Gli effetti della manipolazione del corpo sulla memoria: uno studio sperimentale.

Memory is one of the cognitive functions that we most use in everyday life and can be understood as the set of all the traces learned over time and which can be accessed as needed. Recent theories inspired by the so-called “Embodied Cognition” seem to suggest how the recovery process of a certain trace can be influenced by simple manipulations of the body. This is the main topic of the final dissertation whose drafting required the conduct of an experimental study with the aim of exploring the effects of body manipulations on memory processes and in particular whether the manipulation of body posture can slow down or not processes of retrieving a given verbal information. Participants were asked to view and store 24 videos, divided into eight blocks consisting of three videos each. In each video an actress pronounced an action phrase (e.g., playing a piano; driving a car), sometimes accompanying the speech with a coherent gesture with the upper limbs, sometimes not. After each video triplet, each individual was given a position to maintain during the re-enactment phase: arms locked, legs locked, arms free. If it is true, as embodied cognition theories argue, that the recovery process is a kind of reactivation of the motor components that occurred during coding, keeping the arms locked behind the back should selectively interfere with the recalling of sentences of actions accompanied by gestures.

La memoria è una delle funzioni cognitive che maggiormente utilizziamo nella vita di tutti i giorni e può essere intesa come l’insieme di tutte le tracce apprese nel tempo e a cui si può accedere a seconda della necessità. Recenti teorie ispirate alla cosiddetta “Embodied Cognition” sembrano suggerire come il processo di recupero di una determinata traccia possa essere influenzato da semplici manipolazioni del corpo. È questo l’argomento principale della dissertazione finale la cui stesura ha richiesto la conduzione di uno studio sperimentale con lo scopo di esplorare gli effetti delle manipolazioni del corpo sui processi di memoria e in modo particolare se la manipolazione della postura corporea possa rallentare o meno i processi di recupero di una data informazione verbale. I partecipanti sono stati chiamati a visionare e memorizzare 24 video, suddivisi in otto blocchi composti da tre video ciascuno. In ogni video un’attrice pronunciava una frase di azione (e.g., suonare un pianoforte; guidare una macchina), talvolta accompagnando il parlato con una gesticolazione coerente compiuta con gli arti superiori, talvolta no. Dopo ogni tripletta di video, ad ogni individuo veniva comunicata una posizione da mantenere durante la fase della rievocazione: braccia bloccate, gambe bloccate, braccia libere. Se è vero, come le teorie dell’embodied cognition sostengono, che il processo di recupero è una sorta di riattivazione delle componenti motorie avvenute durante la codifica, tenere le braccia bloccate dietro la schiena dovrebbe interferire selettivamente con la rievocazione delle frasi di azioni accompagnate da gesti.