Il meretricio nel Medioevo

Prostitution is and has been an articulated and complicated phenomenon from both a social and a legal point of view. This study comes from an interest in analysing the issue at all levels, starting in antiquity and travelling from the first episodes described in Hammurabi's code to the period of interest, the Middle Ages. We talk about the vocabulary used, the “malafemmina", the legalisation of their trade and the final stage that leads the prostitutes to repentance and redemption. I have decided to focus mainly on female prostitution for the sake of information availability. The figure of the prostitute is placed at the centre of the question, around which ideas and concepts are developed that sculpt a certain prototype of woman. The aim of my dissertation is to describe the position of the prostitute in the historical reality of the Middle Ages and to outline the stages of the evolution of this character through the darkest century. Constantly present in society, the prostitutes became the subject of writings. Many terms were used to refer to prostitutes, from 'meretrice' to 'sex workers'. In the historical period considered in this paper, I have documented that many words were used to target and discredit them; almost 200 words have been found. Prostitution was considered a necessary evil in response to a male urge that could not be curbed in any way, and it was finally legalised. Its regulation during the Middle Ages suffered many changes, but it seems that there was never any desire to protect the role of the woman, who remained a subject throughout her journey as a prostitute, from registration at public offices where they were required to register to repentance and the search for redemption.

La prostituzione è ed è stato un fenomeno articolato e complesso sia dal punto di vista sociale sia da quello normativo. Questo elaborato nasce dall’interesse di analizzare la questione a tutto tondo, partendo dall’antichità e percorrendo un viaggio dai primi episodi descritti nel codice di Hammurabi, giungendo al periodo d’interesse ossia il Medioevo. Si parla così del lessico che si utilizzava, delle malafemmine, della legalizzazione del loro mestiere e dell’ultima tappa che porta le meretrici al pentimento e alla redenzione. Ho deciso di rivolgere la mia attenzione principalmente verso la prostituzione femminile, per una questione di reperibilità delle informazioni. La figura della prostituta è posta al centro della questione, intorno alla quale si sviluppano idee e concetti che scolpiscono un certo prototipo di donna. La mia dissertazione si propone di raccontare la figura della meretrice nella realtà storica del Medioevo e percorrere le tappe dell’evoluzione di questo personaggio attraverso il secolo più “buio”. Presenza costante nella società le prostitute divennero molto presto oggetto di scritti. Tantissimi erano i termini utilizzati per riferirsi alle prostitute da ‘meretrice’ fino ad arrivare a ‘sex workers’ dei giorni nostri. Nel periodo storico preso in considerazione in questo scritto, ho documentato che moltissimi erano i vocaboli utilizzati per additarle e screditarle; sono state trovate quasi più di duecento parole. Ritenuta la prostituzione un male necessario, per rispondere ad una pulsione maschile che non poteva essere frenata in nessun modo, avvenne infine la legalizzazione della stessa. La sua regolamentazione durante il Medioevo sottostà a tantissime variazioni, ma sembra che non si voglia mai tutelare la figura della donna, che rimane un soggetto che subisce in tutto il suo percorso da prostituta, dall’iscrizione agli uffici pubblici dove erano tenute a registrarsi fino al pentimento e alla ricerca del riscatto.