Procambarus clarkii è un crostaceo decapode originaria dell’America settentrionale che a causa di ripetute introduzioni da parte dell’uomo e del suo comportamento opportunista e generalista è diventata una specie esotica invasiva. Con la sua attività trofica causa impatti su intere comunità, modificando le reti alimentari. La presenza di questa specie e in generale dell’astacofauna e ittiofauna è la seconda causa del declino degli anfibi in Italia. Tra di essi, è presente il Pelobates fuscus insubricus un anfibio anuro estremamente elusivo e di abitudini fossorie, distribuito con popolazioni localizzate nella Pianura Padana. L’urbanizzazione e la predazione da parte di predatori come il Gambero della Louisiana hanno portato ad una drastica e silenziosa decrescita delle popolazioni. Il progetto Life Insubricus (LIFE19-NAT/IT/000883 INSUBRICUS) è nato dalla necessità di proteggere le ultime popolazioni e il loro habitat. La tesi analizza i dati di monitoraggio raccolti durante il periodo riproduttivo del primo anno del progetto, da marzo a fine luglio, presso la Palude della Gaia e il Maceratoio di Cascinette, entrambi siti inclusi nella ZSC dei Laghi d’Ivrea. Le finalità sono quelle di analizzare la popolazione del gambero e gli effetti che esso ha avuto sul Pelobate fosco e su altre specie in tre anni diversi, dal 2019 al 2021, mediante l’osservazione di segni di predazione del gambero sulle code dei girini di Pelobate. I dati sono stati analizzati mediante l’uso di analisi di regressione statistica con il software SPSS vs. 28, e sono stati raccolti tramite nasse a doppio inganno e retino erpetologico (dip netting). Lo studio delle comunità di anfibi condotto in entrambi i siti ha evidenziato l’impoverimento batracologico dovuto a Procambarus clarkii e un numero significativo di segni di predazione sulle code dei girini di Pelobate; È emerso che il Pelobates fuscus insubricus sembra essere maggiormente predato rispetto al Phelophylax esculentus e che lo stadio di sviluppo che presenta più segni di predazione sia quello in cui le larve stanno andando incontro alla metamorfosi, e hanno quindi dimensioni maggiori. Andando ad analizzare i segni predazione nei diversi anni, emerge che nel 2020 si sono verificati il maggior numero di casi di predazione, mentre nel 2021 grazie all’utilizzo di tecniche di contenimento sono leggermente diminuiti. Tuttavia, la differenza tra i due anni non è così significativa, anche se la gravità delle ferite sembra essere minore nel 2021. Lo studio ha permesso di confermare che le tecniche di contenimento hanno sortito qualche effetto, seppur lieve. La tesi si propone come documento per il miglioramento delle strategie gestionali volte alla tutela della specie Pelobates fuscus insubricus.

Effetti del Gambero della Louisiana sulle popolazioni di Pelobate fosco e tecniche di contenimento

FUNK, ALICE
2020/2021

Abstract

Procambarus clarkii è un crostaceo decapode originaria dell’America settentrionale che a causa di ripetute introduzioni da parte dell’uomo e del suo comportamento opportunista e generalista è diventata una specie esotica invasiva. Con la sua attività trofica causa impatti su intere comunità, modificando le reti alimentari. La presenza di questa specie e in generale dell’astacofauna e ittiofauna è la seconda causa del declino degli anfibi in Italia. Tra di essi, è presente il Pelobates fuscus insubricus un anfibio anuro estremamente elusivo e di abitudini fossorie, distribuito con popolazioni localizzate nella Pianura Padana. L’urbanizzazione e la predazione da parte di predatori come il Gambero della Louisiana hanno portato ad una drastica e silenziosa decrescita delle popolazioni. Il progetto Life Insubricus (LIFE19-NAT/IT/000883 INSUBRICUS) è nato dalla necessità di proteggere le ultime popolazioni e il loro habitat. La tesi analizza i dati di monitoraggio raccolti durante il periodo riproduttivo del primo anno del progetto, da marzo a fine luglio, presso la Palude della Gaia e il Maceratoio di Cascinette, entrambi siti inclusi nella ZSC dei Laghi d’Ivrea. Le finalità sono quelle di analizzare la popolazione del gambero e gli effetti che esso ha avuto sul Pelobate fosco e su altre specie in tre anni diversi, dal 2019 al 2021, mediante l’osservazione di segni di predazione del gambero sulle code dei girini di Pelobate. I dati sono stati analizzati mediante l’uso di analisi di regressione statistica con il software SPSS vs. 28, e sono stati raccolti tramite nasse a doppio inganno e retino erpetologico (dip netting). Lo studio delle comunità di anfibi condotto in entrambi i siti ha evidenziato l’impoverimento batracologico dovuto a Procambarus clarkii e un numero significativo di segni di predazione sulle code dei girini di Pelobate; È emerso che il Pelobates fuscus insubricus sembra essere maggiormente predato rispetto al Phelophylax esculentus e che lo stadio di sviluppo che presenta più segni di predazione sia quello in cui le larve stanno andando incontro alla metamorfosi, e hanno quindi dimensioni maggiori. Andando ad analizzare i segni predazione nei diversi anni, emerge che nel 2020 si sono verificati il maggior numero di casi di predazione, mentre nel 2021 grazie all’utilizzo di tecniche di contenimento sono leggermente diminuiti. Tuttavia, la differenza tra i due anni non è così significativa, anche se la gravità delle ferite sembra essere minore nel 2021. Lo studio ha permesso di confermare che le tecniche di contenimento hanno sortito qualche effetto, seppur lieve. La tesi si propone come documento per il miglioramento delle strategie gestionali volte alla tutela della specie Pelobates fuscus insubricus.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
886065_tesialicefunk.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 4.67 MB
Formato Adobe PDF
4.67 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/137473