Il Papillomavirus è un virus che colpisce l'epitelio del collo dell'utero e dell'apparato genitale. La storia naturale dell'infezione è fortemente condizionata dall'equilibrio che si instaura tra ospite e agente infettante: essa infatti può regredire, persistere o progredire. L'infezione persistente di genotipi di HPV ad alto rischio può provocare il cancro del collo dell'utero in mancanza di diagnosi o trattamento. Il cancro del collo dell'utero rappresenta un importante problema sanitario, in quanto colpisce ogni anno migliaia di donne nel mondo e per incidenza e causa di morte è secondo solo al cancro della mammella. Nonostante ciò, l'infezione da HPV si può prevenire grazie alla prevenzione secondaria, data principalmente dal Pap-test, affiancata alla prevenzione primaria, rappresentata dal vaccino anti-HPV. L'utilizzo del vaccino rappresenta una vera e propria svolta nella ricerca, dal momento che è la prima volta che si somministra un vaccino per la prevenzione indiretta di un tumore maligno. L'azione sinergica di Pap-test e vaccino potrebbe portare, nell'arco di 30 anni, alla completa sparizione del cancro del collo dell'utero. Per ottenere questo risultato si dovrebbe attuare un vasto programma basato sull'educazione del pubblico e sull'informazione dei professionisti, in particolare dei pediatri e dei medici di famiglia.
L'HPV: aspetti eziologici, epidemiologici e di prevenzione
CATALANO, ALESSIA
2009/2010
Abstract
Il Papillomavirus è un virus che colpisce l'epitelio del collo dell'utero e dell'apparato genitale. La storia naturale dell'infezione è fortemente condizionata dall'equilibrio che si instaura tra ospite e agente infettante: essa infatti può regredire, persistere o progredire. L'infezione persistente di genotipi di HPV ad alto rischio può provocare il cancro del collo dell'utero in mancanza di diagnosi o trattamento. Il cancro del collo dell'utero rappresenta un importante problema sanitario, in quanto colpisce ogni anno migliaia di donne nel mondo e per incidenza e causa di morte è secondo solo al cancro della mammella. Nonostante ciò, l'infezione da HPV si può prevenire grazie alla prevenzione secondaria, data principalmente dal Pap-test, affiancata alla prevenzione primaria, rappresentata dal vaccino anti-HPV. L'utilizzo del vaccino rappresenta una vera e propria svolta nella ricerca, dal momento che è la prima volta che si somministra un vaccino per la prevenzione indiretta di un tumore maligno. L'azione sinergica di Pap-test e vaccino potrebbe portare, nell'arco di 30 anni, alla completa sparizione del cancro del collo dell'utero. Per ottenere questo risultato si dovrebbe attuare un vasto programma basato sull'educazione del pubblico e sull'informazione dei professionisti, in particolare dei pediatri e dei medici di famiglia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/13788