Il Discounted Cash Flow è un metodo di valutazione che utilizza i flussi di cassa attesi per determinare il valore di un'impresa. Gli elementi chiavi sono, per l'appunto, i flussi di cassa attesi, la crescita dei flussi di cassa attesi e il tasso di attualizzazione o sconto. La crescita dei flussi di cassa attesi si ipotizza costante. Si stabilisce un esercizio futuro in cui si immagina la liquidazione della società. Il valore che l'impresa avrà in quel momento è chiamato "valore terminale" e se lo si attualizza attraverso il tasso di sconto e lo si somma algebricamente ai flussi di cassa, si otterrà il valore dell'impresa. Il tasso di sconto utilizzato è il costo medio ponderato del capitale (WACC) poiché permette di tener conto sia del rischio di insolvenza della società sia dello scostamento dai rendimenti attesi rispetto ai rendimenti realmente conseguiti. Come ogni metodologia di valutazione, il DCF è soggetto a delle fonti di distorsione che potrebbero incidere sul risultato finale. Prima fra tutte è l'incertezza, sia per quanto riguarda i risultati futuri dell'impresa sia per quanto riguarda l'ambiente macroeconomico. In più, sono fonti distorsive i bias cognitivi che influenzano il comportamento dell'analista. Grazie allo studio è stato possibile determinare i vantaggi e svantaggi del DCF e se esso sia un metodo di valutazione veritiero. In più, nell'elaborato sono presenti degli esempi di applicazione del modello per valutare imprese come Ferrari e Netflix.
VANTAGGI E SVANTAGGI DEL DISCOUNTED CASH FLOW, METODO PER LA VALUTAZIONE DELLE SOCIETA’
ROSSI, TOMMASO
2021/2022
Abstract
Il Discounted Cash Flow è un metodo di valutazione che utilizza i flussi di cassa attesi per determinare il valore di un'impresa. Gli elementi chiavi sono, per l'appunto, i flussi di cassa attesi, la crescita dei flussi di cassa attesi e il tasso di attualizzazione o sconto. La crescita dei flussi di cassa attesi si ipotizza costante. Si stabilisce un esercizio futuro in cui si immagina la liquidazione della società. Il valore che l'impresa avrà in quel momento è chiamato "valore terminale" e se lo si attualizza attraverso il tasso di sconto e lo si somma algebricamente ai flussi di cassa, si otterrà il valore dell'impresa. Il tasso di sconto utilizzato è il costo medio ponderato del capitale (WACC) poiché permette di tener conto sia del rischio di insolvenza della società sia dello scostamento dai rendimenti attesi rispetto ai rendimenti realmente conseguiti. Come ogni metodologia di valutazione, il DCF è soggetto a delle fonti di distorsione che potrebbero incidere sul risultato finale. Prima fra tutte è l'incertezza, sia per quanto riguarda i risultati futuri dell'impresa sia per quanto riguarda l'ambiente macroeconomico. In più, sono fonti distorsive i bias cognitivi che influenzano il comportamento dell'analista. Grazie allo studio è stato possibile determinare i vantaggi e svantaggi del DCF e se esso sia un metodo di valutazione veritiero. In più, nell'elaborato sono presenti degli esempi di applicazione del modello per valutare imprese come Ferrari e Netflix.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/137601