I girini hanno la capacità di produrre fenotipi alternativi (morfologia e comportamento) in relazione alla variabilità delle condizioni ambientali circostanti col fine ultimo di aumentare la probabilità di sopravvivenza. In accordo con la precedente affermazione, questa ricerca di tesi vuole studiare la plasticità comportamentale nei girini di Rana dalmatina e di R. latastei in presenza di due differenti predatori. Abbiamo fatto crescere insieme (approccio di “common garden”) 48 girini per specie, derivanti da quattro famiglie (ovature), in tre diverse condizioni sperimentali: con pesce predatore (Scardinius erythrophthalmus), con larva di odonato predatore (gen. Aeshna) e senza predatore. Abbiamo poi registrato la loro attività e il loro stile di movimenti, attraverso una procedura “open field”, che consiste nel filmare il comportamento dei girini in arene sperimentali, in cui erano presenti tre tipi di stimoli: controllo, pesce o larva di odonato. Dai dati ottenuti, emerge che sia l’ambiente di sviluppo (trattamento ontogenetico) sia lo stimolo utilizzato nei test sperimentali (trattamento acuto) influenzano il comportamento dei girini in maniera specie-specifica. In particolare, R. dalmatina è molto più attiva di R. latastei quando cresce in un ambiente privo di predatore; invece, se è presente il predatore, riduce l’attività maggiormente con le larve di odonato rispetto che con i pesci. Per R. latastei l’ambiente ontogenetico influisce di meno sul comportamento: l’odonato causa una lieve riduzione dell’attività, il pesce ne causa un aumento. L’effetto del trattamento acuto è simile a quello ontogenetico. La presenza predatoria, infatti, induce una riduzione complessiva dell’attività e la risposta è più marcata con le larve di odonato che con il pesce. Per quanto riguarda i movimenti, le due specie presentano due stili differenti: R. dalmatina possiede movimenti più omogenei con una durata maggiore e una minore frequenza; invece, R. latastei si muove più a scatti. Se è presente il predatore, ci sono notevoli differenze: con l’odonato sono favoriti movimenti più omogenei e più vicini allo stile tipico di R. dalmatina, che rispecchia un nuoto principalmente nella colonna d’acqua. Invece con il pesce sono favoriti movimenti più simili allo stile di R. latastei che nuota maggiormente sul fondo dello stagno. Da questo studio emerge che R. dalmatina risulta essere la specie più plastica, capace di modificare fortemente il proprio comportamento (attività e stile di movimenti) in base alle condizioni ambientali. Invece, R. latastei è meno plastica e questa sua attitudine è probabilmente dovuta ad un più spinto adattamento ad ambienti dove il rischio di predazione è elevato.
Analisi comportamentale dei girini di Rana dalmatina e di Rana latastei in presenza di due differenti predatori
FALBO, LUCA
2020/2021
Abstract
I girini hanno la capacità di produrre fenotipi alternativi (morfologia e comportamento) in relazione alla variabilità delle condizioni ambientali circostanti col fine ultimo di aumentare la probabilità di sopravvivenza. In accordo con la precedente affermazione, questa ricerca di tesi vuole studiare la plasticità comportamentale nei girini di Rana dalmatina e di R. latastei in presenza di due differenti predatori. Abbiamo fatto crescere insieme (approccio di “common garden”) 48 girini per specie, derivanti da quattro famiglie (ovature), in tre diverse condizioni sperimentali: con pesce predatore (Scardinius erythrophthalmus), con larva di odonato predatore (gen. Aeshna) e senza predatore. Abbiamo poi registrato la loro attività e il loro stile di movimenti, attraverso una procedura “open field”, che consiste nel filmare il comportamento dei girini in arene sperimentali, in cui erano presenti tre tipi di stimoli: controllo, pesce o larva di odonato. Dai dati ottenuti, emerge che sia l’ambiente di sviluppo (trattamento ontogenetico) sia lo stimolo utilizzato nei test sperimentali (trattamento acuto) influenzano il comportamento dei girini in maniera specie-specifica. In particolare, R. dalmatina è molto più attiva di R. latastei quando cresce in un ambiente privo di predatore; invece, se è presente il predatore, riduce l’attività maggiormente con le larve di odonato rispetto che con i pesci. Per R. latastei l’ambiente ontogenetico influisce di meno sul comportamento: l’odonato causa una lieve riduzione dell’attività, il pesce ne causa un aumento. L’effetto del trattamento acuto è simile a quello ontogenetico. La presenza predatoria, infatti, induce una riduzione complessiva dell’attività e la risposta è più marcata con le larve di odonato che con il pesce. Per quanto riguarda i movimenti, le due specie presentano due stili differenti: R. dalmatina possiede movimenti più omogenei con una durata maggiore e una minore frequenza; invece, R. latastei si muove più a scatti. Se è presente il predatore, ci sono notevoli differenze: con l’odonato sono favoriti movimenti più omogenei e più vicini allo stile tipico di R. dalmatina, che rispecchia un nuoto principalmente nella colonna d’acqua. Invece con il pesce sono favoriti movimenti più simili allo stile di R. latastei che nuota maggiormente sul fondo dello stagno. Da questo studio emerge che R. dalmatina risulta essere la specie più plastica, capace di modificare fortemente il proprio comportamento (attività e stile di movimenti) in base alle condizioni ambientali. Invece, R. latastei è meno plastica e questa sua attitudine è probabilmente dovuta ad un più spinto adattamento ad ambienti dove il rischio di predazione è elevato.File | Dimensione | Formato | |
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