Between the various forms of maltreatment inflicted upon minors, the one regarding the psychological sphere appears to be lesser-known. Its latent action unfolds in many different modalities, which aren't within the understanding of the child, who remains unaware and passive in the face of abusive situations and, at the same time, of who can be of help. The difficulty in recognizing this sly form of violence forces the victim to remain trapped for a timeframe that inevitably invalidates him through trauma. However, the minor gives out unconscious signals of an inner uneasiness. This is because the negative effects regarding the development of the child are huge and don't have repercussions on the psychological side, but also on the physiological one, with actual modifications on the brain structure, which will influence its cognitive functions. The objective of the hereby discussion is to shape the indefiniteness of this maltreatment to come to the awareness of the importance of preventive actions and child support. To be specific, which role can be assumed by some of the figures close to the child, like school personnel. Getting to know the children by living with them every day creates in fact a huge chance of prompt intervention. By intervention, it's not meant only to create a supportive relationship, but also to recognize and value the potential within the child, which is crucial to face the adverse situation. Helping the child to recognize and face the trauma means offering him an alternative reality to the current one, as well as the chance for a normal growth path.
Tra le molteplici forme di maltrattamento perpetrate nei confronti dei minori, quella inerente alla sfera psicologica risulta essere la meno conosciuta. La sua azione latente, che si dispiega in differenti modalità, si cela alla consapevolezza del bambino, di per sé soggetto ignaro e passivo di fronte a situazioni abusanti e, allo stesso modo, di chi può aiutarlo. La difficoltà nel riconoscere questa subdola forma di violenza costringe la vittima a rimanerne prigioniera in un lasso di tempo che inficia inevitabilmente sulla sua persona, traumatizzandola. Tuttavia, il minore dà inconsapevolmente segnali che invece sono evidenti indici di un cospicuo malessere interiore. Questo in quanto gli effetti negativi nei riguardi dello sviluppo del bambino sono ingenti e non si ripercuotono soltanto a livello psicologico ma anche fisiologico, con vere e proprie modificazioni a livello cerebrale che determinano le successive funzioni cognitive. L’obiettivo della presente discussione è quello di dare forma all’indefinitezza di questo maltrattamento per giungere alla consapevolezza dell’importanza di un intervento di prevenzione e di sostegno nei confronti dei minori. Nello specifico, quale ruolo possano svolgere alcune delle figure più prossime al bambino, ossia il personale scolastico. Conoscere e vivere i bambini ogni giorno gli dà infatti l’importante occasione della tempestività dell’intervento. Quest’ultimo non è solo relazione di sostegno, ma anche riconoscimento e valorizzazione di risorse interne al bambino stesso fondamentali per far fronte alla situazione avversa. Aiutare il bambino a riconoscere e affrontare il trauma significa offrirgli una realtà alternativa a quella fin a quel momento vissuta, nonché la possibilità di un normale percorso di crescita.
Maltrattamento psicologico: alcune riflessioni in merito all'efficacia dell’intervento
MILANI, FRANCESCA
2020/2021
Abstract
Tra le molteplici forme di maltrattamento perpetrate nei confronti dei minori, quella inerente alla sfera psicologica risulta essere la meno conosciuta. La sua azione latente, che si dispiega in differenti modalità, si cela alla consapevolezza del bambino, di per sé soggetto ignaro e passivo di fronte a situazioni abusanti e, allo stesso modo, di chi può aiutarlo. La difficoltà nel riconoscere questa subdola forma di violenza costringe la vittima a rimanerne prigioniera in un lasso di tempo che inficia inevitabilmente sulla sua persona, traumatizzandola. Tuttavia, il minore dà inconsapevolmente segnali che invece sono evidenti indici di un cospicuo malessere interiore. Questo in quanto gli effetti negativi nei riguardi dello sviluppo del bambino sono ingenti e non si ripercuotono soltanto a livello psicologico ma anche fisiologico, con vere e proprie modificazioni a livello cerebrale che determinano le successive funzioni cognitive. L’obiettivo della presente discussione è quello di dare forma all’indefinitezza di questo maltrattamento per giungere alla consapevolezza dell’importanza di un intervento di prevenzione e di sostegno nei confronti dei minori. Nello specifico, quale ruolo possano svolgere alcune delle figure più prossime al bambino, ossia il personale scolastico. Conoscere e vivere i bambini ogni giorno gli dà infatti l’importante occasione della tempestività dell’intervento. Quest’ultimo non è solo relazione di sostegno, ma anche riconoscimento e valorizzazione di risorse interne al bambino stesso fondamentali per far fronte alla situazione avversa. Aiutare il bambino a riconoscere e affrontare il trauma significa offrirgli una realtà alternativa a quella fin a quel momento vissuta, nonché la possibilità di un normale percorso di crescita.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/137493