L' obiettivo del lavoro svolto riguarda la creazione di un agente intelligente, in grado di eseguire una corretta interpretazione di una frase nella lingua dei segni italiana. La creazione di questo agente ha richiesto lo svolgimento di un vasto percorso di ricerca basato soprattutto sullo studio degli ECA (Embodied Conversational Agent) e della pianificazione. Gli ECA sono un particolare tipo di agente che verrà approfondito all'interno del Capitolo 2. La pianificazione è, invece, un ramo dell'intelligenza artificiale grazie al quale un agente, dati degli obiettivi da raggiungere riesce a trovare la giusta sequenza di azioni da compiere al fine di raggiungerli. Dovendo creare un agente che interagisce all'interno di un determinato ambiente gli si deve fornire una rappresentazione della conoscenza del ¿mondo¿, una componente di apprendimento per poterla accrescere, dei sensori che gli permettano di percepire l'ambiente, degli attuatori che gli permettano di muoversi ed agire al suo interno e, ovviamente, una componente di pianificazione. Lo studio sugli ECA è servito per poter capire quali tipi di architetture venissero adottate in relazione allo scopo del progetto. Per riuscire a capire fino a che punto fosse possibile la creazione di un attore virtuale che agisce autonomamente si sono prese in considerazione diverse tipologie di pianificatori, soffermandosi sul modo in cui questi vengono usati non soltanto all'interno degli agenti conversazionali ma anche in videogiochi, come per esempio Oblivion o Warcraft 2, o anche nel caso di robot fisici che tentano di afferrare oggetti. Nel capitolo 4 verranno illustrate le problematiche legate al particolare dominio della LIS, a causa del fatto che non è ancora stata definita una grammatica, e si vedrà anche come nella lingua dei segni americana è stato utilizzato il pianificatore. 7 In conclusione dopo aver stabilito l'architettura, che verrà descritta nel capitolo 3 e ripresa nel capitolo 5, ho realizzato un prototipo basato sul particolare caso della LIS. Nel capitolo 5 verrà presentato il prototipo con la sua simulazione; non di meno si riporta la realizzazione grafica del lavoro e si discute su eventuali sviluppi futuri e quali migliorie/soluzioni alternative potrebbero essere intraprese prossimamente.
Caso di studio sulla lingua dei segni italiana per la realizzazione di un comportamento intelligente da parte di un agente animato
BATTAGLINO, CRISTINA
2008/2009
Abstract
L' obiettivo del lavoro svolto riguarda la creazione di un agente intelligente, in grado di eseguire una corretta interpretazione di una frase nella lingua dei segni italiana. La creazione di questo agente ha richiesto lo svolgimento di un vasto percorso di ricerca basato soprattutto sullo studio degli ECA (Embodied Conversational Agent) e della pianificazione. Gli ECA sono un particolare tipo di agente che verrà approfondito all'interno del Capitolo 2. La pianificazione è, invece, un ramo dell'intelligenza artificiale grazie al quale un agente, dati degli obiettivi da raggiungere riesce a trovare la giusta sequenza di azioni da compiere al fine di raggiungerli. Dovendo creare un agente che interagisce all'interno di un determinato ambiente gli si deve fornire una rappresentazione della conoscenza del ¿mondo¿, una componente di apprendimento per poterla accrescere, dei sensori che gli permettano di percepire l'ambiente, degli attuatori che gli permettano di muoversi ed agire al suo interno e, ovviamente, una componente di pianificazione. Lo studio sugli ECA è servito per poter capire quali tipi di architetture venissero adottate in relazione allo scopo del progetto. Per riuscire a capire fino a che punto fosse possibile la creazione di un attore virtuale che agisce autonomamente si sono prese in considerazione diverse tipologie di pianificatori, soffermandosi sul modo in cui questi vengono usati non soltanto all'interno degli agenti conversazionali ma anche in videogiochi, come per esempio Oblivion o Warcraft 2, o anche nel caso di robot fisici che tentano di afferrare oggetti. Nel capitolo 4 verranno illustrate le problematiche legate al particolare dominio della LIS, a causa del fatto che non è ancora stata definita una grammatica, e si vedrà anche come nella lingua dei segni americana è stato utilizzato il pianificatore. 7 In conclusione dopo aver stabilito l'architettura, che verrà descritta nel capitolo 3 e ripresa nel capitolo 5, ho realizzato un prototipo basato sul particolare caso della LIS. Nel capitolo 5 verrà presentato il prototipo con la sua simulazione; non di meno si riporta la realizzazione grafica del lavoro e si discute su eventuali sviluppi futuri e quali migliorie/soluzioni alternative potrebbero essere intraprese prossimamente.File | Dimensione | Formato | |
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