INTRODUZIONE - BACKGROUND L'inquinamento atmosferico rappresenta un fattore dannoso per la salute umana. Infatti, studi epidemiologici recenti suggeriscono una relazione tra l'esposizione all'inquinamento atmosferico e l’insorgenza di forme dementigene. Il PM 2.5 è un inquinante atmosferico caratterizzato da una piccola dimensione e un'ampia superficie e dalla capacità di adsorbimento di sostanze tossiche, mutagene e cancerogene. Ad oggi, in letteratura le prove maggiormente significative riguardano la correlazione tra l’esposizione al particolato fine (PM 2.5) e la mortalità prematura, le malattie cardiovascolari e le malattie respiratorie. Si hanno meno conoscenze in merito all’associazione tra esposizione a PM 2.5 e sviluppo di patologie neurologiche. Tuttavia, studi recenti che hanno valutato gli effetti dell'inquinamento atmosferico sui disturbi neurologici di alcune forme dementigene, hanno messo in evidenza effetti potenzialmente dannosi sul sistema nervoso centrale. Tali studi trattano in particolar modo la malattia di Alzheimer e il morbo di Parkinson in quanto sono le malattie neurologiche maggiormente diffuse. OBIETTIVO - OBJECTIVE L’obiettivo è di analizzare gli studi bibliografici per rivelare il potenziale impatto e dell’esposizione a PM 2.5 su alcune forme dementigene. In particolare, sono state analizzate le informazioni riportate in letteratura relative all’esposizione a PM 2.5 e incidenza del morbo di Parkinson o del morbo di Alzheimer. METODI - METHODS L’impatto e l’incidenza sulle capacità neurologiche dato dall’esposizione a lungo termine PM 2.5 è stato indagato attraverso una revisione della letteratura scientifica più recente sul motore di ricerca PubMed. La ricerca bibliografica si è concentrata sulla seguente tipologia di articoli: review e studi di coorte. RISULTATI - RESULTS Da alcuni studi presenti in letteratura emerge una significativa correlazione tra la malattia di Alzheimer e di morbo di Parkinson e l’esposizione prolungata al particolato fine. Prendendo come riferimento un campione di 63 milioni di individui negli USA con un’età maggiore di 65 anni una lunga esposizione all’inquinamento atmosferico ha portato a un milione di ospedalizzazioni per Parkinson e 3-4 milioni di ospedalizzazioni per Alzheimer, mentre da un altro campione di 7000 individui in Francia, 791 ha sviluppato demenza. Tali dati confermano come vi sia una rilevanza statistica importante tra l’esposizione all’inquinamento atmosferico per un periodo prolungato e l’emergenza di disturbi neurologici. CONCLUSIONE - CONCLUSION Dall’analisi delle coorti prese in considerazione emerge che l’esposizione a lungo termine al PM 2.5 è associabile ad un aumentato tasso di incidenza di alcune forme di demenza. Ne consegue che una riduzione delle emissioni del particolato fine potrebbe oltre agli altri benefici per la salute dell’ambiente e delle popolazioni, contenere l’incidenza della demenza, in particolare all’interno della popolazione anziana.
Inquinamento atmosferico e malattie neurodegenerative
BESSONE, ANDREA
2020/2021
Abstract
INTRODUZIONE - BACKGROUND L'inquinamento atmosferico rappresenta un fattore dannoso per la salute umana. Infatti, studi epidemiologici recenti suggeriscono una relazione tra l'esposizione all'inquinamento atmosferico e l’insorgenza di forme dementigene. Il PM 2.5 è un inquinante atmosferico caratterizzato da una piccola dimensione e un'ampia superficie e dalla capacità di adsorbimento di sostanze tossiche, mutagene e cancerogene. Ad oggi, in letteratura le prove maggiormente significative riguardano la correlazione tra l’esposizione al particolato fine (PM 2.5) e la mortalità prematura, le malattie cardiovascolari e le malattie respiratorie. Si hanno meno conoscenze in merito all’associazione tra esposizione a PM 2.5 e sviluppo di patologie neurologiche. Tuttavia, studi recenti che hanno valutato gli effetti dell'inquinamento atmosferico sui disturbi neurologici di alcune forme dementigene, hanno messo in evidenza effetti potenzialmente dannosi sul sistema nervoso centrale. Tali studi trattano in particolar modo la malattia di Alzheimer e il morbo di Parkinson in quanto sono le malattie neurologiche maggiormente diffuse. OBIETTIVO - OBJECTIVE L’obiettivo è di analizzare gli studi bibliografici per rivelare il potenziale impatto e dell’esposizione a PM 2.5 su alcune forme dementigene. In particolare, sono state analizzate le informazioni riportate in letteratura relative all’esposizione a PM 2.5 e incidenza del morbo di Parkinson o del morbo di Alzheimer. METODI - METHODS L’impatto e l’incidenza sulle capacità neurologiche dato dall’esposizione a lungo termine PM 2.5 è stato indagato attraverso una revisione della letteratura scientifica più recente sul motore di ricerca PubMed. La ricerca bibliografica si è concentrata sulla seguente tipologia di articoli: review e studi di coorte. RISULTATI - RESULTS Da alcuni studi presenti in letteratura emerge una significativa correlazione tra la malattia di Alzheimer e di morbo di Parkinson e l’esposizione prolungata al particolato fine. Prendendo come riferimento un campione di 63 milioni di individui negli USA con un’età maggiore di 65 anni una lunga esposizione all’inquinamento atmosferico ha portato a un milione di ospedalizzazioni per Parkinson e 3-4 milioni di ospedalizzazioni per Alzheimer, mentre da un altro campione di 7000 individui in Francia, 791 ha sviluppato demenza. Tali dati confermano come vi sia una rilevanza statistica importante tra l’esposizione all’inquinamento atmosferico per un periodo prolungato e l’emergenza di disturbi neurologici. CONCLUSIONE - CONCLUSION Dall’analisi delle coorti prese in considerazione emerge che l’esposizione a lungo termine al PM 2.5 è associabile ad un aumentato tasso di incidenza di alcune forme di demenza. Ne consegue che una riduzione delle emissioni del particolato fine potrebbe oltre agli altri benefici per la salute dell’ambiente e delle popolazioni, contenere l’incidenza della demenza, in particolare all’interno della popolazione anziana.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/137558