This thesis intends to state that there might be a parallelism, a link between the laic paradigm in bioethics, that is, the ethics of quality of life, and the thoughts of Nietzsche, particularly referring to two of his works: "Beyond Good and Evil", published in 1887 and "On the Genealogy of Morality", published in 1888. In this sense, it is the objective of this piece to highlight how the themes developed by the German thinker in the final stages of his reflections have later found a theoretical arrangement between the end of the 20th and the beginning of the 21st century, making Nietzsche a forerunner of the moral transformation happening in the contemporary period. By analyzing in a particular manner the theme of Nietzsche's perspectivism, according to which the moral value of an action is not intrinsic to the action itself, rather, is given by a following interpretation which in turn depends on the adopted perspective, it is highlighted how the announcement of the death of God, present in the 125th aphorism of “The Gay Science” published in 1882, can be read as a theorization of ethics that disregards any metaphysical connotation and that does not base its foundations on an immutable order of things, instead, on the human choices, and that finds a concrete fulfilment in the laic paradigm in bioethics. For this purpose, this thesis presents the primary cornerstones of laic ethics: the idea of humans having their life and body at their disposal, the distinction between biological and biographical life and morality as a social and no longer divine institution, also dwelling on events strictly interwoven together, which have contributed to the birth of bioethics and to its progressive development. Now that birth and death are no longer unfathomable mysteries, now that there is a greater control on biological nature, there is an imposition of ethics whose strength resides in the fact that it is becoming increasingly a field independent of religion and of existence itself, in which, due to the contribution of the various revolutions, new possibilities are prospected for a human to realize his life plan in the name of a moral sensibility which prefigures to avoid suffering and acclaim liberty.

Ciò che questa tesi intende sostenere è che possa esistere un parallelismo, un legame tra il paradigma laico in bioetica, ossia l'etica della qualità della vita, e il pensiero di Nietzsche, con particolare riferimento a due sue opere: "Al di là del bene e del male" del 1887 e "Genealogia della morale" del 1888. In questo senso, è obiettivo di questo scritto evidenziare come i temi sviluppati dal pensatore tedesco nella fase finale del suo pensiero abbiano avuto poi una sistemazione teoria a cavallo tra la fine del XX secolo e l'inizio del XI, facendo di Nietzsche un precursore della trasformazione morale in atto nell'età contemporanea. Analizzando in maniera particolare il tema del prospettivismo nietzschiano, secondo cui il valore morale di un'azione non è intrinseco alla stessa, bensì è dato da un'interpretazione successiva che dipende a sua volta dalla prospettiva che si è adottata, si sottolinea come l'annuncio della morte di Dio, presente nell'aforisma 125 della "Gaia scienza" del 1882, possa essere letto come la teorizzazione di un'etica che prescinde da qualsiasi connotazione metafisica e che fonda le proprie basi non più su un ordine immutabile delle cose, ma sulle scelte umane e che trova una concreta realizzazione nel paradigma laico in bioetica. A questo proposito, sono presentati in questa tesi i principali capisaldi dell'etica laica: l'idea della disponibilità dell'uomo della propria vita e del proprio corpo, la distinzione tra vita biologica e biografica, la morale come istituzione sociale e non più divina, soffermandosi anche su due eventi, strettamente intrecciati tra loro, che hanno contribuito alla nascita della bioetica e al suo progressivo sviluppo: la rivoluzione biomedica e la secolarizzazione. Ora che nascita e morte non sono più misteri insondabili, ora che si sta avendo un maggiore controllo sulla natura biologica, si impone un'etica, la cui forza risiede nel fatto che sta divenendo sempre più un ambito autonomo dalla religione e dall'esistenza stessa, in cui, grazie all'apporto delle varie rivoluzioni, si prospettano nuove possibilità per l'uomo di realizzare il proprio piano di vita in nome di una sensibilità morale che si prefigge di evitare la sofferenza ed esaltare la libertà.

Il paradigma laico in bioetica e la filosofia del Nietzsche maturo.

