2021. Punti salienti: - Limite minimo a 24h di sorveglianza in seguito al parto, che danno indicazione precisa circa le dimissioni precoci dalla struttura ospedaliera. Questo potrebbe comportare dei risvolti positivi in termini di costi aziendali: in condizioni di fisiologia la dimissione precoce con assistenza domiciliare potrebbe risultare meno dispendiosa rispetto alla degenza in struttura ospedaliera. - I controlli in puerperio devono essere effettuati dall’ostetrica/o, preferibilmente al domicilio, con il supporto dell’équipe multidisciplinare. - L’ostetrica/o e i professionisti che operano in ambito materno-infantile si occupano della promozione dello screening del disagio psicologico nella donna/coppia. - Il professionista responsabile è responsabile del counselling, del supporto e della promozione dell’allattamento al seno, effettuando assistenza anche nelle famiglie che nutrono il/la neonato/a con latte formula. - Il professionista responsabile deve rimanere aggiornato riguardo le ultime raccomandazioni sulla prevenzione della SIDS-SIUD-SUDI. Sarebbe utile eseguire un’analisi sulla pratica del bed-sharing e come può influire sui tassi di incidenza di SIDS. Il periodo post-natale è meritevole di attenzione e sorveglianza tanto quanto le restanti fasi del percorso nascita: l’assistenza deve essere continua e supportata da raccomandazioni di evidence based medicine (EBM), deve prevenire le complicanze che potrebbero insorgere in puerperio, aumentare e far sviluppare l’empowerment della p.a. nelle sue competenze di accudimento e promuovere l’allattamento al seno. Per quanto concerne l’implementazione delle nuove raccomandazioni in periodo post-natale l’ASL TO5 della Regione Piemonte ha sviluppato un progetto pilota che potrebbe essere l’inizio di una nuova modalità di assistenza in puerperio (progetto A.d.O.C.), con assistenza domiciliare effettuata in puerperio da 2 ostetrici/che tra la dimissione dalla struttura e l’inizio della presa in carico territoriale, riconoscendo alla figura professionale dell’ostetrica/o le competenze materne e neonatali proprie del profilo professionale, del CD e riportate nelle normative regionali e nazionali. Risulterebbe utile la comparazione dei servizi di assistenza in puerperio in altre Regioni.

Assistenza Ostetrica post-natale: aggiornamento delle raccomandazioni per un'esperienza positiva

