Il presente elaborato intende trattare l’evoluzione della condizione femminile nel sistema carcerario italiano, ripercorrendo le tappe fondamentali dell’organizzazione detentiva e dello sviluppo della pena. Si sottolinea come l’organismo penitenziario sia maschio-centrico e quanto questo influisca sulla concretizzazione di politiche di reinserimento e risocializzazione per le recluse. Si analizzano gli studi circa la criminalità femminile, partendo dalla teoria di Cesare Lombroso, il quale considera la donna inferiore rispetto all’uomo e naturalmente irrazionale. Si discute poi della deprivazione affettiva in carcere, affrontando il tema della mancanza della famiglia e della creazione di nuove relazioni tra detenute come fattori di protezione. Per concludere, si esamina il tema della maternità in carcere analizzando il dilemma della separazione tra le madri recluse dai figli e della possibilità di tenere con sé la prole di età non superiore a sei anni in cella. Si illustrano le alternative al carcere, e si presenta L'Istituto a custodia attenuata per detenute madri (o ICAM), ambiente meno impattante rispetto al carcere tradizionale, il cui obiettivo è di limitare il più possibile la presenza dei minori in prigione.
Criminalità e detenzione femminile: evoluzioni e rappresentazioni sociali
CASETTA, ELISA
2021/2022
Abstract
Il presente elaborato intende trattare l’evoluzione della condizione femminile nel sistema carcerario italiano, ripercorrendo le tappe fondamentali dell’organizzazione detentiva e dello sviluppo della pena. Si sottolinea come l’organismo penitenziario sia maschio-centrico e quanto questo influisca sulla concretizzazione di politiche di reinserimento e risocializzazione per le recluse. Si analizzano gli studi circa la criminalità femminile, partendo dalla teoria di Cesare Lombroso, il quale considera la donna inferiore rispetto all’uomo e naturalmente irrazionale. Si discute poi della deprivazione affettiva in carcere, affrontando il tema della mancanza della famiglia e della creazione di nuove relazioni tra detenute come fattori di protezione. Per concludere, si esamina il tema della maternità in carcere analizzando il dilemma della separazione tra le madri recluse dai figli e della possibilità di tenere con sé la prole di età non superiore a sei anni in cella. Si illustrano le alternative al carcere, e si presenta L'Istituto a custodia attenuata per detenute madri (o ICAM), ambiente meno impattante rispetto al carcere tradizionale, il cui obiettivo è di limitare il più possibile la presenza dei minori in prigione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/137853