GIORDANO, MATTEO
2020/2021

Abstract

Ciò che questa tesi intende sostenere è che possa esistere un parallelismo, un legame tra il paradigma laico in bioetica, ossia l'etica della qualità della vita, e il pensiero di Nietzsche, con particolare riferimento a due sue opere: "Al di là del bene e del male" del 1887 e "Genealogia della morale" del 1888. In questo senso, è obiettivo di questo scritto evidenziare come i temi sviluppati dal pensatore tedesco nella fase finale del suo pensiero abbiano avuto poi una sistemazione teoria a cavallo tra la fine del XX secolo e l'inizio del XI, facendo di Nietzsche un precursore della trasformazione morale in atto nell'età contemporanea. Analizzando in maniera particolare il tema del prospettivismo nietzschiano, secondo cui il valore morale di un'azione non è intrinseco alla stessa, bensì è dato da un'interpretazione successiva che dipende a sua volta dalla prospettiva che si è adottata, si sottolinea come l'annuncio della morte di Dio, presente nell'aforisma 125 della "Gaia scienza" del 1882, possa essere letto come la teorizzazione di un'etica che prescinde da qualsiasi connotazione metafisica e che fonda le proprie basi non più su un ordine immutabile delle cose, ma sulle scelte umane e che trova una concreta realizzazione nel paradigma laico in bioetica. A questo proposito, sono presentati in questa tesi i principali capisaldi dell'etica laica: l'idea della disponibilità dell'uomo della propria vita e del proprio corpo, la distinzione tra vita biologica e biografica, la morale come istituzione sociale e non più divina, soffermandosi anche su due eventi, strettamente intrecciati tra loro, che hanno contribuito alla nascita della bioetica e al suo progressivo sviluppo: la rivoluzione biomedica e la secolarizzazione. Ora che nascita e morte non sono più misteri insondabili, ora che si sta avendo un maggiore controllo sulla natura biologica, si impone un'etica, la cui forza risiede nel fatto che sta divenendo sempre più un ambito autonomo dalla religione e dall'esistenza stessa, in cui, grazie all'apporto delle varie rivoluzioni, si prospettano nuove possibilità per l'uomo di realizzare il proprio piano di vita in nome di una sensibilità morale che si prefigge di evitare la sofferenza ed esaltare la libertà.
ITA
This thesis intends to state that there might be a parallelism, a link between the laic paradigm in bioethics, that is, the ethics of quality of life, and the thoughts of Nietzsche, particularly referring to two of his works: "Beyond Good and Evil", published in 1887 and "On the Genealogy of Morality", published in 1888. In this sense, it is the objective of this piece to highlight how the themes developed by the German thinker in the final stages of his reflections have later found a theoretical arrangement between the end of the 20th and the beginning of the 21st century, making Nietzsche a forerunner of the moral transformation happening in the contemporary period. By analyzing in a particular manner the theme of Nietzsche's perspectivism, according to which the moral value of an action is not intrinsic to the action itself, rather, is given by a following interpretation which in turn depends on the adopted perspective, it is highlighted how the announcement of the death of God, present in the 125th aphorism of “The Gay Science” published in 1882, can be read as a theorization of ethics that disregards any metaphysical connotation and that does not base its foundations on an immutable order of things, instead, on the human choices, and that finds a concrete fulfilment in the laic paradigm in bioethics. For this purpose, this thesis presents the primary cornerstones of laic ethics: the idea of humans having their life and body at their disposal, the distinction between biological and biographical life and morality as a social and no longer divine institution, also dwelling on events strictly interwoven together, which have contributed to the birth of bioethics and to its progressive development. Now that birth and death are no longer unfathomable mysteries, now that there is a greater control on biological nature, there is an imposition of ethics whose strength resides in the fact that it is becoming increasingly a field independent of religion and of existence itself, in which, due to the contribution of the various revolutions, new possibilities are prospected for a human to realize his life plan in the name of a moral sensibility which prefigures to avoid suffering and acclaim liberty.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
855356_tesi.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 431.45 kB
Formato Adobe PDF
431.45 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/137560