Gli obesogeni sono un gruppo di interferenti endocrini in grado di aumentare la suscettibilità all’obesità e a disturbi metabolici, poiché agiscono con modalità endocrina su vari tessuti coinvolti nell’omeostasi dell’energia, tra i quali vi è il l tessuto adiposo bianco (WAT), alterandone la fisiologia e i processi metabolici. È stato studiato, in modelli animali, che gli effetti dovuti all’esposizione agli obesogeni possono essere trasmessi alla prole mediante esposizione diretta in utero o mediante la linea germinale alla prima e alla seconda generazione, ma anche a generazioni successive, che non hanno subito esposizione diretta, come la terza e la quarta, le quali possono presentare crescente suscettibilità all’obesità, soprattutto se esposte ad altri fattori di rischio, come una dieta ad altro contenuto di grassi. Quando l’esposizione agli obesogeni avviene in stadi dello sviluppo critici, come quello embrionale e l’infanzia, questi composti chimici possono modificare l’espressione genica tramite cambiamenti epigenetici del genoma delle cellule, e quando questo avviene su cellule della linea germinale, le alterazioni epigenetiche possono essere tramandate attraverso più generazioni, provocando cambiamento del fenotipo, secondo un fenomeno denominato eredità transgenerazionale, tipico di molti fattori ambientali. Uno degli obesogeni più studiati per questo aspetto è la tributiltina (TBT), un’organotina che veniva usata nelle vernici delle navi per le sue proprietà antimuffa, i cui effetti transgenerazionali sui topi sono ben conosciuti, ma attualmente poco è noto sui meccanismi epigenetici alla base. Nel mio elaborato presenterò tre studi che analizzano gli aspetti metabolici e epigenetici dell’eredità transgenerazionale della tributiltina. Il primo (Chamorro-García et al., 2021) indaga gli effetti che l’esposizione prenatale alla TBT produce sul metabolismo di topi della terza generazione, attraverso l’analisi metabolomica condotta mediante 1H NMR su plasma e fegato. Il secondo (Diaz-Castillo et al., 2019) e il terzo studio (Shioda et al., 2022), analizzano i possibili meccanismi epigenetici della trasmissione e propongono un modello secondo cui l’alterazione dell’organizzazione superiore della cromatina dovuta all’esposizione alla TBT durante il primo stadio fetale possa essere ricostruita e propagata tra le generazioni.
Eredità transgenerazionale dell'obesità: effetti metabolici ed epigenetici della tributiltina
MARCHESE, ALESSIA
2021/2022
Abstract
Gli obesogeni sono un gruppo di interferenti endocrini in grado di aumentare la suscettibilità all’obesità e a disturbi metabolici, poiché agiscono con modalità endocrina su vari tessuti coinvolti nell’omeostasi dell’energia, tra i quali vi è il l tessuto adiposo bianco (WAT), alterandone la fisiologia e i processi metabolici. È stato studiato, in modelli animali, che gli effetti dovuti all’esposizione agli obesogeni possono essere trasmessi alla prole mediante esposizione diretta in utero o mediante la linea germinale alla prima e alla seconda generazione, ma anche a generazioni successive, che non hanno subito esposizione diretta, come la terza e la quarta, le quali possono presentare crescente suscettibilità all’obesità, soprattutto se esposte ad altri fattori di rischio, come una dieta ad altro contenuto di grassi. Quando l’esposizione agli obesogeni avviene in stadi dello sviluppo critici, come quello embrionale e l’infanzia, questi composti chimici possono modificare l’espressione genica tramite cambiamenti epigenetici del genoma delle cellule, e quando questo avviene su cellule della linea germinale, le alterazioni epigenetiche possono essere tramandate attraverso più generazioni, provocando cambiamento del fenotipo, secondo un fenomeno denominato eredità transgenerazionale, tipico di molti fattori ambientali. Uno degli obesogeni più studiati per questo aspetto è la tributiltina (TBT), un’organotina che veniva usata nelle vernici delle navi per le sue proprietà antimuffa, i cui effetti transgenerazionali sui topi sono ben conosciuti, ma attualmente poco è noto sui meccanismi epigenetici alla base. Nel mio elaborato presenterò tre studi che analizzano gli aspetti metabolici e epigenetici dell’eredità transgenerazionale della tributiltina. Il primo (Chamorro-García et al., 2021) indaga gli effetti che l’esposizione prenatale alla TBT produce sul metabolismo di topi della terza generazione, attraverso l’analisi metabolomica condotta mediante 1H NMR su plasma e fegato. Il secondo (Diaz-Castillo et al., 2019) e il terzo studio (Shioda et al., 2022), analizzano i possibili meccanismi epigenetici della trasmissione e propongono un modello secondo cui l’alterazione dell’organizzazione superiore della cromatina dovuta all’esposizione alla TBT durante il primo stadio fetale possa essere ricostruita e propagata tra le generazioni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/137669