Le ossidiane sono state a lungo studiate per la loro importanza in archeologia, essendo usate in età preistorica per la fabbricazione di manufatti. In letteratura, gli studi sulla provenienza delle ossidiane si basano per lo più sull'analisi chimica, sia degli elementi maggiori che in traccia, e solo alcuni lavori presentano dati magnetici preliminari. Scopo di questa tesi è approfondire il possibile impiego di tecniche magnetiche, nell'intento di ricavare un marker magnetico che consenta di distinguere le diverse fonti di provenienza. Le ossidiane studiate provengono principalmente dal bacino del Mediterraneo. Sono state effettuate misure della Magnetizzazione Rimanente Isoterma (IRM), della Coercitività della Rimanenza, Cicli d'isteresi e misure dell'Anisotropia della Suscettività Magnetica (AMS) e della Rimanenza (AMR). Particolare attenzione è stata diretta alla determinazione della granulometria magnetica nelle ossidiane: le misure effettuate hanno consentito di ricavare la percentuale dei granuli Superparamagnetici (SP), di dimensioni minori di 1 μm, verosimilmente abbondanti in queste rocce a causa della loro natura vetrosa. Per questo sono state eseguite misure di magnetizzazione a due diverse temperature (77 e 300 K); la magnetizzazione dei granuli SP a temperatura ambiente, infatti, non è stabile alla scala dei tempi di laboratorio, al contrario di quella di bassa temperatura. Il rapporto tra le due magnetizzazione (LTLT/RTRT) è rappresentativo della percentuale di granuli SP. Nella maggior parte delle ossidiane misurate è stata confermata la presenza di un'alta percentuale di granuli SP. In altre, invece, è stata rilevata una percentuale elevata di particelle con dimensioni superiori ai 20 μm, definite multi dominio (MD). Rappresentazioni bivariate dei parametri magnetici hanno permesso di riconoscere e attribuire a ogni materiale una probabile provenienza, evidenziando zone a diverso comportamento magnetico per ogni fonte di ossidiana. Le variazioni delle proprietà magnetiche, in particolar modo la percentuale di granuli SP, possono perciò rappresentare una valida alternativa alle tecniche investigative sino ad ora adottate, offrendo sistemi di misura veloci, economici e non distruttivi nella determinazione dei siti di provenienza dell'ossidiana.

CARATTERIZZAZIONE MAGNETICA DELLE OSSIDIANE

BAGNASCO, LAURA
2008/2009

Abstract

Le ossidiane sono state a lungo studiate per la loro importanza in archeologia, essendo usate in età preistorica per la fabbricazione di manufatti. In letteratura, gli studi sulla provenienza delle ossidiane si basano per lo più sull'analisi chimica, sia degli elementi maggiori che in traccia, e solo alcuni lavori presentano dati magnetici preliminari. Scopo di questa tesi è approfondire il possibile impiego di tecniche magnetiche, nell'intento di ricavare un marker magnetico che consenta di distinguere le diverse fonti di provenienza. Le ossidiane studiate provengono principalmente dal bacino del Mediterraneo. Sono state effettuate misure della Magnetizzazione Rimanente Isoterma (IRM), della Coercitività della Rimanenza, Cicli d'isteresi e misure dell'Anisotropia della Suscettività Magnetica (AMS) e della Rimanenza (AMR). Particolare attenzione è stata diretta alla determinazione della granulometria magnetica nelle ossidiane: le misure effettuate hanno consentito di ricavare la percentuale dei granuli Superparamagnetici (SP), di dimensioni minori di 1 μm, verosimilmente abbondanti in queste rocce a causa della loro natura vetrosa. Per questo sono state eseguite misure di magnetizzazione a due diverse temperature (77 e 300 K); la magnetizzazione dei granuli SP a temperatura ambiente, infatti, non è stabile alla scala dei tempi di laboratorio, al contrario di quella di bassa temperatura. Il rapporto tra le due magnetizzazione (LTLT/RTRT) è rappresentativo della percentuale di granuli SP. Nella maggior parte delle ossidiane misurate è stata confermata la presenza di un'alta percentuale di granuli SP. In altre, invece, è stata rilevata una percentuale elevata di particelle con dimensioni superiori ai 20 μm, definite multi dominio (MD). Rappresentazioni bivariate dei parametri magnetici hanno permesso di riconoscere e attribuire a ogni materiale una probabile provenienza, evidenziando zone a diverso comportamento magnetico per ogni fonte di ossidiana. Le variazioni delle proprietà magnetiche, in particolar modo la percentuale di granuli SP, possono perciò rappresentare una valida alternativa alle tecniche investigative sino ad ora adottate, offrendo sistemi di misura veloci, economici e non distruttivi nella determinazione dei siti di provenienza dell'ossidiana.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
339026_laura-bagnasco.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 13.73 MB
Formato Adobe PDF
13.73 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/13769