Questo lavoro prende le mosse da uno studio, di carattere storico, su aspetti della vita individuale quali il matrimonio, i rapporti sessuali, la gravidanza, il parto e la maternità, così come venivano gestiti in epoca elisabettiana e giacobiana, nella quale Shakespeare è vissuto. La riflessione storica viene presentata come complementare ad un'analisi della commedia 'Measure for Measure' di William Shakespeare, della quale si fornisce un'interpretazione che si concentra sullo studio di tre personaggi femminili presenti all'interno della commedia: Isabella, Juliet e Mariana. L'obiettivo è quello di dimostrare, attraverso la lettura dell'opera, come il corpo femminile rappresenti per l'uomo allo stesso tempo sia un pericolo (controllando il proprio corpo e la propria sessualità, infatti, la donna potrebbe ricercare l'emancipazione dall'autorità maschile) sia un ulteriore strumento di affermazione della propria supremazia (riappropriandosi del corpo sessuale della donna, l'uomo si riconferma nella sua posizione egemone). Tale tesi viene dimostrata attraverso un'analisi approfondita di tre diverse forme di subordinazione in atto all'interno dell'economia narrativa della commedia shakespeariana: la casta Isabella viene costretta a lasciare il convento e ad accettare di assumere il ruolo di moglie che la società patriarcale le assegna; la sessualità libertina e "velenosa" di Juliet viene ricondotta all'interno dei confini dell'istituzione del matrimonio; il corpo di Mariana viene reificato e strumentalizzato allo scopo di confermare l'autorità patriarcale momentaneamente messa in discussione dai (fallimentari) tentativi di emancipazione messi in atto da Juliet e da Isabella.

Il corpo femminile come luogo di conflitti, tra emancipazione e subordinazione. Una lettura della commedia 'Measure for Measure' di William Shakespeare.

RISCALDINO, GIORGIA
2020/2021

Abstract

Questo lavoro prende le mosse da uno studio, di carattere storico, su aspetti della vita individuale quali il matrimonio, i rapporti sessuali, la gravidanza, il parto e la maternità, così come venivano gestiti in epoca elisabettiana e giacobiana, nella quale Shakespeare è vissuto. La riflessione storica viene presentata come complementare ad un'analisi della commedia 'Measure for Measure' di William Shakespeare, della quale si fornisce un'interpretazione che si concentra sullo studio di tre personaggi femminili presenti all'interno della commedia: Isabella, Juliet e Mariana. L'obiettivo è quello di dimostrare, attraverso la lettura dell'opera, come il corpo femminile rappresenti per l'uomo allo stesso tempo sia un pericolo (controllando il proprio corpo e la propria sessualità, infatti, la donna potrebbe ricercare l'emancipazione dall'autorità maschile) sia un ulteriore strumento di affermazione della propria supremazia (riappropriandosi del corpo sessuale della donna, l'uomo si riconferma nella sua posizione egemone). Tale tesi viene dimostrata attraverso un'analisi approfondita di tre diverse forme di subordinazione in atto all'interno dell'economia narrativa della commedia shakespeariana: la casta Isabella viene costretta a lasciare il convento e ad accettare di assumere il ruolo di moglie che la società patriarcale le assegna; la sessualità libertina e "velenosa" di Juliet viene ricondotta all'interno dei confini dell'istituzione del matrimonio; il corpo di Mariana viene reificato e strumentalizzato allo scopo di confermare l'autorità patriarcale momentaneamente messa in discussione dai (fallimentari) tentativi di emancipazione messi in atto da Juliet e da Isabella.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
881711_tesiriscaldino.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.33 MB
Formato Adobe PDF
1.33 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/137718