Introduction: this thesis work seeks to investigate the difficulties and limits that disability poses in a context of returning to life. Starting from the SFERA model proposed by the performance psychologist Giuseppe Vercelli and his team and the concept of Antifragility by the scholar Taleb, we try to apply them as a possible reading of the body in disability in order to be able to propose to the nurse a holistic and comprehensive reading to support patients and their caregivers towards a better participation in life. Materials and methods: 10 semi-structured interviews were collected and analyzed of people who, following an accident or trauma, have known disability and live with paraplegia or quadriplegia on a daily basis. The interviews were then analyzed on the light of Vercelli's SFERA model and Taleb's concept of Antifragility to identify the five main factors in their personal experiences and investigate the degree of activation. Results: from the interviews read and analyzed it emerges that most of the people interviewed have a good level of mind-body connection, what Vercelli calls Synchronicity, complete awareness of their strengths and great motivation, what Vercelli calls Activation, the maximum expression of passion that allows you to overcome limits. It was also possible to identify the major limits that people with motor disabilities encounter, and above all concern: the management of energy and rhythm and the adoption of an antifragile behavior. Discussion: This thesis work tries to provide the nurse, and in particular the nurse who works in the rehabilitation world, with a theoretical tool that enriches the complex assessment of the needs of the person who has suffered a spinal cord injury. In the future it will be necessary to test its applicability in selected rehabilitation wards.
Introduzione: questo lavoro di tesi cerca di approfondire le difficoltà e i limiti che la disabilità pone in un contesto di ritorno alla vita. Partendo dal modello SFERA proposto dallo psicologo della prestazione Giuseppe Vercelli e il suo team e il concetto di Antifragilità dello studioso Taleb, si cerca di applicarli come lettura possibile del corpo nella disabilità in modo da poter proporre all’infermiere una lettura olistica e complessiva per sostenere i pazienti e i loro caregivers verso una migliore partecipazione alla vita. Materiali e metodi: sono state raccolte e analizzate 10 interviste semi strutturate di persone che in seguito ad un incidente o un trauma hanno conosciuto la disabilità e convivono quotidianamente con la paraplegia o la tetraplegia. Le interviste sono poi state analizzate alla luce del modello SFERA di Vercelli e del concetto di Antifragilità di Taleb per individuare i cinque fattori principali nelle loro esperienze personali e indagarne il grado di attivazione. Risultati: dalle interviste lette e analizzate emerge che la maggior parte delle persone intervistate presentano un buon livello di connessione mente-corpo, quella che Vercelli chiama Sincronia, la completa consapevolezza dei propri punti di forza e una grande motivazione, quella che Vercelli chiama Attivazione, la massima espressione della passione che permette di superare i limiti. È stato possibile anche individuare i limiti maggiori che le persone con disabilità motoria riscontano, e riguardano soprattutto: la gestione dell’energia e del ritmo e l’adozione di un comportamento antifragile. Discussione: Questo lavoro di tesi prova a fornire all’infermiere, e in particolare all’infermiere che lavora nelle realtà riabilitative, uno strumento teorico che va ad arricchire la complessa valutazione dei bisogni della persona che ha subito una lesione midollare. In futuro sarà necessario testarne l’applicabilità in reparti di riabilitazione selezionati.
La disabilità motoria post traumatica e nuovi modelli per il ritorno alla vita: un'indagine antropologica
PINARD, CHIARA
2019/2020
Abstract
Introduzione: questo lavoro di tesi cerca di approfondire le difficoltà e i limiti che la disabilità pone in un contesto di ritorno alla vita. Partendo dal modello SFERA proposto dallo psicologo della prestazione Giuseppe Vercelli e il suo team e il concetto di Antifragilità dello studioso Taleb, si cerca di applicarli come lettura possibile del corpo nella disabilità in modo da poter proporre all’infermiere una lettura olistica e complessiva per sostenere i pazienti e i loro caregivers verso una migliore partecipazione alla vita. Materiali e metodi: sono state raccolte e analizzate 10 interviste semi strutturate di persone che in seguito ad un incidente o un trauma hanno conosciuto la disabilità e convivono quotidianamente con la paraplegia o la tetraplegia. Le interviste sono poi state analizzate alla luce del modello SFERA di Vercelli e del concetto di Antifragilità di Taleb per individuare i cinque fattori principali nelle loro esperienze personali e indagarne il grado di attivazione. Risultati: dalle interviste lette e analizzate emerge che la maggior parte delle persone intervistate presentano un buon livello di connessione mente-corpo, quella che Vercelli chiama Sincronia, la completa consapevolezza dei propri punti di forza e una grande motivazione, quella che Vercelli chiama Attivazione, la massima espressione della passione che permette di superare i limiti. È stato possibile anche individuare i limiti maggiori che le persone con disabilità motoria riscontano, e riguardano soprattutto: la gestione dell’energia e del ritmo e l’adozione di un comportamento antifragile. Discussione: Questo lavoro di tesi prova a fornire all’infermiere, e in particolare all’infermiere che lavora nelle realtà riabilitative, uno strumento teorico che va ad arricchire la complessa valutazione dei bisogni della persona che ha subito una lesione midollare. In futuro sarà necessario testarne l’applicabilità in reparti di riabilitazione selezionati.File | Dimensione | Formato | |
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