Lo scopo di questo elaborato è lo svolgimento di un’analisi bibliografica e bibliometrica della letteratura scientifica disponibile sul dibattito tra due modelli di gestione del suolo, il modello di land sharing ed il modello di land sparing, applicati agli ecosistemi urbani. Il primo modello prevede interventi di conservazione della biodiversità tramite un utilizzo estensivo del terreno, integrato a patch ad alta naturalità; il secondo invece prevede un utilizzo intensivo di un’area limitata circondata da aree incontaminate. Questi due modelli di gestione, inizialmente utilizzati per quantificare l’impatto sulla biodiversità in campo agricolo, hanno preso sempre più piede anche nella gestione urbana data la crescente pressione demografica, con conseguente aumento della domanda di servizi ecosistemici a discapito delle risorse naturali. Attraverso una ricerca sistematica sono stati estratti 26 articoli relativi all’argomento e, successivamente, questi articoli sono stati sottoposti ad un’indagine bibliometrica tramite l’utilizzo di appositi software per ottenere una visione globale della ricerca correlata ai modelli di gestione del suolo nel tempo e nello spazio; infine sono stati analizzati approfonditamente per estrarne il contenuto bibliografico. I risultati dell’analisi bibliometrica hanno dimostrato come la tematica affrontata sia più attuale che mai, registrando una forte crescita nella produzione scientifica a partire dal 2016 trainata soprattutto dai paesi più avanzati. Dal punto di vista bibliografico sono state messe in evidenza le scelte adottate dai gruppi di ricerca per quanto concerne i target studiati per valutare l’efficacia dei modelli nella conservazione della biodiversità, le metodologie di ricerca applicate ed infine i risultati ottenuti dai singoli studi, con i rispettivi punti di forza e punti deboli. Da quest’analisi è emerso come la via ottimale che tuteli allo stesso tempo la biodiversità, la conservazione del paesaggio ed il benessere umano non risieda in un modello preciso piuttosto che nell’altro: è necessario adattare questi modelli in funzione della scala a cui si sta lavorando, tenendo conto che molto spesso i risultati migliori sono stati ottenuti mediante una commistione dei due modelli di gestione. È auspicabile una sempre maggiore produzione scientifica al riguardo, che permetta di affinare le stime ed i modelli predittivi, soprattutto per quanto riguarda target presi poco in esame come la fauna invertebrata o la flora, e che esplori proposte alternative, come quelle che introducono il parametro temporale nella gestione del territorio o sottolineano l’importanza della vicinanza uomo-natura, ancora troppo poco investigate.

Evoluzione del dibattito sul modello sparing-sharing negli ecosistemi urbani: un'analisi bibliografica e bibliometrica

DI CHIARA, ANDREA
2020/2021

Abstract

Lo scopo di questo elaborato è lo svolgimento di un’analisi bibliografica e bibliometrica della letteratura scientifica disponibile sul dibattito tra due modelli di gestione del suolo, il modello di land sharing ed il modello di land sparing, applicati agli ecosistemi urbani. Il primo modello prevede interventi di conservazione della biodiversità tramite un utilizzo estensivo del terreno, integrato a patch ad alta naturalità; il secondo invece prevede un utilizzo intensivo di un’area limitata circondata da aree incontaminate. Questi due modelli di gestione, inizialmente utilizzati per quantificare l’impatto sulla biodiversità in campo agricolo, hanno preso sempre più piede anche nella gestione urbana data la crescente pressione demografica, con conseguente aumento della domanda di servizi ecosistemici a discapito delle risorse naturali. Attraverso una ricerca sistematica sono stati estratti 26 articoli relativi all’argomento e, successivamente, questi articoli sono stati sottoposti ad un’indagine bibliometrica tramite l’utilizzo di appositi software per ottenere una visione globale della ricerca correlata ai modelli di gestione del suolo nel tempo e nello spazio; infine sono stati analizzati approfonditamente per estrarne il contenuto bibliografico. I risultati dell’analisi bibliometrica hanno dimostrato come la tematica affrontata sia più attuale che mai, registrando una forte crescita nella produzione scientifica a partire dal 2016 trainata soprattutto dai paesi più avanzati. Dal punto di vista bibliografico sono state messe in evidenza le scelte adottate dai gruppi di ricerca per quanto concerne i target studiati per valutare l’efficacia dei modelli nella conservazione della biodiversità, le metodologie di ricerca applicate ed infine i risultati ottenuti dai singoli studi, con i rispettivi punti di forza e punti deboli. Da quest’analisi è emerso come la via ottimale che tuteli allo stesso tempo la biodiversità, la conservazione del paesaggio ed il benessere umano non risieda in un modello preciso piuttosto che nell’altro: è necessario adattare questi modelli in funzione della scala a cui si sta lavorando, tenendo conto che molto spesso i risultati migliori sono stati ottenuti mediante una commistione dei due modelli di gestione. È auspicabile una sempre maggiore produzione scientifica al riguardo, che permetta di affinare le stime ed i modelli predittivi, soprattutto per quanto riguarda target presi poco in esame come la fauna invertebrata o la flora, e che esplori proposte alternative, come quelle che introducono il parametro temporale nella gestione del territorio o sottolineano l’importanza della vicinanza uomo-natura, ancora troppo poco investigate.
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