SANTONOCITO, ALICE
2021/2022

Abstract

Il periodo post-natale è ricco di cambiamenti fisici e psicologici, nel quale la coppia si trasforma in famiglia e deve ridimensionare le proprie dinamiche interne; ciò necessita di un’adeguata assistenza in équipe multidisciplinare e multiprofessionale avente come professionista di riferimento agli eventi fisiologici l’ostetrica/o. La figura professionale dell’ostetrica/o è in grado di garantire l’assistenza alla donna, alla madre, alla coppia, al/alla neonato/a e alla famiglia, fornendo informazioni basate sulle evidenze scientifiche e sulla letteratura di riferimento. Ponendo in evidenza il ruolo dell’ostetrica/o in periodo post-natale si mettono in risalto gli interventi assistenziali che permettono l’instaurazione di un ricordo positivo e la creazione di rapporti sani intra-familiari, oltre che permettere una corretta sorveglianza del benessere fisico ed emotivo della madre, del/lla neonato/a e della famiglia. Il tema viene approfondito basandosi sull’analisi delle nuove raccomandazioni nell’assistenza post-natale, principalmente la linea guida fornita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità aggiornata al 2022 e la linea guida del NICE aggiornata al 2021. Punti salienti: - Limite minimo a 24h di sorveglianza in seguito al parto, che danno indicazione precisa circa le dimissioni precoci dalla struttura ospedaliera. Questo potrebbe comportare dei risvolti positivi in termini di costi aziendali: in condizioni di fisiologia la dimissione precoce con assistenza domiciliare potrebbe risultare meno dispendiosa rispetto alla degenza in struttura ospedaliera. - I controlli in puerperio devono essere effettuati dall’ostetrica/o, preferibilmente al domicilio, con il supporto dell’équipe multidisciplinare. - L’ostetrica/o e i professionisti che operano in ambito materno-infantile si occupano della promozione dello screening del disagio psicologico nella donna/coppia. - Il professionista responsabile è responsabile del counselling, del supporto e della promozione dell’allattamento al seno, effettuando assistenza anche nelle famiglie che nutrono il/la neonato/a con latte formula. - Il professionista responsabile deve rimanere aggiornato riguardo le ultime raccomandazioni sulla prevenzione della SIDS-SIUD-SUDI. Sarebbe utile eseguire un’analisi sulla pratica del bed-sharing e come può influire sui tassi di incidenza di SIDS. Il periodo post-natale è meritevole di attenzione e sorveglianza tanto quanto le restanti fasi del percorso nascita: l’assistenza deve essere continua e supportata da raccomandazioni di evidence based medicine (EBM), deve prevenire le complicanze che potrebbero insorgere in puerperio, aumentare e far sviluppare l’empowerment della p.a. nelle sue competenze di accudimento e promuovere l’allattamento al seno. Per quanto concerne l’implementazione delle nuove raccomandazioni in periodo post-natale l’ASL TO5 della Regione Piemonte ha sviluppato un progetto pilota che potrebbe essere l’inizio di una nuova modalità di assistenza in puerperio (progetto A.d.O.C.), con assistenza domiciliare effettuata in puerperio da 2 ostetrici/che tra la dimissione dalla struttura e l’inizio della presa in carico territoriale, riconoscendo alla figura professionale dell’ostetrica/o le competenze materne e neonatali proprie del profilo professionale, del CD e riportate nelle normative regionali e nazionali. Risulterebbe utile la comparazione dei servizi di assistenza in puerperio in altre Regioni.
ITA
The postnatal period is full of physical and psychological changes, during which the couple transforms into a family and has to redimension their internal dynamics. This requires appropriate assistance by a multidisciplinary and multiprofessional team with the midwife as a reference professional for physiological events. The midwife is able to provide assistance to the woman, the mother, the couple, the newborn and the family, giving information based on the scientific evidences and reference literature. By emphasizing the role of the midwife in the postnatal period, we highlight the care interventions that allow the establishment of a positive memory and the creation of healthy family relationships, as well as allowing a proprer monitoring of the physical and emotional well-being of the mother, the newborn and the family. The theme si examined by analysing the new recommendations in postnatal care, mainly the guideline provided by the WHO updated in 2022 (8) and the NICE guideline updated in 2021 (9). Highlights: - The minimum limit to 24h of postnatal supervision places precise indications on early discharge from the hospital (8). This could have positive implications in terms of business costs: under physiological conditions, early discharge with home care may be less expensive than hospitalization. - The postpartum check-ups should be carried out by the midwife, preferably at home, with the support of a multidisciplinary team (8,9,44). - The midwife and the professionals working in maternal and infant care must promote the screening of psychological distress in the woman/couple (8,9). - The midwife is responsible for counselling, support and promotion of breastfeeding (8,9), also providing assistance to families that feed with infant formula (9). - The midwife should be kept up to date with the latest recommendations on the prevention of SIDS-SUID-SUDI (8,9). It would be useful to carry out an analysis of the practice of bed-sharing and how it might affect the incidence rates of SIDS (9). The postnatal period deserves as much attention and monitoring as the remaining stages of the birth process: the care must be continuous and supported by evidence-based medicine (EBM) recommendations, it must prevent complications that could arise during puerperium, increase and develop the mother’s empowerment in her care skills and promote breastfeeding (7). As for the implementation of the new recommendations, the ASLTO5 in the Piedmont Region has developed a pilot project which could sign the beginning of a new type of care during the postnatal period (project A.d.O.C.), with home care provided by two midwives. This care begins shortly after leaving the facility and it is guaranteed until the taking charge by the territorial services (38). It recognise to the midwife the maternal and neonatal skills that are specified in the professional profile, in the Code of Ethics and in the regional and national regulations. It would be useful to compare postnatal services in other regions, with different social and health plans compared to the Piedmont model, in order to create uniform models that allow all the families to have a positive experience during the postnatal period.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/137924