Alla base di questo studio vi è l’analisi della storiografia su come la nascita e l’evoluzione del femminismo islamico abbia smentito e smentisce tuttora l’atteggiamento salvifico perpetrato dalle donne occidentali, identificato con il “fardello della donna bianca” ˗ approccio che vede nell’Islam l’unica causa della subordinazione femminile e non considera le voci delle attiviste musulmane, che sono consapevoli di poter conciliare religione e diritti civili e lottano pubblicamente per tale obiettivo, o di tutte coloro che sostengono un femminismo laico. La corsa per i diritti delle donne, in Occidente così come in Medio Oriente, è iniziata ormai da secoli, eppure nel Ventunesimo secolo il movimento sembra quasi subire una regressione: dai paesi in via di sviluppo alle società occidentali che sono considerate più civilizzate, le donne vedono sgretolarsi in poco tempo ciò che hanno ottenuto con anni di lotta. Ovviamente non è ovunque così: ci sono ad oggi tante piccole riforme che permettono al genere femminile di subire meno discriminazioni rispetto al passato e sicuramente tanti progressi avverranno ancora; eppure ad oggi, con un’ondata di populismo e di estrema destra ascendente in Europa e un inasprimento dell’islamismo nel Medio Oriente ˗ dove sembra contare sempre di più la concezione delle tradizioni e della famiglia considerata normale, ossia quella descritta dalla mentalità patriarcale ˗ alcuni diritti stanno venendo a mancare. Il principale obiettivo di questa tesi di laurea è quello di fornire un’analisi della nascita e dello sviluppo del femminismo in Medio Oriente; pertanto ciò che ci chiediamo è come il movimento femminista, sviluppatosi inizialmente e principalmente in Europa a partire dal Medioevo, sia arrivato attraverso il colonialismo fino al nord Africa, e quanto effettivamente l’ideologia “salvifica” occidentale (nei confronti delle società islamiche e in particolare delle donne) abbia influito sulla nascita di nuove società islamiche e sullo sviluppo del femminismo islamico ˗ per poi vedere come quest’ultimo si sia creato un proprio percorso indipendente dai messaggi occidentali che lo avevano inizialmente influenzato. La tesi è articolata in tre capitoli: nel primo capitolo verranno trattati alcuni passaggi della riflessione storica sul femminismo occidentale; nel secondo capitolo verrà analizzata l’evoluzione storica del femminismo islamico; Il terzo capitolo si focalizzerà infine su un caso studio particolare: lo sviluppo dei movimenti in Egitto, nazione all’avanguardia grazie ad alcune innovazioni introdotte dall’influenza britannica e accettate dalla società, terra di autori e autrici pionieri del movimento.

Femminismi medio-orientali: il caso egiziano.

BURZIO, GIULIA
2021/2022

Abstract

Alla base di questo studio vi è l’analisi della storiografia su come la nascita e l’evoluzione del femminismo islamico abbia smentito e smentisce tuttora l’atteggiamento salvifico perpetrato dalle donne occidentali, identificato con il “fardello della donna bianca” ˗ approccio che vede nell’Islam l’unica causa della subordinazione femminile e non considera le voci delle attiviste musulmane, che sono consapevoli di poter conciliare religione e diritti civili e lottano pubblicamente per tale obiettivo, o di tutte coloro che sostengono un femminismo laico. La corsa per i diritti delle donne, in Occidente così come in Medio Oriente, è iniziata ormai da secoli, eppure nel Ventunesimo secolo il movimento sembra quasi subire una regressione: dai paesi in via di sviluppo alle società occidentali che sono considerate più civilizzate, le donne vedono sgretolarsi in poco tempo ciò che hanno ottenuto con anni di lotta. Ovviamente non è ovunque così: ci sono ad oggi tante piccole riforme che permettono al genere femminile di subire meno discriminazioni rispetto al passato e sicuramente tanti progressi avverranno ancora; eppure ad oggi, con un’ondata di populismo e di estrema destra ascendente in Europa e un inasprimento dell’islamismo nel Medio Oriente ˗ dove sembra contare sempre di più la concezione delle tradizioni e della famiglia considerata normale, ossia quella descritta dalla mentalità patriarcale ˗ alcuni diritti stanno venendo a mancare. Il principale obiettivo di questa tesi di laurea è quello di fornire un’analisi della nascita e dello sviluppo del femminismo in Medio Oriente; pertanto ciò che ci chiediamo è come il movimento femminista, sviluppatosi inizialmente e principalmente in Europa a partire dal Medioevo, sia arrivato attraverso il colonialismo fino al nord Africa, e quanto effettivamente l’ideologia “salvifica” occidentale (nei confronti delle società islamiche e in particolare delle donne) abbia influito sulla nascita di nuove società islamiche e sullo sviluppo del femminismo islamico ˗ per poi vedere come quest’ultimo si sia creato un proprio percorso indipendente dai messaggi occidentali che lo avevano inizialmente influenzato. La tesi è articolata in tre capitoli: nel primo capitolo verranno trattati alcuni passaggi della riflessione storica sul femminismo occidentale; nel secondo capitolo verrà analizzata l’evoluzione storica del femminismo islamico; Il terzo capitolo si focalizzerà infine su un caso studio particolare: lo sviluppo dei movimenti in Egitto, nazione all’avanguardia grazie ad alcune innovazioni introdotte dall’influenza britannica e accettate dalla società, terra di autori e autrici pionieri del movimento.
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