Madri che lavorano, figli che studiano

La madre è sempre stata un punto di riferimento: è sempre stata colei che si occupa della gestione della casa, della cura dei figli; è la prima persona che vede un bambino quando nasce, è la prima persona con cui crea un legame; è colei che dà alla luce una nuova vita. Ultimamente, però, la figura materna viene messa in discussione, soprattutto per il metodo che utilizza per educare e crescere i figli. Ci si chiede se le madri di oggi passino sufficiente tempo con i loro figli, se siano abbastanza brave da educarli in modo tale che possano affrontare la realtà che li circonda, se delegare qualcuno che passi del tempo con i loro figli mentre le madri sono a lavoro sia la scelta giusta; insomma, le madri di oggi sono esposte ad una serie di punti interrogativi che investono la loro individualità di essere madre. Ma i figli cosa pensano sulle loro madri? Come pensano di essere stati cresciuti? Hanno notato delle differenze nella gestione della loro infanzia e quella degli altri? Quali sono gli aspetti positivi e negativi dell’avere una madre lavoratrice secondo i figli? E quelli di una madre casalinga? È generalmente condivisibile l’opinione secondo la quale l’occupazione materna corrisponde all’essere una cattiva madre?