Obiettivo dello studio è la valutazione dell'entità dell'impatto di una pista da sci forestale presente nel SIC Alta Val Sessera (Piemonte) sulla cenosi a micromammiferi. La pista oggetto dello studio è ampia, ben inerbita, e costituisce un elemento di frammentazione lineare in un bosco a latifoglie; le specie campionate sono 4: Glis glis, Apodemus flavicollis, Sorex minutus e Muscardinus avellanarius. Sono state utilizzate trappole Sherman. Nel 2008 le trappole sono state collocate in 3 transetti paralleli posti al centro della pista nella fascia ecotonale e nel bosco; il conteggio comparato delle catture nei 3 diversi ambienti, con verifica statistica mediante test del chi quadrato, ha dimostrato la selezione di habitat negativa nei confronti della pista. Inoltre, gli individui di G. glis e A. flavicollis catturati nel bosco da un lato della pista sono stati marcati e traslocati attivamente dalla parte opposta della stessa; catture e ricatture sono state georeferenziate, così da poter creare carte degli spostamenti utilizzando il programma ArcGIS; è stata evidenziata la capacità di alcuni individui di entrambe le specie di attraversare la pista, che non dovrebbe dunque costituire una barriera ecologica invalicabile. Sono inoltre stati raccolti parametri ambientali per le trappole dei transetti; con un test di Spearman (Spearman's rank order correlation) è stata evidenziata una correlazione negativa tra il numero di catture e la copertura erbacea (abbondante in pista), mentre la correlazione era positiva con la copertura della canopea e la densità arborea nel caso di G. glis (più abbondante nel bosco) e con la copertura arbustiva nel caso di A. flavicollis (che frequenta in maggior misura l'ecotono). Nel 2009 è stato svolto un esperimento di radiotelemetria con individui di G. glis; la densità della popolazione dell'anno era molto bassa: solo 6 individui sono stati catturati e per 3 di essi (2 ♀ e 1 ♂) è stato raccolto un numero di fix sufficiente per l'elaborazione. Sono stati identificati 11 diversi covi diurni, 1 dei quali condiviso da 2 individui (ma mai utilizzato nello stesso momento); per tutti i covi sono state raccolte variabili ambientali, analizzate calcolando i principali parametri di statistica descrittiva: è stato evidenziato come la presenza di una fitta canopea, di lettiera e sassi sul terreno siano particolarmente importanti per la scelta dei ricoveri diurni. Utilizzando il software ArcGIS sono stati calcolati l'estensione degli home range (più vasta per il maschio) e delle core area, il grado di overlap (presente solo tra gli home range del maschio e di una delle due femmine) ed è stata effettuata una stima della kernel density; tale stima ha evidenziato il fatto che le zone dove si trovano i covi diurni sono quelle maggiormente utilizzate all'interno delle aree famigliari. Inoltre, tutti gli home range erano collocati interamente all'interno del bosco, escludendo nettamente l'ambiente aperto della pista (a conferma dei dati raccolti l'anno precedente per la selezione di habitat). Il numero estremamente ridotto di individui catturati nel 2009 è probabilmente dovuto ad un innalzamento del tasso di mortalità invernale a causa di condizioni meteorologiche particolarmente difficoltose e della precocità delle prime nevicate (fatto che avrebbe causato un anticipo del letargo, impedendo così agli individui di accumulare riserve di grasso sufficienti per sopravvivere fino alla primavera successiva).

Analisi dell'impatto delle piste da sci su cenosi a micromammiferi dell'Alta Val Sessera

CHASSEUR, MONICA
2008/2009

Abstract

Obiettivo dello studio è la valutazione dell'entità dell'impatto di una pista da sci forestale presente nel SIC Alta Val Sessera (Piemonte) sulla cenosi a micromammiferi. La pista oggetto dello studio è ampia, ben inerbita, e costituisce un elemento di frammentazione lineare in un bosco a latifoglie; le specie campionate sono 4: Glis glis, Apodemus flavicollis, Sorex minutus e Muscardinus avellanarius. Sono state utilizzate trappole Sherman. Nel 2008 le trappole sono state collocate in 3 transetti paralleli posti al centro della pista nella fascia ecotonale e nel bosco; il conteggio comparato delle catture nei 3 diversi ambienti, con verifica statistica mediante test del chi quadrato, ha dimostrato la selezione di habitat negativa nei confronti della pista. Inoltre, gli individui di G. glis e A. flavicollis catturati nel bosco da un lato della pista sono stati marcati e traslocati attivamente dalla parte opposta della stessa; catture e ricatture sono state georeferenziate, così da poter creare carte degli spostamenti utilizzando il programma ArcGIS; è stata evidenziata la capacità di alcuni individui di entrambe le specie di attraversare la pista, che non dovrebbe dunque costituire una barriera ecologica invalicabile. Sono inoltre stati raccolti parametri ambientali per le trappole dei transetti; con un test di Spearman (Spearman's rank order correlation) è stata evidenziata una correlazione negativa tra il numero di catture e la copertura erbacea (abbondante in pista), mentre la correlazione era positiva con la copertura della canopea e la densità arborea nel caso di G. glis (più abbondante nel bosco) e con la copertura arbustiva nel caso di A. flavicollis (che frequenta in maggior misura l'ecotono). Nel 2009 è stato svolto un esperimento di radiotelemetria con individui di G. glis; la densità della popolazione dell'anno era molto bassa: solo 6 individui sono stati catturati e per 3 di essi (2 ♀ e 1 ♂) è stato raccolto un numero di fix sufficiente per l'elaborazione. Sono stati identificati 11 diversi covi diurni, 1 dei quali condiviso da 2 individui (ma mai utilizzato nello stesso momento); per tutti i covi sono state raccolte variabili ambientali, analizzate calcolando i principali parametri di statistica descrittiva: è stato evidenziato come la presenza di una fitta canopea, di lettiera e sassi sul terreno siano particolarmente importanti per la scelta dei ricoveri diurni. Utilizzando il software ArcGIS sono stati calcolati l'estensione degli home range (più vasta per il maschio) e delle core area, il grado di overlap (presente solo tra gli home range del maschio e di una delle due femmine) ed è stata effettuata una stima della kernel density; tale stima ha evidenziato il fatto che le zone dove si trovano i covi diurni sono quelle maggiormente utilizzate all'interno delle aree famigliari. Inoltre, tutti gli home range erano collocati interamente all'interno del bosco, escludendo nettamente l'ambiente aperto della pista (a conferma dei dati raccolti l'anno precedente per la selezione di habitat). Il numero estremamente ridotto di individui catturati nel 2009 è probabilmente dovuto ad un innalzamento del tasso di mortalità invernale a causa di condizioni meteorologiche particolarmente difficoltose e della precocità delle prime nevicate (fatto che avrebbe causato un anticipo del letargo, impedendo così agli individui di accumulare riserve di grasso sufficienti per sopravvivere fino alla primavera successiva).
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