Il lavoro di tesi è incentrato sulla dipendenza da gioco d’azzardo, si tratta di una nuova dipendenza in cui il problema è riconducibile ad un comportamento rischioso e non ad una sostanza. All’interno del DSM V il gioco d’azzardo è entrato a far parte del capitolo delle dipendenze e all’interno dello stesso sono stati delineati i criteri fondamentali per poter parlare di dipendenza da gioco d’azzardo. Nell’elaborato verranno poi delineate le diverse forme di giocatori d’azzardo, che variano a seconda dell’entità del problema e verranno descritti sia gli elementi comuni di ogni dipendenza quali: tolleranza, astinenza, craving e perdita di controllo (sul comportamento o sull’uso della sostanza) sia le caratteristiche principali che accomunano tutti i giocatori d’azzardo patologici, ad esempio: l’essere bugiardo, minimizzare il problema di gioco, il distacco dalla rete primaria e la perdita di fiducia da parte della medesima, la ricerca continua di denaro attraverso mezzi legali e non. Si delineeranno poi le differenze e i punti in comune tra gioco fisico e gioco online. Nel medesimo capitolo si è poi svolta una breve ricerca per constatare come si è modificato il comportamento del gioco d’azzardo prima e dopo l’epidemia da Covid-19, in Italia. Nel capitolo successivo si parlerà di alcuni degli strumenti diagnostici maggiormente utilizzati per fare diagnosi o per elaborare un quadro completo della personalità dell’individuo, mediante i quali si potrà stabilire il trattamento più adeguato. Si parlerà anche degli strumenti terapeutici, intesi come servizi e strutture, pubblici e privati, utilizzati per il trattamento e la cura del gioco d’azzardo patologico (in questo caso si farà particolarmente riferimento al Ser.D, alle Comunità Terapeutiche e ai Gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto). In seguito si sottolineerà l’importanza della rete, sia familiare e amicale, sia dei professionisti che si troveranno a lavorare con la persona affetta da ludopatia. La rete primaria può essere un arma a doppio taglio: è fondamentale per la riacquisizione della propria vita, ma può anche essere un potente fattore di rischio. Nel terzo ed ultimo capitolo verranno trattati i fattori di rischio e le situazioni a rischio in cui l’utente potrebbe imbattersi e le strategie per superare ed evitare queste situazioni e questi comportamenti, dannosi sia per sé stesso che per chi gli sta intorno. Si parlerà anche della prevenzione, delle ricadute e dell’importanza del contesto ambientale e sociale in cui la persona è inserita. Successivamente verrà sottolineata l’importanza dell’educazione e di come questa contribuisca nel gioco creativo, nella strutturazione del pensiero critico e nella creazione della responsabilità individuale. In seguito si tratterà della figura dell’educatore professionale all’interno del Ser.D, delineando il suo ruolo ed i compiti principali che svolge all’interno del servizio. Verrà poi fatto un breve accenno ad un’esperienza diretta vissuta con un giocatore d’azzardo patologico all’interno del servizio per le dipendenze. L’ultimo paragrafo sarà dedicato al questionario, il quale è stato elaborato con l’obiettivo di andare ad indagare la conoscenza del fenomeno e la sua diffusione nella popolazione nazionale. Il questionario è stato somministrato in forma anonima ad un campione casuale della popolazione e la sua diffusione è avvenuta attraverso canali social. Verrà riportata l’analisi compiuta sui dati raccolti e le conclusioni che ne sono state tratte
GIOCO D'AZZARDO PATOLOGICO: TRA CURA MEDICA E CURA EDUCATIVA
GALIPÓ, REBECCA
2021/2022
Abstract
Il lavoro di tesi è incentrato sulla dipendenza da gioco d’azzardo, si tratta di una nuova dipendenza in cui il problema è riconducibile ad un comportamento rischioso e non ad una sostanza. All’interno del DSM V il gioco d’azzardo è entrato a far parte del capitolo delle dipendenze e all’interno dello stesso sono stati delineati i criteri fondamentali per poter parlare di dipendenza da gioco d’azzardo. Nell’elaborato verranno poi delineate le diverse forme di giocatori d’azzardo, che variano a seconda dell’entità del problema e verranno descritti sia gli elementi comuni di ogni dipendenza quali: tolleranza, astinenza, craving e perdita di controllo (sul comportamento o sull’uso della sostanza) sia le caratteristiche principali che accomunano tutti i giocatori d’azzardo patologici, ad esempio: l’essere bugiardo, minimizzare il problema di gioco, il distacco dalla rete primaria e la perdita di fiducia da parte della medesima, la ricerca continua di denaro attraverso mezzi legali e non. Si delineeranno poi le differenze e i punti in comune tra gioco fisico e gioco online. Nel medesimo capitolo si è poi svolta una breve ricerca per constatare come si è modificato il comportamento del gioco d’azzardo prima e dopo l’epidemia da Covid-19, in Italia. Nel capitolo successivo si parlerà di alcuni degli strumenti diagnostici maggiormente utilizzati per fare diagnosi o per elaborare un quadro completo della personalità dell’individuo, mediante i quali si potrà stabilire il trattamento più adeguato. Si parlerà anche degli strumenti terapeutici, intesi come servizi e strutture, pubblici e privati, utilizzati per il trattamento e la cura del gioco d’azzardo patologico (in questo caso si farà particolarmente riferimento al Ser.D, alle Comunità Terapeutiche e ai Gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto). In seguito si sottolineerà l’importanza della rete, sia familiare e amicale, sia dei professionisti che si troveranno a lavorare con la persona affetta da ludopatia. La rete primaria può essere un arma a doppio taglio: è fondamentale per la riacquisizione della propria vita, ma può anche essere un potente fattore di rischio. Nel terzo ed ultimo capitolo verranno trattati i fattori di rischio e le situazioni a rischio in cui l’utente potrebbe imbattersi e le strategie per superare ed evitare queste situazioni e questi comportamenti, dannosi sia per sé stesso che per chi gli sta intorno. Si parlerà anche della prevenzione, delle ricadute e dell’importanza del contesto ambientale e sociale in cui la persona è inserita. Successivamente verrà sottolineata l’importanza dell’educazione e di come questa contribuisca nel gioco creativo, nella strutturazione del pensiero critico e nella creazione della responsabilità individuale. In seguito si tratterà della figura dell’educatore professionale all’interno del Ser.D, delineando il suo ruolo ed i compiti principali che svolge all’interno del servizio. Verrà poi fatto un breve accenno ad un’esperienza diretta vissuta con un giocatore d’azzardo patologico all’interno del servizio per le dipendenze. L’ultimo paragrafo sarà dedicato al questionario, il quale è stato elaborato con l’obiettivo di andare ad indagare la conoscenza del fenomeno e la sua diffusione nella popolazione nazionale. Il questionario è stato somministrato in forma anonima ad un campione casuale della popolazione e la sua diffusione è avvenuta attraverso canali social. Verrà riportata l’analisi compiuta sui dati raccolti e le conclusioni che ne sono state tratteFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/137865