La capacità di prevedere le azioni degli altri è molto importante soprattutto in contesti competitivi come lo sport. Molteplici studi hanno dimostrato che la rete di osservazione delle azioni (AON) svolge un ruolo fondamentale nel momento in cui gli atleti anticipano l’effetto delle azioni degli altri in diversi sport. L’AON coinvolge tutte le aree attivate dalla semplice osservazione delle azioni: lobo parietale superiore, il solco intraparietale, il giro frontale inferiore e il cervelletto. In ambito sportivo sono stati condotti diversi studi, in particolare nel basket, nel badminton e nel tennis, dove è stato possibile analizzare le differenze di capacità di anticipazione dell’azione tra atleti esperti e novizi. Negli studi sul basket è stata utilizzata la risonanza magnetica funzionale per comprendere se la previsione dell’esito di azioni come i tiri liberi è dovuta alla sola attivazione dell’AON o sostenuta anche da altre regioni neurali e le differenze di prestazione tra esperti e novizi. Per quanto riguarda gli studi sul badminton invece sono state analizzate le caratteristiche di ricerca visiva di 75 giocatori esperti e 16 principianti tramite la somministrazione di un test cinematografico progettato per comprendere e valutare l’utilizzo di spunti anticipatori. Negli studi sul tennis mediante risonanza magnetica funzionale è stato possibile scoprire se i compiti di anticipazione sia motoria che spaziale sono associati ad un livello di attivazione differenziale all’interno della AON a seconda del livello di competenza degli atleti. Due gruppi di atleti, rispettivamente 16 esperti e 16 principianti hanno osservato video clip che rappresentavano indicazioni di anticipazione spaziale o di anticipazione motoria. In tutti questi studi gli atleti esperti hanno dimostrato dei risultati migliori rispetto ai novizi. La domanda da porsi dunque è: l’elaborazione neurale di diversi compiti di anticipazione dipende dal livello di competenza dell’atleta che li compie? In che modo gli atleti esperti si differenziano dai novizi nei compiti di anticipazione?

La rete di osservazione delle azioni e l'anticipazione nello sport: le differenze di attivazione neurale tra atleti esperti e novizi

TERRULI, ALESSIA
2021/2022

Abstract

La capacità di prevedere le azioni degli altri è molto importante soprattutto in contesti competitivi come lo sport. Molteplici studi hanno dimostrato che la rete di osservazione delle azioni (AON) svolge un ruolo fondamentale nel momento in cui gli atleti anticipano l’effetto delle azioni degli altri in diversi sport. L’AON coinvolge tutte le aree attivate dalla semplice osservazione delle azioni: lobo parietale superiore, il solco intraparietale, il giro frontale inferiore e il cervelletto. In ambito sportivo sono stati condotti diversi studi, in particolare nel basket, nel badminton e nel tennis, dove è stato possibile analizzare le differenze di capacità di anticipazione dell’azione tra atleti esperti e novizi. Negli studi sul basket è stata utilizzata la risonanza magnetica funzionale per comprendere se la previsione dell’esito di azioni come i tiri liberi è dovuta alla sola attivazione dell’AON o sostenuta anche da altre regioni neurali e le differenze di prestazione tra esperti e novizi. Per quanto riguarda gli studi sul badminton invece sono state analizzate le caratteristiche di ricerca visiva di 75 giocatori esperti e 16 principianti tramite la somministrazione di un test cinematografico progettato per comprendere e valutare l’utilizzo di spunti anticipatori. Negli studi sul tennis mediante risonanza magnetica funzionale è stato possibile scoprire se i compiti di anticipazione sia motoria che spaziale sono associati ad un livello di attivazione differenziale all’interno della AON a seconda del livello di competenza degli atleti. Due gruppi di atleti, rispettivamente 16 esperti e 16 principianti hanno osservato video clip che rappresentavano indicazioni di anticipazione spaziale o di anticipazione motoria. In tutti questi studi gli atleti esperti hanno dimostrato dei risultati migliori rispetto ai novizi. La domanda da porsi dunque è: l’elaborazione neurale di diversi compiti di anticipazione dipende dal livello di competenza dell’atleta che li compie? In che modo gli atleti esperti si differenziano dai novizi nei compiti di anticipazione?
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
930292_elaboratofinaleterrulialessia.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.32 MB
Formato Adobe PDF
1.32 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/137818